POV READER
Ero nel mio adoratissimo studio mentre leggevo un libro, Shota era appena andato via, voleva vedere la mia nuova casa e mi aiutò con il trasloco, mettemmo via tutto e ora mi stavo godendo un po' di sano riposo.Ma continuavo a fissare quella maledetta foto, che avevo appeso al muro davanti a me, chi diavolo poteva aver preso quella foto?
Avevo ancora un po' di contatti, presi il telefono e chiamai un mio ex collega "[T/n]! Che bello risentirti, credevo che fossi morta in qualche altra missione" disse scherzoso il ragazzo "Ciao anche a te Hideo, senti sai se qualcuno ha richiesto il mio vecchio fascicolo, recentemente?" Chiesi incuriosita "Non ne ho idea aspetta un secondo" disse il ragazzo, aspettai qualche secondo ed ecco che parlò di nuovo "No, perché qualche problema?" Chiese curioso "Sì, ho tra le mani la foto del mio fascicolo, vai a controllare" dissi sentii il ragazzo alzarsi e camminare, sentii il suono del pass e poi silenzio "Hideo?" Dissi "Qualcuno ha toccato i fascisti, il tuo è fuori posto, ma la foto c'è, magari è stato solo archiviato male, sarà qualcuno che vuole farti uno stupido scherzo" disse convinto "Va bene grazie mille, buon lavoro Hideo" dissi stizzita e infastidita di non avere di nuovo una risposta.
Qualcosa non andava, ma non capivo cosa, Keigo mi odia e qualcuno vuole uccidere me e qualcuno della mia famiglia... che ansia fottuta!!!
Andai in camera mia e mi misi un costume, probabilmente una bella nuotata poteva schiarirmi le idee, presi un'asciugamano e mi diressi verso la piscina tuffandomici dentro, rimasi sott'acqua per un po', quel silenzio così isolante e avvolgente, mi sentivo protetta come quando ero tra le ali di Keigo, risalii subito nel ripensare a lui, mi tirai indietro i capelli bagnati, strabuzznado gli occhi e scuotendo al testa per eliminare quell'immagine fissa e a mio parere già così lontana di Hawks, mi sedetti su una sporgenza giocherellando con l'acqua, finché non sentii il telefono squillare, per un attimo pensavo fosse lui, per un secondo ho sperato con tutto il mio cuore che fosse lui e che fosse fuori da mia per prendermi tra le braccia e chiedermi scusa, il tutto seguito da un lungo bacio, o che volesse anche solo sentirmi, anche se mi avesse urlato contro, anche se mi avesse odiato per il resto della mia vita, volevo sentirlo, volevo capire, volevo una risposta chiara, anche solo per farmene una ragione e arrendermi del tutto.
Girai il telefono, ma era Rumi.
Sentii un piccolo tumulto e un senso immane di delusione e tristezza invadere ogni singola fibra del mio corpo.
"Ciao Rumi" dissi facendo finta di essere felice e al settimo cielo, "Ciao! Shota mi ha detto che ti hanno finito casa! Sono curiosa di vederla!" Disse entusiasta e carica come una molla, "Em... si è davvero bella! Ma ora vorrei stare da sola per un po' di tempo per godermi la mia nuova casa, ma appena posso ti inviterò subito, lo prometto" dissi, fingendo il meglio possibile "Ma certo, tesoro va tutto bene?" Chiese "Ma certo! Sono solo un po' stanca ho sonno!" Dissi rassicurandola, mi credette immediatamente "Va bene, allora riposati, ci vedremo molto presto!!" Disse euforica "Certamente" dissi riattaccando, getta quel maledetto strumento del demonio sull'asciugamano, mi ero illusa troppo facilmente, per poi rituffarmi in acqua, iniziando a fare vasche su vasche, nel tentativo di stancarmi talmente tanto da dormire e dimenticare tutto quello che il mio maledetto cervello sta' elaborando.
Dopo circa 380 vasche ero esausta, guardai fuori era notte fonda, la pelle delle mani ringrinzita, i muscoli tesi, ma senza dolore per colpa dell'adrenalina che mi comprava nelle vene, il fiato corto, mi immersi nell'acqua per mettere indietro i capelli e uscii, misi l'asciugamano in vita, mi arrivava giusto a metà coscia, salii al piano di sopra, facendo scendere l'acqua nella vasca e mettendo il bagnoschiuma, riempiendo così la vasca di candida e morbida schiuma, mi spogliai, misi la musica con le casse al massimo ed entrai in vasca.
La mia mente però parve divertirsi nel torturarmi, prese ad immaginare come sarebbero le possenti braccia di un certo ragazzo biondo con delle maestose ali rosse intorno alla mia vita mentre mi sussurrava le sue solite frasi poco caste e maliziose all'orecchio, ma tutto quel pensare non fece altro che farmi soffrire ancora di piu nel ripensare allo stupido errore mediocre e insignificante che avevo fatto, anzai ancora di più la musica, impedendo al mio maledetto cervello di pensare troppo.Uscii dalla vasca iniziando ad asciugarmi e vestirmi con un completo di pizzo nero, misi il mio babydoll nero asciugai i capelli e andai in camera mia, nel vano tentativo di cercare di dormire.
NIENTE!!!
Non riuscii a chiudere occhio neanche un secondo!! Riuscivo solo a pensare all'immensità di quel maledetto letto, andai fuori sul terrazzo per guardare le stelle, ma niente, uscii in giardino per fare una passeggiata, ritornai dentro, guardai varie serie tv, erano le 2 del mattino e finalmente riuscii a calmarmi dopo aver preso due camomilla e del sonnifero.
Non che la notte fosse stata clemente con me, ci mancherebbe altro! Non facevo altro che pensare e pensare al suo tocco alle sue labbra. Misi la musica, ma ecco che partì una canzone.
Che cosa c'è?
C'è che mi sono innamorato di te
C'è che ora non mi importa niente
Di tutta l'altra gente
Di tutta quella gente che non sei tuChe cosa c'è?
C'è che mi sono innamorato di te
C'è che ti voglio tanto bene
Che il mondo mi appartiene
Il mondo mio che è fatto solo di teCome ti amo
Non posso spiegarti
Non so cosa sento per te
Ma se tu mi guardi
Negli occhi un momento
Lo puoi capire anche da teChe cosa c'è?
C'è che mi sono innamorato di te
C'è che io ora vivo bene
Se solo stiamo insieme
Se solo ti ho vicinoEcco che c'è.
Inutile dire che le lacrime scesero per conto loro, torturando ancora di più la mia mente e i miei pensieri.
MI MANCA!! MI MANCA COME L'ARIA.
Lo voglio qui ora accanto a me.
Mi addormentai tra le lacrime.
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Sei ancora viva?! [Hawks x reader]
Fantasy"Aspetta, ma tu sei la sorella minore di Shota, riconoscerei il tuo quirk ovunque, ma non eri morta?" Chiesi non capendo, la ragazza mi guardò titubante "In realtà si" disse con naturalezza. SONO TORNATA! l'hanno fatta tutti, quindi mi sono chiesta...