7. Filippo Show

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Elia è seduto al tavolo chino sui libri che sta cercando di studiare per un esame ma non ce la fa. Non riesce a concentrarsi.
Alice la sera prima è partita per tornare a Milano per il fatidico week-end e nonostante lei stessa di sua spontanea volontà si è premurata di fargli sapere tutto ma proprio tutto quello che avrebbe fatto, le persone che avrebbe visto, ecc., Elia non riesce a tranquillizzarsi. É stupido, lo sa benissimo. Non riesce a capire cosa gli mette ansia. O meglio, lo sa. È il pensiero che Alice riveda il suo ex. Ma che ansia dovrebbe avere? La ragazza gli ha fatto capire in tutti i modi possibili e inimmaginabili di ripudiare il suo ex, quindi che problema c'é? Perchè cazzo è così tanto in agitazione?
Aaaahhh.
Si mette la testa fra le mani.
Che nervoso.
In quel momento torna a casa Filo. E senza dire una parola, prende e si siede al tavolo anche lui.
Elia alza lo sguardo su di lui e lo trova muto a fissare un punto a caso davanti a sè.
Come se fosse in trance.
Elia: "Filo?"
Il ragazzo finalmente si accorge della presenza del coinquilino.
Filo (ancora intontito): "Ohi ciao"
Elia: "Tutto bene?"
Filo lo fissa per un po'. Poi annuisce. Sempre inebetito.
Elia: "Sicuro?"
Filo lo fissa ancora, poi sospira.
Filo: "Io non ci sto capendo più niente"
Elia: "In che senso?"
Filo: "Boh. Io pensavo mi odiasse. Pensavo mi volesse far fuori. Pensavo fosse... omofobo"
Elia: "Ma chi?"
Filo: "Il mio capo"
Elia: "Ah"
Filo annuisce. Elia è sempre più perplesso e anche un po' preoccupato.
Filo: "Cioè, oggi mi ha fatto andare a lavorare. Di sabato. 'Sto stronzo."
Elia: "'Nfame"
Gli dà corda solo per carineria ma continua a non capire perchè Filo sia in quello stato.
Filo: "Poi viene da me. E comincia a farmi complimenti. Per l'impegno che ci sto mettendo. Che l'ho colpito davvero. Io." e si indica il petto "Così. Dal nulla."
Elia: "...Ok. Ed è una cosa buona. No?"
Filo: "A voja. E poi... mi invita a una festa a casa sua."
Elia: "Eh. Fico no?"
Elia non riesce a capire che problemi abbia Filo. Si sta spazientendo.
Filo: "Mi ha anche... toccato la mano" e guarda Elia, socchiudendo gli occhi "Prima di invitarmi, mi ha toccato la mano. Oddio, è stato strano"
No, sei tu ad essere strano, Filo.
Filo: "Cazzo. Vuoi vedere che è gay? E ce stava provando?" appoggia il mento su una mano, con fare pensieroso "Come ho fatto a non capire che fosse gay?"
Elia ormai lo lascia parlare senza commentare. Tanto sta parlando più con se stesso che altro.
Filo: "No cazzo. Mo vado lì e lo trovo ammogliato coi pargoli. Sicuro. Non posso andarci" poi guarda Elia "A meno che..."
Elia non lo sta manco più guardando, anzi, sta cercando di concentrarsi sul libro.
Peró poi Filo lo afferra per un braccio, facendolo sobbalzare.
Filo: "Vieni con me"
Elia: "Cosa?"
Filo: "Sì. Daai. Così se è ammogliato mi sento un po' meno sfigato. Ma se invece gli piaccio... si ingelosisce un po'"
Filo è gasatissimo per questa sua idea geniale.
Elia invece è atterrito.
Elia: "Ma sei scemo?"
Filo: "Ti pregooooo! Non mi mandare nella fossa dei leoni da solo!"
E gli scuote il braccio.
Elia è esterrefatto.
Elia: "Ma dove?"
Filo: "Boh. A casa sua. Chissá com'è casa sua. Sarà sicuro molto minimalista, all'avanguardia, con qualche decorazione vintage... oggetti de qualità... uuuhh... chissà che meravigliaaa..."
E si alza per andare in camera sua.
Lasciando un Elia ancora perplesso ma consapevole di essere stato incastrato dal coinquilino. E senza via d'uscita.

Filippo ci mette una mezz'ora - una mezz'ora! - per decidere che camicia mettere, mentre Elia lo aspetta svaccato sul divano, già spazientito.
É ancora in tempo per pisciarlo?
Nel mentre sta sentendo Alice che si sta preparando anche lei per la fatidica serata devasto in onore del suo amico. Gli ha anche mandato una foto del suo outfit. Porca troia. Lei e i suoi cazzo di vestitini.
Elia: Se fossi lì, quel vestito farebbe ciao ciao
Alice: 🍋🍋 E tu? Voglio vederti tirato a lucido per Filo😋
Elia si fa una foto con la camicia e la faccia da scemo.
Alice: 🤤🤤 (ma a prescindere)
Elia sorride.
Filo: "Ok. Ci sono"
E compare in salotto.
Elia (alzandosi): "Era ora. Stavo a impazzì"
Filo: "No aspè. Non è troppo?"
Elia lo guarda. Indossa una camicia color ciclamino con sopra tanti piccoli -cosa sono quelli- tucani?
Elia: "No, Filo, è proprio tua. Sei tu."
Filo: "Eh appunto. Chissà che cazzo di gente ce sarà. Che figura ci faccio?"
Elia: "Ma da quando tu te fai tutti 'sti problemi?"
Filo lo fissa.
Filo: "Cazzo, c'hai ragione. Vaffanculo. Vaffa-nculo. Questo sono io. Giusto."
E torna in bagno.
Elia (esasperato): "Ma non eri pronto?"
Filo (dal bagno): "Il profumoooooo"

Arrivano finalmente a casa del capo. Come aveva previsto Filo, è una villa in stile minimalista con le mega vetrate.
Filo: "Oh cazzo."
Guarda le macchine parcheggiate intorno. Tutte di una certa rilevanza.
Filo: "E noi con 'sto catorcio"
Elia: "Ma vaffanculo, Filo. Devo pure finire di pagarla. È già tanto se ce l'ho"
E accarezza la macchina, mentre scende.
Elia si avvia verso la casa, ma si rende conto che Filo non è dietro di lui.
É rimasto alla macchina e fissa la casa.
Filo: "Cazzo c'ho l'ansia"
Elia alza gli occhi al cielo.
Filo si asciuga le mani sui pantaloni.
Gli ricorda qualcuno...
Elia torna indietro.
Senza dire nulla, lo prende per mano e lo porta alla porta di ingresso.
Filo: "Ma sei scemo?"
Elia: "Dai, muoviti. Citofona."
Filo lo guarda storto e poi ubbidisce.
Subito dopo, si apre la porta e un uomo che sembra avere una decina d'anni in più di Filo compare sulla soglia.
Capo: "Filippo, benvenuto!"
Elia lo guarda: è oggettivamente un bell'uomo. Indossa una camicia azzurra ben stirata, dei pantaloni blu e dei mocassini. Non c'entra un cazzo con Filo. Il Capo guarda anche Elia.
Capo: "Piacere, io sono Tommaso. Benvenuto"
Gli sta sorridendo. Ok, forse il piano di Filo non sta funzionando.

Dopo qualche minuto alla festa, Elia capisce subito di non c'entrare un cazzo con quella gente. Sono tutti molto più grandi di lui e da qualche discorso sentito qua e lá gli argomenti sono sempre gli stessi: mutuo, finanziamenti, figli, asili.
Aiuto.
Tra l'altro Filo ha scoperto a malincuore che altri suoi colleghi sono stati invitati e quindi hanno fatto gruppetto e stanno parlando di punti luce, effetti visivi e poi boh, Elia ha smesso di ascoltare.
Decide che ha bisogno di bere e si avvia verso l'open bar (addirittura).
Mentre aspetta il suo drink, sta guardando le storie su Instagram (Alice ne ha messe un bel po' di vari brindisi e foto con le amiche e reunion varie).
"Ehi ciao"
Elia alza lo sguardo e si accorge che Tommaso il Capo lo sta guardando imbarazzato con un bicchiere di vino in mano.
Elia (cercando di sembrare cortese): "Ciao. Bella festa"
Tommaso: "Filippo sta tenendo banco sulla fotografia, eh?"
E indica il ragazzo che sta parlando concitato coi colleghi.
Elia: "Già"
Tommaso: "Non ne sai molto, vero?"
Elia: "Un cazzo"
Tommaso scoppia a ridere.
Elia non capisce che vuole da lui.
Tommaso: "Filippo ti farà una testa tanta. Non lo sopporterai più, eh?"
Elia: "Mah. Veramente non me ne parla mai"
Tommaso (sorpreso): "Ah no?"
Elia: "No. Ma noi a volte a malapena ce vediamo. O uno lavora, o l'altro esce, o io vado all'università..."
Tommaso: "Oh mi dispiace. Deve essere brutto."
Elia è perplesso.
Aspè...
Elia: "Io e Filo non stiamo assieme. Siamo solo coinquilini"
Tommaso: "Oh. Pensavo..."
Poi cerca di nascondere un sorriso ma Elia l'ha beccato.
Ah!
Aveva ragione Filo!
Elia: "È single comunque..."
Ma sì, ormai che c'é tanto vale fare da cupido. Altro che mago dell'amore...
Tommaso: "Oh. Ok..." si volta di nuovo a guardare Filo "È una ventata d'aria fresca, sai? È così pieno di sorprese. Ha sempre voglia di fare. Anima proprio il gruppo. Sono contento di averlo assunto."
Elia non riesce a trattenere una risatina.
Tommaso (perplesso): "Che c'è?"
Elia: "Non credo lui l'abbia capito"
Tommaso: "Cosa?"
Elia: "Di essere apprezzato."
Tommaso (austero): "Sono pur sempre il suo capo. Devo spronarlo. Se no si adagia sugli allori. E diventa uno scansafatiche. E non tira fuori il potenziale. Fidati, che quando poi una persona mi dimostra di valere, so premiarla."
Oh wow. Che discorsi da adulti. Elia è spiazzato.
Tommaso: "Filippo è una persona che puó dare tanto. Io credo molto in lui. Ha uno stile tutto suo. Puó solo che crescere."
Elia è a bocca aperta.
Ha davvero molta stima nei confronti di Filo.
Tommaso (raddolcendosi): "Ma non è solo quello. È proprio una bella persona. Ha una bella personalità... Scusami"
E prende e raggiunge il gruppo, richiamando l'attenzione di Filippo. I due poi si allontanano insieme.
Ok, il compito di Elia qui è finito...

È inutile dire che il ritorno in macchina è ufficialmente il Filippo Show. Elia non riesce a dire mezza parola, perchè il ragazzo sta raccontando per filo e per segno la conversazione avuta con Tommaso per tutto il resto della serata.
Alla fine gli ha chiesto di uscire. Tanto lo stage sta quasi per finire e Tommaso aveva comunque intenzione di raccomandarlo per un altro progetto di cui non è a capo.
Filippo è al settimo cielo. Anche perchè aveva sempre ammirato il suo capo, ne era sempre stato affascinato ma davvero non aveva pensato potesse essere gay. Anche se a ripensarci, era ovvio.
Probabilmente aveva solo paura di prendere un palo.
E si autoconvinceva per non illudersi.
Aaahhh. Non puó credere sia successo davvero.
In tutto ció, Elia lo ascolta pazientemente. E si rende conto di essere davvero felice per lui. Filippo si merita davvero qualcuno che creda così tanto in lui.
Chi l'avrebbe mai detto che si sarebbe ritrovato a fargli da cupido?
Ah, che serata strana.

Voglio prendermi un'insolazione (di te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora