Immagina Richie Tozier

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<<Figlio di buona donna!>> esclamai tirando un sasso contro Bowers.
Era la seconda volta che mi ritrovavo in una situazione del genere: il crucco e la sua gang, noi, divisi dal fiumiciattolo che fungeva come da linea di metà campo.
<<Bambinetti del cazzo!>> urla Bowers, tirando a sua volta una pietra, seguito a ruota da Victor, Belch e Patrick.

Richie e Ben vengono colpito alla testa, il primo cade a terra, l'altro contrattacca con un'altro sasso.

<<Vai Bev! >> le urlo e lei capisce: prendiamo due pietre ciascuno e le tiriamo contemporaneamente.

Colpiamo Bowers, Belch e Patrick, Victor in qualche modo riesce a salvarsi, finché Stan non lo cilindra in pieno stomaco.

Era la stessa storia da anni: bullizzavano a sorte uno di noi e ci ritrovavamo a lanciarsi pietre addosso; certo, non eravamo equi come gruppo, ma direi che veniva compensato pensando al fatto che se ci prendevano ci prestavano di brutto.

Corriamo via e raggiungiamo le nostre biciclette, pedalando poi via.

Ci salutiamo tutti e rimaniamo solo più io e Richie, che viviamo nella stessa via.

La sassaiola contro Bowers è andata benissimo. Beh ma non c'è mai stata cosa più bella di far male a quella testa di cazzo.

Mentre andiamo a casa mia accompagnando le biciclette, sposto lo sguardo sulla fronte di Richie.

<<Muoviti che dobbiamo disinfettare quel taglio>> dico aumentando il passo e indicandogli la fronte.
<<Non toccarti>>
<<Ma non è che sei Eddie e ti sei travestito?>> domanda ridendo.
Gli lancio un'occhiataccia e lui capisce.

Arriviamo davanti a casa mia e prendo il barattolino di plastica nel vaso, lo apro e prendo le chiavi, rimettendo il contenitore al suo posto e infilando la chiave nella serratura.

Entriamo e ordino a Richie di fondarsi in bagno,e così fa, dopo essersi tolto le scarpe, cosa che faccio anch'io.

Passo dalla cucina per prendere un asciugamanino, raggiungendo Richie,che trovo seduto sul water, che trova un ceto interesse per il tappetino della doccia, che fissa.

Apro un cassetto e prendo i cerotti, in quello accanto l'acqua ossigenata.

Bagno l'asciugamano e lo passo, per pulire la ferita.

<<Adesso se pianto un porcone sono giustificato?>>domanda.
<<Per niente>> e mette il broncio, che lo rende tenerissimo, anche se impossibile prenderlo sul serio.

Inzuppo un batuffolo di cotone d'acqua ossigenata e lo poggio sopra al taglio.

<<Porc->>e lo fulmino con gli occhi.
<<-a miseria>> e gli sorrido.

Finisco di medicarlo e andiamo in camera mia, dove Richie afferra subito ciò che non doveva prendere.

<<Uh, un diario segreto>>
<<Posalo Tozier>>
<<Quattro aprile. Caro diario... >> e comincia a leggere, mentre io cerco di togliergli dalla mano quel quadernetto.
Prego affinché non arrivi a Quella pagina, ma scopro che probabilmente avevo bisogno anche di Ben e Stan durante le mie preghiere.

<<Venti aprile. Caro diario-legge con voce effemminata, il che un pò mi fa ridere- oggi è andata proprio male: Richie testa di cazzo ma sono figo Tozier non la smetteva più di provarci con Eddie...>> e li avvampo.
Non doveva leggerlo, quello proprio no.

Si ferma un attimo e glielo strappo di mano, correndo al piano di sotto, per nasconderlo ovunque in modo che non lo trovi e continui a leggerlo, per poi chiudermi a chiave in bagno.

<<Elena. Dai Elena apri, per favore>> ma come risposta riceve solo qualche mio singhiozzo.
Lo sento sospirare.
<<Senti, ho sbagliato, non dovevo prendere il diario e tanto meno leggerlo, okay? Ma per favore, esci>> mi supplica, ma preferisco rimanere appoggiata alla porta.

Dopo un pò di tempo, quando la vergogna inizia a diminuire e i rumori al di là della porta cessano, mi alzo ed esco dal bagno, andando poi a prendere il diario da dove l'avevo nascosto, tornando in camera.

<<Scusa>> sento una voce provenire da un angolo della stanza, mi giro e lo vedo.
Semplicemente non rispondo, torno a guardare le pagine di diario.
Lo sento avvicinare, finché mi ritrovo le sue braccia che mi cingono la vita, la sua testa appoggiata sopra la mia.

<<Non dovevo leggerlo, scusami>>
<<Ormai>> dico facendo spallucce.
<<Dai c'è di peggio>>
Lo guardo.
<<Okay, ho capito>>

<<Dimmi un tuo segreto >>
<<Cosa?! No!>>
<<Tozier, muovi quella lingua e dimmene uno>>
Sbuffa e si arrende, posizionandosi sul letto.

<<Mi piaci>>dice tutto d'un colpo.
Mi giro e lo guardo è tutto rosso e sono sicura di non essere da meno.

Prendo il suo viso tra le mani e lo bacio.
Inizialmente è immobile, come se paralizzato, iniziando poi a ricambiare.

Ci stacchiamo per prendere fiato, e una domanda mi si porge spontanea.

<<Quindi... Cosa siamo?>>
<<Be, se lo vuoi te siamo fidanzati>> e gli salto addosso, abbracciando, quasi cadendo dal letto.

<<Cosa vuoi fare?>>domando.
<<Te>> e avvampo.
<<Dai scherzavo! Non so...>>
<<Hai fame?>> chiedo e lui annuisce.
<<Muovi il culo, andiamo a sfornare biscotti!>> esclamò prendendolo per mano, portandolo al piano di sotto, in cucina.

Gli elenco le cose che servono e lui mi aiuta a prenderle.

<<Allora, qua la ricetta dice..
Mettete la farina addosso a Elena!>> e inizia a lanciarmi manciate di farina.
<<No Richie!>> dico ridendo, scappando da lui.

Continua a lanciarmi la farina addosso e vorrei ammazzarlo.

<<Solo perché siamo fidanzati non significa che puoi farlo!>> urlo continuando a scappare, finché non vengo abbracciata da dietro delle sue braccia.

Mi fermo, bloccata da lui e posso dire di sentirmi bene.

<<Ti amo>>mi sussurra baciandomi.




Angolino me
Okay, non sono troppo convinta, sorry  @thelosers_always_ 🥺
Anyway, piccolo Story time:
Io:*parla della persona che le piace, più comunemente chiamata crush*
Genitori: be l'importante è che sia simpaticO
La mia coscienza: io glielo dico
Io:*pensando* NON CI PROVAREH

Ah, cosa importante: QUALCUNO LEGGA "LE RAGAZZE NON HANNO PAURA" CHE DVEO SCLERARE CON QUALCUNOH

Enniente, ily platonicamente🥺❤️grazie per i 4.51 k 🥺❤️

Ciauuu

-𝕷𝙤𝙨𝙚𝙧𝙨' 𝕮𝙡𝙪𝙗: 𝙞𝙢𝙢𝙖𝙜𝙞𝙣𝙖, 𝙝𝙪𝙢𝙤𝙧, 𝙥𝙧𝙚𝙛𝙚𝙧𝙚𝙣𝙘𝙚𝙨.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora