Trentatré

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La prima volta che ho tenuto tra le braccia il piccolo Aerys ho pianto. Era così piccolo, il bambino più tenero che avessi mai visto.

Non sapevo cosa fare, volevo stringerlo a me ma non troppo o si sarebbe fatto male. Baciarlo e sentirlo a contatto con la mia pelle perché averlo tra le mie braccia era così surreale che avevo bisogno di qualcosa che mi facesse capire che tutto ciò era reale.

Tu però non stavi bene.
Non riuscivi neanche a reggerlo tra le tue braccia senza un supporto. Gli sorridevi debolmente mentre ti lasciavi andare al più silenzioso degli addii.

La prima volta - Lettere al ParadisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora