Mi rendi libero

6. Droga

Busso per l'ennesima volta a casa di Aiden, quando tutto ad un tratto il cancello si spalanca.
Percorro tutto il giardino con il solito timore che mi avvolge fino a quando non entro in casa.

Non c'è nessuno ad aspettarmi all'ingresso.
<<sono Maxxi>> affermo sentendo rimbombare la mia voce per tutta la casa.

Dopo pochi secondi sento un porta sbattere e vedo qualcuno scendere le scale, indossa una gonna rossa con un top nero, i suoi capelli lunghi e color fragola sono inconfondibili.

La ragazza che era con Aiden alla macchinette della scuola.

<<Aiden ha detto di farti salire>> afferma facendo una smorfia per poi andarsene.

Salgo le scale e percorro la strada che ho fatto ieri per arrivare in camera di Aiden, non conosco altro di questa casa, soltanto camera sua.

Busso alla porta e sento la voce di Aiden dire <<Entra!!>>, stava fumando una sigaretta, indossa soltanto dei pantaloncini rossi ed è leggermente sudato.

Un milione di cattivi pensieri mi vengono in mente ma cerco di buttarli fuori il prima possibile.

Si avvicina con un quaderno in mano e lo butta sulla scrivania. <<Questo è ciò che ho scritto io, dammi il tuo, vedo com'è e se dovesse essere accettabile lo uniamo al mio>>.

Lo guardo per un secondo stranito, pensavo non avrebbe fatto nulla. Apro il quaderno che mi ha dato e inizio a leggere.

Il tutto è davvero ben scritto, non parla di nulla di personale ma è riuscito a rendere il concetto in modo molto chiaro e soprattutto impersonale.

<<Ragazzino...è buono>> dice con voce fredda.
Per un secondo sento il sangue gelare, pensavo non gli sarebbe andato bene.

<<Dove hai imparato a scrivere così??>> chiede,
<<mio padre quando ero piccolo mi leggeva e mi facev...>>, mi interrompe dicendo <<Non ti ho chiesto la storia della tua vita ma solo il perché scrivi così>> afferma con arroganza.

<<Ho preso da mio padre>> ribatto.
<<Comunque anche il tuo è ottimo>>
<< già>> risponde senza nemmeno guardarmi in faccia.
Posa il mio quaderno sul tavolo e dice <<Trova un aggancio e vedi di unire entrambe le parti>>
Faccio cenno di sì con la testa rimanendo intimorito dal suo tono.

<<Ho finito tutto>> dico alzandomi dalla sedia. <<ok sai dove si trova l'uscita>>.
Apro la porta della sua stanza mentre lui rimane fermo sul letto senza degnarmi di uno sguardo.

DUE ORE DOPO

<<Vedrai che ci divertiremo, ci sarà un sacco di alcol>>,, sorrido a Mariana dal sedile posteriore.
In auto c'è un altra ragazza, leggermente in carne con dei capelli castani, <<Da dove hai detto che vieni?>>, <<California>>, rispondo mentre Mariana accosta difronte ad una villa con almeno una trentina di persone davanti ad essa.

Scendiamo dalla macchina e sento formarsi un nodo alla gola, la musica è davvero alta e l'odore di alcol si sente sin dall'ingresso. <<Vieni Maxxie ti presento una persona>> dice Mariana tirandomi per il braccio.

<<Piacere Andrews>> dice un ragazzo mezzo ubriaco, <<Maxxie>> rispondo mentre mi guardò intorno e noto lui allontanarsi.
<<Prendi>> dice Mariana passandomi un bicchiere con della birra dentro.

Ridendo e bevendo sento iniziare a girare la testa e l'alcol fare su e giù per lo stomaco, <<Dove si trova il bagno?>>
<<sali le scale, ultima porta a destra>> risponde Andrews.
Entro in casa leggermente ubriaco, mi gira la testa ma sono ancora in grado di ragionare. Salgo le scale ed entrò in bagno, mentre mi lavo la faccia sento un forte rumore provenire dalla stanza accanto, esco dal bagno e spingo leggermente la porta della stanza accanto in avanti.

La vista di Aiden mi fa venire la pelle d'oca, indossa una maglietta bianca con dei jeans neri, e con lui sono presenti altri cinque ragazzi. <<Aiden!!>> lo chiama uno dei ragazzi.

Aiden avvicina il viso al tavolo e inizia a tirare , dopo pochi secondi si rialza e si tocca il naso.
<<Ma che cazzo>> esclamo ad alta voce da dietro la porta senza accorgermene, in un secondo noto lo sguardo di Aiden su di me, e ciò mi fa capire di aver appena visto qualcosa che non avrei dovuto vedere.