Mi stendo a letto con la testa che brucia e con il pensiero che tutto ciò che io abbia visto non sia realmente accaduto, per quanto banale possa sembrare la situazione la visione di Aiden che si fa di una qualche sostanza mi ha scombussolato, non so bene il perché ma il tutto mi sembra talmente surreale che fatico a crederci.
Mi è capitato spesso di vedere queste cose nei film, ma vederle accadere realmente mi sembra surreale, non è nella quotidianità di un diciassettenne vedere un suo compagno di classe drogarsi, o perlomeno di qualsiasi altra cosa che non sia della semplice erba.
La cosa che più mi spaventa è che Aiden si è accorto che lo stessi guardando, e che domani potrebbe incazzarsi e farmi male.
Cerco di scacciare tutti i pensieri dalla testa che nonostante l'alcol si sono venuti a creare nella mia testa, butto la testa nel cuscino e cerco di dormire.Entro a scuola con le spalle basse e con le forze a zero, mi gira ancora un po' la testa da ieri sera e non sono riuscito a dormire quasi per niente.
<<Maxxi>>, sento una voce familiare gridarmi alle spalle, <<Mariana ciao>>, << Sei sparito ieri sera, non ti ho mai visto che fine hai fatto?>>, chiede con una tonalità fin troppo allegra, così tanto che riesce a infastidirmi. <<Non mi sentivo bene, sono andato via>>, dico con un tono di voce piuttosto basso, <<Perché non me lo hai detto ti avrei potuto lasciare a casa>>, <<Eri troppo ubriaca per farlo, e poi camminare mi ha aiutato a smaltire la sbornia. >>.
Sento la campana suonare e colgo l'occasione per scappare e andare in classe. Mi siedo ad ultimo banco e inizio a pensare concentrandomi pochissimo su la lezione e su tutte le successive.
Il suono dell' ultima campanella della giornata mi fa fare un respiro di sollievo, aspetto che tutti escano della classe per poi posare le mie cose e dirigermi verso il mio armadietto.
Una volta riposte tutte le mie cose dentro l' armadietto vado verso l'uscita, ormai la scuola era praticamente vuota, è assurda la velocità con la quale si svuoti questa scuola.
Varco l'uscita e vedo Aiden appoggiato alla sua auto, mi fa cenno di avvicinarmi con la mano, un leggero brivido mi percorre la schiena e mi fa tornare in mente cosa è accaduto la sera prima, e una vastità di cattivi pensieri mi iniziano a torturare.
Mi avvicino lentamente alla sua auto e quando siamo quasi faccia a faccia dice, << Sali, rivediamo il progetto e abbiamo concluso>>, nella sua voce si percepisce rabbia, ma pensare il semplice fatto che vuole solo finire il progetto mi rassicura parecchio.
Salgo in auto senza dire una parola, vengo avvolto da un odore di nuovo e di pelle proveniente dai sedili, mette in moto e parte senza dire una parola. Non dice una parola, ha gli occhi fissi sulla strada e uno sguardo perso, ma non in modo tendo, ma in modo terrificante.
Il mio imbarazzo è plausibile da chilometri di distanza, ma per lui è come se io non ci fossi, continua a guardare la strada senza smuoversi di un centri metro.Attraversa con la macchina i cancelli di casa sua e accosta difronte alla fontana. Scende dalla macchina ed entra in casa, lo seguo fino ad arrivare in camera sua. Inizia a cercare nei cassetti in modo frenetico fino a quando << Trovata>>, esce da un cassetto una bustina d'erba e inizia a girare una canna. Sono imbarazzato e non so realmente cosa dire o fare, <<Ti scandalizza vedere una canna ragazzino?>> chiede mentre smanetta con l'accendino. <<No, semplicemente credevo mi avessi fatto venire per rivedere il compito>>, <<Infatti, devi solo aspettare qualche minuto>>.
Si avvicina a me e mi porge la mano con la canna accesa, faccio cenno di no con la mano ma non si muove, <<Che problema hai, ti spaventi?>>,<<No, semplicemente non fumo e non mi va. >>, <<C'è sempre una prima volta, fuma>>.Afferrò la canna con la mano sinistra e sento una scarica d'adrenalina, avvicino il filtro leggermente umidiccio della saliva di Aiden alla bocca e tiro, subito dentro bruciare la gola e inizio a tossire, provo a fare un altro dirò e questa volta il bruciore rimane ma non tossisco l'odore che emana non è sgradevole ma la testa mi inizia a girare in un modo strano, faccio un ultimo tiro e la riposso ad Aiden che nel frattempo usa il cellulare e non mi degna nemmeno di uno sguardo.
Inizio a sentire il corpo cedere, e la testa che mi fa su e giù, mi strofino gli occhi e mi accascio sulla sedia e inizio a vedere tutto leggermente appannato. <<Porca troia, stia già fatto con tre tiri, vedi di non sentirti male qua ragazzino, non ho intenzione di subirmi i tuoi accolli e tanto meno di portarti in ospedale
Sento la testa esplodere, e dei lèggerò brividi di freddo mi percorrono la schiena, non riesco benissimo a collegare cosa stia succedendo ma semplicemente non è una situazione così brutta, anzi, ogni mio pensiero mi porta a ridere, alzo la testa e vedo Aiden poggiato alla finestra che lancia la canna ormai finita, lo guardò e scoppio a ridere, non vi è una ragione precisa semplicemente la mia testa è talmente scollegata che mi fa ridere.
<<Problemi
?>>, distolgo lo sguardo e scoppio a ridere in modo frenetico, lui non sembra essersi smosso minimamente.<<Cosa facevi ieri alla festa?>> chiedo divertito, <<Tu cosa cazzo facevi alla festa?>>, chiede con arroganza. <<Io ero lì per ballare e conoscere gente>>, rispondo, <<Ti sei risposto da solo.>> risponde senza guardarmi. <<Ma no non è vero tu non eri lì solo per ballare, ho visto che tiravi della neve dal naso>> dico con voce tranquilla e senza riflettere minimamente.
Alza rapidamente lo sguardo e si avvicina a me, mi afferra per il colletto della maglietta e mi da una spinta, <<Che cazzo di problemi hai, ti fai pure i cazzi degli altri?>> dice alzando il tono della voce. <<Cercavo solo il bagno>> dico leggermente in imbarazzo mentre continuavo a sorridere.
<<Devi farti i cazzi tuoi, se lo dici a qualcuno ti distruggo mi hai capito?>> afferma spingendomi in altra volta.
Sono intimorito ma non impaurito, tutto perché non sono lucido, lo guardò negli occhi e sono completamente Rossi, intimoriscono davvero tantissimo.
Mi volto e mi stendo sul letto con la testa completamente confusa e annebbiata, chiudo gli occhi e sento Aiden aprire la porta.
<<Michelle...>> sento gridare dalla porta, <<Ascoltami io sto andando, appena si alza voglio che lo butti fuori di qui subito.>>, <<Si signor Aiden>>
Sento la porta sbattere e la stanza rimanere vuota, mi giro e mi addormento.
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Mi rendi libero
RomanceQuando Maxxi, un ragazzo disagiato cambia città, spera di poter cambiare vita con essa. Ma dopo essersi scontrato con Aiden il classico cattivo ragazzo le cose vanno in maniera diversa da come se le aspettava. L'arroganza, la cattiveria, le bugie, f...