Non sapevo perché di preciso avevo seguito il consiglio di Millie, di andare a casa di Finn. Semplicemente ci eravamo come auto-invitate a casa sua, insieme a Jae.
Quando ci presentammo a casa sua rimase un pò confuso, ma poi ci fece cenno di entrare.
Bé, inutile dire che, tra una storia e l'altra, si aggiunsero anche Sadie, Soph, Wyatt e Jack, seguiti da Caleb e Noah.
<<Pizza?>>ormai Finn si era arreso al fatto che saremmo restati lì.
Non riuscivo davvero a comprendere con quale sfacciataggine mi ero presentata a casa Sua, a casa del ragazzo che mi piace. Lo stesso che mi aveva quasi umiliato a scuola.
Ci sedemmo in salotto, per terra, e iniziammo a parlare della cotta di Millie per un certo Romeo. Insomma, roba da ragazzi di diciassette anni.
I minuti che passarono prima che il campanello suonasse furono troppi, infatti quando accadde mi fiondai io alla porta, quasi lanciando i soldi al fattorino e prendendo le pizze.
Tutti risero, anche se non appena ebbero la loro non ci misero molto a iniziare a mangiarla.
Ridemmo e scherzammo per una buona ora, finché esaurimmo gli argomenti, quindi, si sa, quando con gli amici non si sa cosa fare si gioca a qualche gioco stupido.
<<Sette minuti in paradiso?>> domandò Finn, guardandomi.
Mi sentii arrossire e cambiai direzione dello sguardo, ma questo non servì a fermare i miei amici dall'urlare "sì".Sadie si alzò e prese una bottiglietta vuota, il nostro spinner.
"Chi comincia?" domandò Sophia.
Ad alzare la mano fu Millie, che prese la bottiglia e la fece girare, fermandosi dopo pochi giri su Sadie.Semplicemente ridettero e si diressero verso la stanza, accesero le luci e si chiusero dentro.
Per sette minuti consecutivi non sentimmo volare una mosca,tanto ché ad un tratto andammo a bussare per assicurarci che fossero vive.
Quando uscirono toccò a me.
Primo giro.
Secondo giro.
Terz-Finn.
Cazzo.
Guardai impanicata Millie, che mi sorrise con malizia.
Ci alzammo e Finn mi poggiò una mano sulla schiena come per accompagnarmi, chiudendo infine la porta.
Dovevo stare calma, anche se era difficile considerando la situazione.
Parlammo del più e del meno, seduti sul letto, a gambe incrociate, un cuscino non troppo grande a dividerci, finché dopo pochi secondi lo ritrovai sulle mie labbra.
Ci misi un pò a ricambiare, come per realizzare il tutto: porca misera, era lui che mi stava baciando.
Le farfalle nello stomaco,le mani che sudavano, un pò per la paura un pò per l'emozione (?). Era tutto così strano e nuovo.
Quando iniziò a diventare più passionale bussarono alla porta, dicendoci che il tempo era finito.
Stavamo per uscire, quando lui mi fermo e sussurrò:<<Maram.. Aspetta che tutti se ne vadano via dopo.>>
Uscimmo e guardai velocemente Millie, come per dirle "ti devo dire una cosa".
La mora, impaziente se ne uscì con un "devo andare in bagno. Maram, vieni a tenermi la porta.", quindi non ebbi tempo di sedermi per terra, dovendo accompagnare la mia amica.
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-𝕷𝙤𝙨𝙚𝙧𝙨' 𝕮𝙡𝙪𝙗: 𝙞𝙢𝙢𝙖𝙜𝙞𝙣𝙖, 𝙝𝙪𝙢𝙤𝙧, 𝙥𝙧𝙚𝙛𝙚𝙧𝙚𝙣𝙘𝙚𝙨.
HumorBe, il titolo dice già tutto. Buona lettura Perdenti🎈 {𝐈𝐍 𝐏𝐀𝐔𝐒𝐀}