Al diavolo! Quel ragazzo era davvero impossibile. Quanque cosa facessi risultava sbagliata, qualunque tentativo di avvicinarmi a lui ed essergli amico era vana. Nico Di Angelo mi odiava. Ne ero più che convinto. Pensavo che avesse superato questa fase... ma a quanto pareva non era così. Mi odiava, ancora, anche se in modo... bhè strano! Insomma alla Nico, perché si poteva dire e negare qualsiasi cosa sul figlio di Ade ma non il fatto che fosse davvero strano, alcune volte quasi da far paura. Era inquietante ok? Metteva i brividi, come ti scrutava con quei suoi occhioni enormi neri, che spiccavano sulla sua pelle diafana. Va bene, non era sempre spaventoso, certe volte sembrava quasi normale, anche se non molto spesso. Era capace di sorridere, nonostante tendesse sempre a tenere quel cipiglio tra l' arrabbiato e il pensieroso e di avere uno spiccato senso dell' umorismo, ma non come Leo che faceva delle vere e proprie battute molte volte squallide (modestamente io sono molto più simpatico!). Nico era naturale, diceva semplicemente quello che pensava. Quei momenti però erano davvero pochi. Istanti preziosi che scomparivano come una brezza estiva in una torrida giornata di New York. Eppure questa volta eravamo stati così vicini ad un conversazione normale, o almeno normale per due semidei. Si ok, stava vomitando l' anima direttamente a casa di papà, ma tra un conato e l' altro aveva messo in fila tre parole di seguito e questo per Nico Di Angelo era già tanto. Poi tutto era degenerato. Non so come, era stato tutto così rapido. Lo aiutavo a tenersi in piedi anche perché era già mingherlino di suo, e le gambe non lo avrebbero retto per molto. Per quanto sembrasse assurdo non era freddo. Non prendetemi per un idiota ma ... insomma anche io spesso mi ero ritrovato a pensare a Nico come ad una sorta di fantasma, di zombie. Anche io ... perché in effetti non ero il solo. Lo dicevano tutti. O almeno lo pensavano. Nessuno era davvero amico di Nico di Angelo, solo Bianca, sua sorella lo era stata ed io non ero riuscito a salvarla. A quel ricordo mi si attorcigliò lo stomaco, perché nonostante tutto il tempo che era passato, i sensi di colpa non erano scomparsi. Sospirai passandomi una mano tra i capelli, frustrato da quella situazione mentre raggiungevo il letto della mia cabina. Mi ci tuffai sopra supino, misi le mani dietro la nuca e iniziai a fissare il soffitto.
Forse ero stato troppo duro con lui. Nico aveva un sacco di problemi, ne aveva passate davvero tante, forse più di qualunque altro di noi sette. Non dovevo dirgli quelle cose anche perché in fondo sapevo che era sensibile, nonostante si nascondesse dietro quella maschera di granito, dando l' impressione di essere freddo, distaccato e insensibile...
A rompere il filo dei miei pensieri fu una voce.
- Che diavolo ti prende Nico! -
Jason Grace. Come non riconoscere la voce di mio ... cugino? Pensare a noi come a dei parenti era ... strano.
Non eravamo partiti con il piede giusto. La nostra era una sfida continua, come quella tra i nostri genitori divini. Cercavamo di essere migliori l' uno dell' altro in qualsiasi cosa, e per qualsiasi intendo davvero ogni cosa. Per dare un esempio una volta, a cena, ci eravamo sfidati a chi mangiasse più alette di pollo fritte e ... bhé ragazzi, non c' è storia! Nel mangiare non poteva battermi nessuno.
Che si stesse azzuffando con Nico? Era davvero strano, soprattutto perché nessuno si avvicinava a Nico e viceversa. Mi concentrai per cogliere altri suoni ma nulla. Grace doveva essere impazzito ... parlava anche da solo. Poco dopo però sentii di nuovo la voce del figlio di Giove .
- Nico cos-cosa hai fatto?! Torna indietro! -
Stavolta non potevo essermi sbagliato, Jason aveva letteralmente urlato. Mi alzai di scatto. Non so perché, potevo benissimo continuare a stare nella mia cabina a rimuginare su cosa avesse Nico contro di me ma ... qualcosa mi spinse a uscire da quella stanza. Non so, non mi andava giù il fatto che Nico stesse con Jason.
STAI LEGGENDO
Ghost King and Seaweed Brain
FanfictionNon è facile essere il figlio di Ade a prescindere. Figuriamoci essere il principe omosessuale degli Inferi. Combinazione perfetta per non vivere no? E come se non bastasse il ragazzo di cui sono follemente innamorato è soltato il figlio di mio zio...