𝘊𝘩𝘢𝘱𝘵𝘦𝘳 𝘧𝘰𝘶𝘳 -𝘉𝘭𝘰𝘰𝘥𝘸𝘪𝘵𝘤𝘩

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Verso le 6 di pomeriggio Addy si stava preparando per andare a casa di Stan.
Abitavano nella stessa via, quindi sarebbe andata a piedi.
«Uuh per chi ti stai facendo così bella?» chiese Jenny avvicinandosi a Addy che era a truccarsi in bagno.
«Mi trucco sempre» disse lei leggermente scocciata.
È vero, lei si trucca a sempre allo stesso modo, un filo di mascara, poco fondotinta e un licidalabbra rosa chiaro, quasi trasparente.
Era una bella ragazza peró.
«Sì sì ok, ma dove vai?» chiese più seria stavolta.
«Da un amico»
«E da quando hai amici?» disse ironicamente la sua amica.
«Ah ah come sei simpatica» rispose poi facendole il verso.
«Sai che in realtà ti adoro»
Lo sapeva fin troppo bene.
Facciamo un salto indietro di circa un anno e mezzo, quando proprio a casa di Addy, Jenny le riveló quello che provava per lei.
Le disse che le piaceva, molto, ma Addy la rifiutó, non per cattiveria o repulsione, semplicemente non provava i suoi stessi sentimenti, anche perchè è etero, ma nonostante quell'episodio rimasero comunque amiche, la cotta di Jenny le passó subito dopo, si poteva definire bisessuale? Sì, decisamente sì.
Nonostante Jenny possa sembrare la classica ragazza cattiva, in realtà è un'ottima amica.

«Chi sarebbe questo tuo amico, lo conosco? È Ricky?» chiese con insistenza.
«No e no» rispose non dicendo ancora il nome.
«Daii chi è, come si chiama»
Addy sospiró arrendendosi.
«Stan, Stanley Barber, ok? Non credo che tu lo conosca»
«Oh sì che lo conosco, ci ho fumato insieme una volta, è una fighetta»
«Non è vero» disse Addy infastidita.
«È carino, ed è molto dolce e gentile» continuó.
«Uuh, lui ti piace» la prese in giro Jenny.
«No, affatto, è solo un buon amico, poi ho una mezza specie di storia con Ricky»
«Anche Ricky è una fighetta, e Stan è più fregno, e fidati, il fatto che tu vada a letto con lui non è avere una "mezza specie di storia"» disse minando le virgolette.
«Non ci vado a letto che cazzo dici!?»
No, non è vero.
«Non ci credi nemmeno tu, la tua faccia dice chiaramente "ho perso la verginità con lui e lo rifarei mille altre volte ad occhi chiusi, peró só che non è quello giusto, ma voglio convincermi perchè non voglio mettermi con uno strambo agli occhi della società che va in giro per Brownsville a vendere erba a caso"»
«Stan non è così, è non so se Ricky è quello giusto, non posso saperlo»
«Non puoi sapere nemmeno se lo è Stan» la contraddì Jen.
«Chiudi il becco, lo conosco da a malapena una settimana»
«Eppure stasera vai a casa sua a fare chissà cosa»
Bhe effettivamente.
«Ascoltare i bloodwitch» disse Addy chiudendo il mascara è tornando in camera sua.
«I che?» chiese Jenny seguendola.
«Un gruppo musicale, lascia stare»
Jenny le fece il verso, ma poi la lasció finire di prepararsi in pace, subito dopo Addy uscì di casa e si diresse verso quella di Stan.
Suonó il campanello e Stan le aprì la porta.
«Oh ma ciao» disse lui allegramente.
«Ciao» disse lei sorridendo.
Stan le fece spazio e la fece entrare in casa per poi portarla al piano di sotto.
«Forte la tua camera» disse lei osservandola, era il suo stile.
«Oh bhe, grazie»
Passarono un po' di tempo a divertiti ed ascoltare musica, si divertivano insieme quei due.
«Allora» inizió lei.
«Sydney Novak eh?» disse.
«Oh cazzo no, non ricominciare» disse lui che si stava tranquillamente facendo una canna.
«Dai sfigato, magari la conquisti» scherzó.
«Sì certo sei davvero simpatica» rispose lui.
«Non credevo che saremmo mai potuti diventare amici» disse Addy ridendo.
«Bhe, merito della chimica» rispose lui.
«Già, a proposito voglio che mi lavi la maglietta brutto stronzo» disse lei riducendo gli occhi a due fessure.
«Ma ovviamente» rispose Stan.
«Come va con tuo padre?» chiese Addison in modo gentile, era un argomento piuttosto delicato, sapeva cosa provava, erano simili sotto questo punto di vista.
«Una merda, non so nemmeno dove sia adesso» rispose come se fosse ovvia la sua risposta.
«Scusa» si affrettó a dire.
«No, non importa, invece tu?»
«Lo stesso»
«Fantastico» disse ironicamente Stanley.
Addison si alzó e prese la canna di Stan fumando, poi riaccese la musica, e gli porse la mano.
Lui la prese e si alzó ritrovandosi davanti a lei.
«Non pensiamo a queste cose tristi» disse Addison per poi iniziare a ballare.
«Io- non so ballare» disse Stan.
«Pff nemmeno io, eppure lo sto facendo, o almeno ci sto provando» rispose lei.
Così anche Stan inizió a ballare, o meglio, provarci, durarono un sacco e quando si stancarono si stessero per terra.
«Ci vieni alla festa di Ricky?» chiese lei.
«Ricky Berry? Nah non credo, non fa per me» rispose Stan.
«Avanti ci saró io, e poi puoi chiedere a Sydney se le va di andarci con te»
«Mh, sì potrei»

Passarono la serata a divertirsi insieme, a fumare, ad ascoltare la musica, come se si conoscessero da una vita, apparentemente stava nascendo una grande amicizia.
O magari qualcosa di più.

❝𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐞❞ [𝑺𝒕𝒂𝒏𝒍𝒆𝒚 𝑩𝒂𝒓𝒃𝒆𝒓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora