CAPITOLO 3: LUCI E OMBRE

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Presi tutto l'occorrente per il viaggio e mi incamminai subito verso il monastero Kinkou, nella speranza che L'occhio del crepuscolo potesse aiutarmi a comprendere la natura di quegli strani eventi. Si prospettava un lungo e faticoso viaggio. Una volta percorsa tutta l'isola e giunto sul mare, presi una barca al porto per attraversare il mare e raggiungere le sponde di weh'le. Da lì percorsi tutta la strada a piedi per poi incamminarmi in una fitta foresta, unico ostacolo che mi separava dalla provincia di Navori. Li, degli uomini mi attaccarono, ma non erano banditi comuni come accadde l'ultima volta. Indossavano delle uniformi, avevano il volto coperto ed erano armati fino ai denti. Ciò che più mi colpì fu il fatto che uno di loro proiettò una sagoma, nera come la pece, con le sue fattezze per aggredirmi. Cominciai a correre disperatamente, ma erano maledettamente veloci. Mi davo per spacciato,avevo gli occhi serrati dalla paura, e speravo mi concedessero una morte rapida. Quando li riaprii, non potevo credere a ciò a cui stavo assistendo. Ero racchiuso in una barriera violacea. Dinanzi a me, vi era l'occhio del crepuscolo in persona, insieme a Kennen, che in un istante folgorò tutti i nemici.

"come facevate a sapere dove fossi?" chiesi perplesso.

"l'occhio del crepuscolo vede tutto, ragazzo. Vieni con me, ti accompagno al monastero."

Senza ulteriori indugi, ci incamminammo subito verso il tempio. Altri uomini mascherati si mostrarono lungo il tragitto, ma Kennen li annientò tutti in un battito di ciglio.
Tuttavia, una domanda mi perseguitava lungo tutto il tragitto.
Chi erano quegli uomini? Cosa significa il nome che ha pronunciato mio padre in punto di morte, Zed? Sono forse collegati?
Decisi che era il momento di porre questa domanda all'occhio del crepuscolo.

"occhio del crepuscolo , vorrei porle una domanda: chi erano quegli uomini che ci hanno attaccato prima? Cosa volevano da noi? E perché erano così insistenti?"

Esitò un attimo prima di rispondere.

"avrai tutte le risposte che cerchi una volta giunti al monastero".

Non era la risposta che volevo, ma credo di dovermi accontentare.
Giungemmo al monastero in pochi giorni di viaggio. Il monastero era un luogo imponente, il cui ingresso era preceduto da un lungo colonnato.
Entrammo nella sala principale, dove centinaia di discepoli kinkou si allenavano e meditavano.
Salimmo una scalinata, per poi giungere nella sala del triumvirato, dove l'occhio del crepuscolo, il cuore della tempesta e il pugno dell'ombra si riuniscono per discutere il da farsi. Li, Shen si voltò verso di me.

"accomodati pure, ragazzo, adesso ti spiegherò tutto"

"si signore!"

"Puoi chiamarmi Shen. Ti ho convocato qui per discutere dei tuoi poteri. Hai un legame speciale con la magia. Tale legame potrebbe essere una benedizione, ma anche la tua rovina."

"in che senso la mia rovina?"

"lo capirai a tempo debito"

"ah, ottimo" pensai tra me e me

" E riguardo agli aggressori?"

"riguardo a loro, quelli sono membri dell'ordine dell'ombra. Un gruppo di assassini guidati da colui che un tempo consideravo mio fratello, che ci ha traditi sterminando i kinkou e prendendo possesso della nostra vecchia dimora."

"sapete per caso quale sia il nome di quest'uomo?"

"Un tempo lo chiamavo Usan, nome che gli ha dato mio padre, nonché nostro maestro. Ma ora porta un altro nome. Si fa chiamare Zed"

Ora tutto tornava, o quasi. Zed, gli assassini, ma perché uccidere mio padre?
Non feci in tempo a mettere insieme i tasselli che Shen mi pose una domanda... Alquanto strana.

"Ragazzo, sapresti utilizzare i tuoi nuovi poteri, se te lo chiedessi?"

"non saprei, è successo totalmente per caso, ma potrei provarci."

"capisco, seguimi."

Shen mi condusse in una grande sala piena di armi e manichini, suppongo fosse una delle tante stanze dedicate all'addestramento.
Shen posiziono dei manichini, poi si voltò verso di me.

"Prova a riprodurre ciò che hai fatto sui manichini, e quando ci sarai riuscito, torna da me."

Detto questo, se ne andò. Lasciando solo me e i manichini.

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