𝘊𝘩𝘢𝘱𝘵𝘦𝘳 𝘴𝘪𝘹 -𝘧𝘳𝘪𝘦𝘯𝘥𝘴...?

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...
«Fanculo lo chiamo»

Era il giorno dopo la bella chiacchierata con sydney, il giorno prima della festa di Ricky.
Addison si annoiava, perció decise di chiamare Stan, non lo avrebbe ammesso mai ma senza di lui era persa.
«Lasciare un messaggio dopo il suono acustico» scattó la segreteria.
«Strano, di solito mi risponde sempre» disse attaccando alla segreteria telefonica.
Addy decise di andare a cercarlo nell'unico posto che gli veniva in mente, dove sarebbe potuto essere, la sala da bowling.

«Sei qui allora» disse Addison entrando nella sala e dirigendosi verso il bancone dove Stan stava lucidando le scarpe.
«Beh ci lavoro» rispose lui guardandola con fare saccente.
«Ed il telefono è un optional?» chiese indicando il suo nell'altra mano dove si vedeva la rubrica con le chiamate perse.
«Scusa ma quale parte di "lavoro" non ti è chiara? Non posso usare il telefono genio» rispose prendendola in giro, quasi ridendo.
In risposta gli fece il verso.
«Dopo che fai?» chiese lei speranzosa, si annoiava abbastanza senza di lui.
«Hai bisogno di qualcosa?» chiese Stan.
«No, perchè?» chiese stranita.
«Chiedo, credevo fossi solo la tua amicizia passeggera, di certo gli amici non ti mancano»
In realtà non voleva offenderla con quella frase, Stan è dolce e talvolta insicuro, non era sua intenzione trattarla così.
«Cosa? Senti vaffanculo, se faccio parte del gruppetto di quelli meno sfigati non vuol dire che ti abbandoneró solo dopo essermi "un po' divertita", è davvero questo che pensi di me?» disse Addy passando accanto a lui dietro il bancone.
Lui abbassó lo sguardo, rendendosi conto che forse aveva esagerato.
«No, scusami, mi dispiace non era quello che volevo dire» rispose poggiandosi sul bancone con entrambe le mani e abbassando la testa, ció fece provare tenerezza ad Addy nei confronti di Stanley.

«Ascolta, tu sei mio amico, ok? Ritengo più amico te che Ricky che conosco dal primo anno, non importa da quanto conosci qualcuno, importa come ti fa sentire, e con te sto bene, tu mi piaci»
«C-ome amico, ovvio» si corresse.
«Anche tu mi piaci, come amica» rispose girandosi sorridendole.
Lei ricambió il sorriso, e subito dopo lo abbracció.
«Quindi, che facciamo?» chiese lei staccandosi.
«Se vuoi dopo il lavoro puoi venire da me» continuó lui.
«E quando finisci?»
«Teoricamente stasera»
«Che palle, d'accordo allora ci vedremo dopo» disse sbuffando e tornando dall'altro lato del bancone.
«No aspetta-» disse lui correndo e fermandola.
«Cosa» si giró.
«Se ti serve un lavoro o comunque soldi puoi chiedere a Gladys se ti da il posto che si è appena liberato, così passiamo anche più tempo insieme»
«Oh, ok, dove la trovo?» chiese interessata, le servivano soldi, darle i soldi non era il primo pensiero di suo padre, in più doveva mantenersi Jenny per un po'.
«È nel retro» rispose sorridendo per poi tornare a fare il suo lavoro.
«Ok ed esattamente che lavoro è? Cioè lucidi scarpe tutto il giorno?»
«Pff, no, a volte anche le palle la bowling e altre spazzo per terra»
«Mh, sembra emozionande» disse sarcasticamente.
«Vado a parlarle» continuó per poi andare nel retro.

«Ciao Gladys» disse sorridendo.
Addy conosceva Gladys, era andata altre volte a quella sala da bowling, anche con i suoi altri amici.
«Ciao cara» disse tremolante.
«Sai Stan mi ha detto che si è liberato un posto qui e così, dato che un lavoro non mi farebbe male, volevo chiederti se potevo farlo io» disse titubante.
«Ma certo, prenditi la camicia, non so che taglia hai peró sembri piccolina quindi penso ti starà, comincia subito, Stan ti spiegherà tutto»
Addy non era stata molto attenta alle sue parole, dal retro, che poi non era così tanto retro dato che si vedeva tutto, vide incamminarsi nella sala Sydney, da sola.
Inizió a parlare con Stan, lui sorrise, lei no, guró i tacchi e fece per uscire ma poi lui andó a fermarla, gli disse qualcosa e poi urló a Gladys.
«Gladys, faccio pausa, venti minuti»
Nemmeno il tempo di rispondere che già era fuori con Sydney.
Addy corrucció le sopracciglia, non capendo, ma sembrava qualcosa di importante per lasciare il lavoro e soprattutto Addison.
«Ottimo, mentre lui non c'è sostituiscilo»
Addy era intuitiva, quindi non si preoccupó anche se non sapeva cosa dovesse fare, solo che pensava ancora a Stan...forse cominciava a capire.

Passó il tempo, tanto tempo, più di venti minuti, Stan non si vide, ma Addy doveva andare da lui, non lo aveva scordato, sperando che anche lui non lo avesse scordato, quando finì di lavorare andó verso casa sua con la sua bici.

Suonó il campanello appena arrivó.
Ma ad aprire non fu Stan, bensì Sydney.
SÌ guardarono per qualche secondo negli occhi, non capendo perchè l'altra fosse lì.
«Tu che ci fai qui?» chiese Sydney corrucciata.
«Dovevo vedere Stan, tu che ci fai qui piuttosto» ribattè Addy.
«Syd chi è-» Stan si fermó quando vide entrambe, soffermandosi più sulla ragazza fuori la porta.
«Merda» continuó, improvvisamente ricordandosi che aveva detto ad Addison di andare da lui.
«Ok, ho capito» disse Addison, che fece per andarsene ma Syd la fermó prendendola per il polso.
«No ferma, entra tanto me ne stavo andando» disse Syd.
«Ciao Stan, ciao Addison» disse prendendo la sua roba e uscendo superando Addy.
Lei guardó Stan con uno sguardo misto tra il "che è appena successo?" e il "sei un idiota".
«Posso spiegare» Inizió lui facendola entrare e chiudendo la porta.
«Non sono la tua ragazza non devi spiegare nulla, voglio solo sapere perchè non mi hai detto nulla, potevi chiamarmi, sei sparito oggi»
«Lo so, e mi dispiace, non volevo, solo che mi sono completamente dimenticato di-»
«Di me?» chiese lei alzando le sopracciglia.
«Del lavoro» ribattè lui.
«Certo, sei fatto?»
«C-cosa, no»
«Lo sento non sono stupida, cosa è successo?»
«Io...ecco sì potrei essere fatto»
«Di erba o di Sydney?»
«Di entrambi, cazzo sembri mia madre»
«Hai- tu hai fatto sesso con lei?» sussultó.
«...sì» rispose abbassando lo sguardo.
«Davvero? Wow, cazzo, mi hai abbandonata per una scopata»
«Ok dai smettila, perchè non puoi essere felice per me?»
«Forse perchè tu non le piaci? O forse perchè mi sono sentita dimenticata? E mentre io stavo lucidando le scarpe che dovevi lucidare tu, nel mentre ti scopavi Sydney? Svegliati Stan, tu non le piaci, ti sta usando, e detto sinceramente hai buttato la tua verginità per qualcuno che nemmeno ti ama!» sbottó Addison.
Stan stava zitto, non sapeva che dire.
«Vado a casa, ci vediamo» disse lei andandosene.

-lawaifudifavij
Buon salve, allora, niente le news di questa volta sono che, uno, ho visto 13 reasons why e cazzo se amo Alex, poi niente non ci credo che Monty è morto, la regola è che se non mi escono il corpo non ci credo mai nella vita, anche se la serie è finita, mi piaceva anche Monty, anche se ha stuprato Tyler, ma del resto mi piaceva pure Bryce quindi niente, ho una passione per i personaggi che sono odiati da tutti.
Poi col fatto che sto in fissa con Miles Heizer ho visto tipo tutti i film con lui e anche Parenthood, che è una serie troppo carina tralaltro, poi boh non so che altro dire sinceramente se non che odio netflix perchè hanno cancellato ormai tipo quattro delle mie serie preferite quali daybreak, teenage bounty hunters, the society(nah non è una delle mie preferite ma avevo così tante domande che non avranno mai risposta) ed ovviamente, i am not okay with this, ma in compenso sono gasatissima per stranger things 4, the umbrella academy 3 e sex education 3, ah e dopodomani esce la serie sulle Winx, che non sono le Winx senza flora e tecna ma ok, ci sta la cugina di flora che se l'è mangiate tecna e flora.
Ok scherzo questo è b0dY ShAm1Ng!
Credo di avere qualche disturbo sociale, non interessa a nessuno lo spazio autrice ma almeno mi sfogo su cose che mi fanno incazzare.
Addio, al prossimo capitolo, spero entro il prossimo anno.
Ah e andate a seguire antipatica_ che è la ragione per la quale ancora non faccio il cosplay di Hannah Baker.

❝𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐞❞ [𝑺𝒕𝒂𝒏𝒍𝒆𝒚 𝑩𝒂𝒓𝒃𝒆𝒓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora