Un Assaggio Di Potere

CAPITOLO 5: CONFRONTO

Continuai ad allenarmi senza sosta, dormendo il giusto indispensabile. Voglio comprendere e sviluppare il mio potere a tutti i costi.
Provai e riprovai a sollevare il manichino, ma l'esito era sempre lo stesso. Decisi che era il momento di prendermi una pausa e tirare un bel respiro, per poi ricominciare. Osservai attentamente il manichino, tirai un respiro profondo, e tesi il braccio. Cominciai a muoverlo lievemente verso l'alto. Notai che il manichino stava seguendo alla perfezione i movimenti del mio braccio... I movimenti che io gli davo. Akali aveva ragione, stava funzionando. Stavo finalmente riuscendo a muovere il manichino a mio piacimento.
Decisi che era il momento di sperimentare qualcosa di nuovo. Mi ricordai dell'onda d'urto che partì durante la prima aggressione e provai a combinare le due cose. Alzai il manichino con due dita, poi chiusi il pugno e lo riaprì. Il risultato? Il manichino venne spazzato via.

"niente male, ragazzino"

Una voce profonda mi eccheggia nelle orecchie. Mi volto di scatto, e vedo un' un uomo. Era mascherato, con una robusta armatura e delle lame affilate sugli avambracci. Mi sferrò un rapido attacco, riuscì a stento ad evitarlo. L'uomo sparì, per ricomparire alle mie spalle un istante dopo.

"impari in fretta, ragazzino. Hai un grande talento, che aspetta solo di essere sviluppato. Non sprecare il tuo tempo qui. Metti il tuo potere al servizio della patria e unisciti al mio ordine!"

Ero paralizzato,non avevo la minima idea di cosa fare. Poteva uccidermi da un momento all'altro. Improvvisamente, l'uomo si spostò per evitare due pugnali arrivati dall'ingresso.

"adesso si che mi diverto, Zed. Preparati! "

Era Akali. Sembrava già conoscere quell'uomo. Mi fermai un attimo a riflettere sul nome che aveva pronunciato: Zed.
L'uomo a capo dei criminali responsabili della morte di mio padre. Quel Zed. Era li. Di fronte a me.
Non ci vidi più dalla rabbia, mi fiondai a capofitto verso di lui, col pugno destro chiuso in attesa solo di schiantarsi sul suo viso metallico.

Tuttavia, non avevo la minima conoscenza di arti marziali, quindi evitò rapidamente il mio colpo e mi spinse verso ll muro.
Dopodiché, si rivolse nuovamente verso Akali

"Akali... Tu più di tutti dovresti comprendere quanto i kinkou siano degli incompetenti. Parlano tanto di proteggere ionia, ma ciò che vedo sono solo dei rammolliti che Stanno a guardare mentre innocenti muoiono in nome dell' "equilibrio". Vogliamo entrambi il meglio per Ionia, unisciti a me!"

"voglio il meglio per Ionia, e lo otterrò a modo mio. Basta maestri!"

Dopo un'acceso sguardo di sfida, durato qualche secondo, lo scontro ebbe inizio.

Akali si fiondò rapidamente verso Zed, che rimase immobile, quasi come se già sapesse quale sarebbe stata la sua prossima mossa. La ragazza, correndo, lanciò una raffica di pugnali verso il suo avversario, il quale svanì, lasciando un ombra al suo posto. Akali si fermò di scatto e si volto, sfoderando rapidamente un falcetto, che utilizzò per contrastare i fendenti di Zed, che le era apparso alle spalle. Sia le lame che il falcetto si spezzarono. Quindi, i due avversari si ingaggiarono in uno scontro corpo a corpo. Ci fù subito una raffica di pugni da parte di Zed, che Akali schivo prontamente per poi reagire con un calcio rotante, che venne però schivato da zed, che indietreggiò con un rapido scatto. Approfittando del momento, Akali sferrò una raffica di pugnali, alla quale Zed rispose lanciando gli Shuriken che portava dietro le spalle.

Mentre infuriava la battaglia, l'ombra che aveva lasciato Zed corse verso di me, approfittando della distrazione di Akali. Ero terrorizzato, ma non potevo lasciarla sola a combattere, non era il momento di cedere alla paura, dovevo fare qualcosa. Chiusi il palmo della mano e portai il braccio verso il petto. Lo sentivo. Sentivo l'energia fluire verso il braccio, che si faceva sempre più rigido a mano a mano che si accumulava. Quando il clone era a pochi passi da me, sprigionai tutta l'energia accumulata stendendo violentemente ll braccio . Ne risultò una violenta scarica che distrusse buona parte della stanza in cui ci trovavamo.
Il frastuono provocato da questo gesto allertò i kinkou, che accorsero verso la stanza. Resosene conto, Zed si ritirò, svanendo nelle ombre.