Libro Primo - Vuoi davvero andare avanti Nico Di Angelo?

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Durante il tempo del mio racconto Percy rimase lì, seduto al mio fianco in silenzio. Mi fissava con i suoi occhi color mare in un modo così serio che ... non era da lui. Spesso fuggivo da quello sguardo per fissare punti indefiniti della stanza che magari fossero in grado di darmi coraggio. Arrossii una decina di volte, quando gli raccontai del nostro primo incontro, di come lui era apparso ai miei occhi e dei momenti in cui incontrandolo avevo provato un tuffo al cuore e mi ero ritrovato inconsciamente a pensare a quanto sarebbe stato bello se lui fosse stato mio. Sarà strano da credere ma dopo che la prima parola lasciò le mie labbra, un fiume di altre lettere e parole la seguirono, senza fermarsi, come un torrente in piena. Ad ogni parola mi sentivo più leggero. Il macigno più pesante non lo avevo ancora tolto dal cuore ma solo spostato un po' più in la rendendo il peso meno gravoso, e me ne stavo accorgendo ora, quando quelle mie parole si libravano in aria, sgretolando pezzo dopo pezzo quel macigno che lentamente stava crollando. Mi impicciai un paio di volte nel mio racconto ma ... insomma non ero noto per la mia abilità oratoria. Quasi come un ricordo svuotai il sacco su tutti quegli anni passati a nascondermi dal sentimento che provavo verso il figlio di Poseidone. Balbettai, sorrisi e in alcuni momenti mi ritrovai in silenzio a fissare il soffitto con occhi sognati, ricordando quelli che erano stati i momenti più intimi e belli passati con Percy. Ma il figlio di Poseidone mi lasciò il mio tempo, per riflettere e andare avanti, per ricordare un' ultima volta prima di liberarmi definitivamente di tutto. Quasi con il fiato corto finii il racconto. I raggi del sole ormai entravano completamente nella stanza di Percy battendo sul mio viso. Percy controluce sembrava un' ombra scura. Una silenziosa ombra che alla fine disse una frase che avrebbe dovuto vincere il premio Nobel.

-Wow-

-Wow cosa?-

-Wow tutto ... insomma ... tu ... io ... Nico non so davvero cosa dire-

-Non c' è bisogno che tu dica niente Percy. E' stato bello poterti dire tutto finalmente. Almeno ho avuto modo di spiegarti perché mi comportassi in modo così odioso nei tuoi confronti. E finalmente forse ora riuscirò ad andare avanti. Non nasconderlo, questo mi aveva detto Eros. Ed aveva ragione per quanto mi costi ammetterlo.-

Percy rimase a guardarmi ancora negli occhi e stavolta sostenni lo sguardo. Nonostante le guance in fiamme (mentirei se dicessi di non essermi affatto vergognato, probabilmente quello fu il discorso più imbarazzante di tutta la mia vita) continuai a guardarlo dritto negli occhi. Ormai se ero stato capace di raccontare tutto quello che avevo passato e provato per amore al diretto intetessato, sarei stato capace di sostenere uno sguardo e di fare probabilmente qualsiasi cosa. Fu infatti Percy ad abbassare il suo. Rimase per diversi istanti in silenzio prima di dire una frase che mi spiazzò completamente e mi tolse la terra sotto i piedi.

-Quindi vuoi andare avanti?-

Sì, mi sentii svenire e non perché ero debole di cuore sia chiaro ma perché in primo luogo non mi aspettavo una domanda ma una cosa del tipo: "Uhm fantastico! E' stato un piacere farci due chiacchiere ma torniamo alla vita reale anche perché la dolce Annie mi attende!" e in secondo luogo perché non mi aspettavo quella domanda!

-Uhm?-

Rettifico la mia precedente affermazione: Non ero in grado di fare qualsiasi cosa nemmeno dopo quel mio discorso degno di Lincoln (ok... forse sto un tantino esagerando).

-Dico ... vuoi lasciarti tutto alle spalle e ricominciare giusto? Mettere una pietra sopra e ripartire da zero!- disse alzando lo sguardo e puntando i suoi occhi verde mare nei miei. Erano combattuti, come se Percy stesse affrontando una battaglia con se stesso... e io di queste cose ne sapevo qualcosa.

-Non lo so Percy ... non è così facile. Ci ho provato già così tante volte prima. Non so se questa volta funzionerà solo perché io ti ho raccontato come sono andate davvero le cose ... ma tu cosa vorresti?-

Ghost King and Seaweed BrainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora