IV

923 77 24
                                    

La foto al centro era stata la prima tra tante

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

La foto al centro era stata la prima tra tante. Si erano fidanzati da pochi giorni, tre si ricordava perfettamente Jimin.

Sorrise pensando a come avevano scattato quella foto. Jimin si era seduto sulle gambe del suo ragazzo per sembrare più alto di lui, anche se amava essere più basso, lo faceva sentire protetto da Jungkook ogni volta che si abbracciavano.

Poi c'era la foto che il corvino amava. Quella allo specchio dove si aggiustavano entrambi gli orecchini che avevano in comune, un po come gli anelli di fidanzamento.

Posò lo sguardo anche sulla foto che li ritraeva in vacanza. Fu in quei giorni che ebbero la loro prima volta assieme, Jimin non era una persona che cercava solo il sesso in una relazione, anzi per lui era una cosa anche inutile, e lo stesso dovette pensare anche il corvino dopo aver conosciuto il minore.

Sorrise e finì di guardare ancora tutte le foto con il suo amato, anzi, amatissimo ragazzo. Stava per alzarsi, anche se molto lentamente ma si fermò non appena i genitori del maggiore entrarono nella stanza.

«O-oh...ciao Jimin» sussurrò la mamma che aveva ancora la voce rotta per aver pianto dal figlio.

«Salve signora» si inchinò leggermente non potendo muoversi più di così.

«Stai bene Jimin?» disse la donna avvicinandosi al suo letto e sedersi leggermente.

«Si signora sto bene...potrei stare meglio ma sto bene» sorrise dolcemente come era suo solito fare e la donna sembrò non pensare per un secondo al figlio, anche se era impossibile.

Ci furono degli attimi di silenzio nella stanza, ma poi Jimin parlò.

«Signora...dov'è J-Jungkook?» quel nome pronunciato con un leggero balbettio fece scendere una lacrima alla signora che si stava trattenendo in tutti i modi per non far preoccupare il minore.

Jimin si stava iniziando a preoccupare, quando disse quel nome alla madre lei sbianciò e ora la signora Jeon che piangeva.
Era forse morto e lui non ne sapeva nulla?

«J-Jimin...sta bene, anche l-lui potrebbe stare meglio, ma sta bene...» disse in un sussurro che venne rotto da alcuni singhiozzi.

<forse anche lui è come me e non possono farci vedere...mh si! È così! Il mio amore è forte e c'è la farà!> pensò Jimin e un piccolo sorriso si formò sulle labbra del minore che credeva tantissimo in Jungkook e sapeva che quel ragazzo, che ora era in coma, si sarebbe svegliato e avrebbe chiesto del suo ragazzo, Jimin.

La donna si alzò e si mise davanti la finestra con le mani nelle tasche dei jeans.

«Jimin...dimmi una cosa...» fece una pausa e il minore la guardò curioso.

«Cosa hai fatto per cambiare Jungkook...non l'ho mai visto felice come quando è con te, non sorride mai se non con te, seriamente l'hai drogato o cosa?» disse e a Jimin scappò un sorriso divertito.

«In realtà... Io non ho fatto proprio nulla, mi sono presentato a lui e non sorrideva...dopo un po l'ha fatto e mi complimento con lei, perché Jungkook ha il sorriso più bello del mondo» sorrise ripensando a quel sorriso così lucente che gli riscaldava il cuore.

«Oh grazie Jimin! Anche tu hai un sorriso bellissimo» sorrise anche la signora e guardò Hoseok entrare dalla porta più serio che mai.

«Jimin dobbiamo parlare» disse velocemente.

«Jimin dobbiamo parlare» disse velocemente

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
𝙍𝙚𝙢𝙚𝙢𝙗𝙚𝙧 𝙢𝙚 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora