❦︎ 𝑳𝒊𝒗𝒆 𝒑𝒕3❦︎
Ero a casa di mia nonna con mia cugina
Isabel, stavamo tranquillamente parlando, lei non era a conoscenza della mia sessualità e ed mio starmi frequentando con un ragazzo, avevo un blocco che mi impediva di parlare con lei, volevo dirle tutto l'altro giorno quando eravamo in spiaggia e stavamo guardando il mare, eravamo vicini lei con le gambe al petto e io sdraia sulla calda sabbia, a guardare il cielo diventare sempre più sui toni dell'arancio.Sembrava un quadro, mia cugina in quel momento era con i capelli slegati, i due codini che, di solito, erano sempre attaccati hai suoi capelli in due codini ben ordinati, erano messi attorno al suo esile polso.
Mi ripresi dai miei pensieri e gurdai mia cugina mentre era intenta a uccidere una zanzara, in quel momento non era molto poetica come un quadro, capelli raccolti in un tuppo disordinato, pantaloncini rigorosamente miei e canota attilata, bene.
Mia cugina era modella fuori, ma camionista dentro, infatti non si faceva scrupoli a ruttare o fare cose strane con me, per questo amo mia cugina perché è semplicemente se stessa quando è con me e io sono me stesso quando sono con lei.
Mi pento di non averle detto nulla, non che lei sia omofoba, non è nemmeno etero, quindi non mi avrebbe giudicato. Ma ho comunque questo blocco, la scenata di mia sorella mi a traumatizzato e/o paura possa succedere anche con lei.
«EREN! MI STAI ASCOLTANDO?!»
«ehm... Che?» mi ripresi dai miei pensieri un'altra volta e la guardai negli occhi, uguali hai miei.
«ti ho che sto prendendo dell'acqua, la vuoi?» mi chiese incrociando le braccia al petto indicando con la testa la cucina proprio accanto alla piccola saletta dove eravamo messi in quel momento noi due.
«eh.. Uh.. Mh si grazie» sorrisi e vidi che lei ricambio e andò in cucina a prendere l'acqua, lei sapeva di Levi, sapeva dove lo avevo conosciuto, sapeva che eravamo "amici", ma non sapeva il resto della storia, è da una settimana che provo a mandarle dei messaggi per farle capire cosa è successo, ma nulla.
Sospiro e vedo tornare Isa dalla cucina con due bicchieri di acqua fresca, presi uno dei bicchieri e bevi a piccoli sorsi l'acqua, mentre lei si calò tutto il bicchiere di acqua sano, io lo detto che qualche giorno le viene qualcosa, ridacchia a quel pensiero.
«mi dici che minchia hai?» mi chiese di punto in bianco, mi conosce troppo bene. Cazzo.
«cosa?»
«sei strano, da più di una settimana mi mandi stitcher di cose gay, mi fai vedere un film gay, mi dici che c'è la percentuale che 1 su 3 dei cugini che si possono avere in famiglia è gay. Mi devi dire qualcosa Eren?» io sbaro gli occhi, quindi aveva notato tutto quello che avevo fatto per farmi capire da lei.
La cosa difficile ora era ammettere tutto, lei mi racconta sempre tutto quello che le succede e certe volte si preoccupa pure se magari mi sto annoiando a sentire le sue scappatelle in bagno, ma a parer mio e interessante sentire la gente che parla, però mi sento una merda non avrglilo detto prima, anche della cotta che avevo per lui.
«Isabel.. Io-»
«non mi chiami mai con il nome intero..»
«lo so.. Ma fammi finire, vedi è difficile da dire..»
«ho capito tutto, non c'è bisogno che parli» la guardai incredulo, aveva capito tutto, ma dipende di solito per prendere cose per altre.
«hai una mega cotta per Levi e, quasi sicuramente, vi state frequentando da una settimana, e sono veramente felice per voi, ma io lo vengo a, sapere solo ora? C'è pensavo che avessi più fiducia in me, come ho detto sono felice, ma lasciami un secondo da sola, anche di più se puoi.» la vidi alzarsi e andare in camera della nonna, senti la porta sbattere, mi sali il panico, pensava che non avessi fiducia in lei, cosa non vera, ma perché reagire così, poi ha detto tutte cose lei senza darmi il tempo di rispondere a nulla, senza senza darmi il tempo di spiegare.
Mi alzai e andai davanti alla porta di camera di mia nonna, busai tre volte, ma non ottieni nulla, busai un'altra volta, niente, una terza volta e
«che v-vuoi?» stava piangendo? Nonono odio farla piangere.
«Isa ti prego apri, lasciami spiegare» busia un'altra volta, ma si ostinava a non aprire.
«non è che non mi fido di te, ma dopo che mia sorella ha reagito veramente male, ho un blocco interno, avevo paura di dirtelo direttamente..» la senti sospire, e averti la sicura della porta scattare, entrai e mi fiondai su di lei, facendola cadere sul letto, iniziammo a piangere e a ridere come due cretini.
«sei un idiota. Ora voglio sapere tutto, avete già fatto del Sex in call ehh?» a Micóverso di me e io avvampai, io e Levi non abbiamo mai parlato di sesso in realtà..
«beh io e Levi non abbiamo mai parlato di sesso in realtà, più che altro non ci siamo mai visti in faccia l'uno con l'altro.»
«bha io lo detto di avere un cugino ritardato. Dammi il sui nickname di ig» prese il telefono e apri ig, mi guardo di sottecchi aspettando una risposta parte mia.
«ehm.. Levi_Ackerman30»
Digito veloce i tasti e clicco sul profilo di Levi chiedendogli la richiesta che dopo poco venne accettata.
«Minchia.»
«ISABEL!»
«che vuoi hai un porco come fidanzato.» sospira: ora avevo voglia di vederlo.
«io ora vado torno tra due orete, tu aspetti qui ho torni a casa?»
«nono aspetto qui.»
«apposto» la vidi uscire e io corsi in camera di nonna e chiamiai a levi la risposta non tardo ad arrivare.
«hei moccioso»
«ciao Levi»
«che hai sei strano»
«voglio fare una cosa con te"«
«cosa vuoi fare? E soprattutto mi devo preoccupare?»
«no credo che in realtà potrebbe farti piacere»
«avanti moccioso sputa il rospo»
Chi glielo dice ora.. Cazzo..
«ehmm.. Voglio fare del Sex in call con te»
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𝑻𝒆𝒓𝒚༒︎
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❦︎𝑶𝒏𝒆-𝒔𝒉𝒐𝒕 𝑬𝒓𝒆𝒓𝒊❦︎
Kurzgeschichten•𝚂𝚘𝚗𝚘 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚎 𝚜𝚝𝚘𝚛𝚒𝚊 𝚍𝚒 𝚞𝚗 𝚌𝚊𝚙𝚒𝚌𝚘𝚕𝚘 𝚏𝚒𝚗𝚒 𝚊 𝚜𝚎 𝚜𝚝𝚎𝚜𝚜𝚎 •𝚋𝚘𝚢𝚡𝚋𝚘𝚢 ⚠︎𝙼𝚘𝚕𝚝𝚘 𝚜𝚖𝚞𝚝⚠︎ •𝚜𝚒 𝚙𝚞𝚘 𝚊𝚗𝚌𝚑𝚎 𝚌𝚊𝚍𝚎𝚛𝚎 𝚗𝚎𝚕 𝚝𝚛𝚜𝚑 𝚙𝚞𝚛𝚘 •𝚜𝚝𝚘𝚛𝚒𝚎 𝚜𝚞 𝚛𝚒𝚌𝚑𝚎𝚜𝚝𝚊 (𝚌𝚘𝚗𝚝𝚊𝚗𝚝𝚊𝚝�...