Hija de puta - IV

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N/A: io non possiedo nessuno dei personaggi di Vis a Vis. Sono solo proprietaria di alcune mie oc. Detto questo spero che vi piaccia la mia storia ;)

"E perché dovremmo farlo?" intervenne Mari.

"Oh guarda, uno dei rattini ha parlato-" si avvicinò a lei."-Perché se non lo fate vi mando io via a forza di calci in culo."

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"Capito rattina?" Le chiese Zulema a Mari

Erano in una lotta di sguardi, nessuna delle due era pronta a perdere.

Mi girai verso loro due. "Zulema ora bas-"

"Stai zitta ratto. O ti faccio fare la fine di tuo fratello." la sua voce spietata, c'era del veleno nell'ultima frase, soprattutto nell'ultima parola.

'Cosa?' "Che hai detto?" non rispose. "Ti ho chiesto che hai detto stronza!" alzai la voce, attirando così l'attenzione della maggior parte dei ragazzi presenti nel cortile.

Si allontanò dalla mia amica e si avvicinò a me. "Hai sentito bene quello che ho detto-" "-ratto" la parola uscì come una provocazione dalle sue labbra

"Maca... " sentii una mano posarsi sulla mia spalla, feci uno scossone per levarla da dosso.

Lo sguardo di Zulema e il mio erano fissi su l'uno e l'altro, nessuna delle due si azzardava ad abbassarlo.

La tensione era alta .

"Maca, lascia stare" sentii la voce di Fabio, ma comunque non mi mossi di un centimetro.

"Ti do un consiglio... Da retta al tuo ragazzo e ritorna dal tuo paparino a piangere per il tuo fratellino." un ghigno apparve sul suo volto. Da dietro le sue spalle sentii l'egiziano sghignazzare .

"Tu puttana giuro che-" non arrivai nemmeno a finire la frase che venni interrotta.

"-che cosa eh? Che cosa giuri Ratto?"

"Giuro che ti rovino come ho fatto l'anno scorso."

Gli occhi di Zulema si socchiusro "Dimmi una cosa... Cosa ci facevi a scuola di notte quella volta?"

"Non sono affari tuoi"

"Ah... Capisco-" si avvicinò di più a me, il nostri volti lontani pochi centimetri. "-Dimmi... Ti stavi scopando il Professore Mateos?"

Stetti in silenzio per un paio di secondi di troppo "Come ho detto... Non sono affari tuoi."

"Oh cazzo... Te lo stavi scopando per davvero" si mise a ridere "Oh dio, scommetto che te lo scopi tuttora." continuò a ridere, quasi arrivando a piegarsi in due.

Le mie guance divennero rosse per la vergogna e rabbia, tutti gli occhi dei nostri compagni erano su di noi.

Quando smise di ridere si ri avvicinò a me. "Cosa ne penserebbe tuo fratello? Um? Che ti fa-"

Gli tirai uno schiaffo, uno schiaffo con tutta la forza che avevo in corpo, lasciando così il mio palmo comprese le dita stampate sul suo volto.

"Hija de puta!" gridai.

Zulema si portò una mano alla guancia, aprì e chiuse la bocca per sgranchirla. Lo schiaffo che le avevo tirato doveva essere più forte dei quello che pensassi, perché al movimento della mandibola sentii uno "stok".

Rabbrividii.

Si rivolse verso di me, aspettò un paio di secondi, nei quali io avrei voluto indietreggiare, ma non lo feci per colpa del mio orgoglio.

"Bello schiaffo, davvero mi devo congratulare... Ma forse un pugno sarebbe stato meglio-" non feci caso alla sua mano che si era stretta in sestessa. "-guarda così!"

Sentii improvvisamente un dolore lancinante nel mio stomaco, il respiro si spezzò e divenne impossibile riprenderlo. Ero piegata in due, le mie braccia che abbracciavano il punto dove Zulema aveva colpito.

Vidi Zulema che si inginocchiò di fronte a me. La sua guancia piena di capillari rotti.

"Vedi, un pugno sarebbe stato molto meglio..."

Continuò a parlare ma io non la ascoltai.

Digrignai i denti, un po' per il dolore, ma soprattutto per la rabbia che provavo contro quella ragazza.

"...capito ratto?" chiese alzandosi.

Non so che cosa mi prese, o cosa mi passò per la testa, ma urlai e caricai Zulema.

Mi schiantai contro il suo corpo buttandolo per terra sul pavimento di cemento. "Puttana!" urlai.

Mi misi a cavalcioni su di lei ed inizia a colpirla con i pugni chiusi su tutto il corpo.

Zulema cercava di proteggersi.

Tutto intorno a noi si era creata una folla che ci circondava e che gridava enfatizzando quello che stavamo facendo.

Colpii Zulema sul naso, c'era sangue sulle mie nocche.

Mi fermai ed osservai quel sangue con occhi sgranati, sangue così scuro che sembrava quasi nero.

Quel momento di distrazione mi costò caro, perché Zulema ne approfitto per capovolgere la situazione. E una volta sopra di me, iniziò a colpire con tutta la forza che aveva in corpo.

Potevo sentire i miei amici urlare e cercare di passare attraverso la massa di studenti.

I colpi stavano diventando sempre più forti e spietati, chiusi gli occhi, pronta ad arrendermi al dolore.

Improvvisamente il peso sopra di me scomparve, ma le grida di Zulema rimasero... Solo che stava urlando ad un altra persona.

"Lasciatemi andare! Lasciatemi andare-"

Riaprii gli occhi e vidi due bidelli della nostra scuola tenerla per le braccia, la stavano allontanando da me.

Lasciai che le palpebre si richiedessero.

"-Ti distruggerò ratto! Mi hai sentito?! Ti distruggerò!" portata via le sue urla e minacce si affievolirono, probabilmente dentro la scuola.

Io rimasi con gli occhi chiusi, non risposi nemmeno agli amici che mi stavano chiedendo se stavo bene.

Lasciai che il calore del sole riscaldasse tutti i punti del mio corpo che erano stati colpiti da quella hija de puta.

N/A mi scuso per eventuali errori.

Watermelon Candy «Girl X Girl» Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora