[ Tutto questo è sbagliato ] <--BuBa-->

Capitolo 15

Metto giù il cellulare

Mmh come posso vestirmi per dopo?

Alla fine prendo un leggins a fantasia colorata e una felpa bianca

Vado al cesso per rendermi almeno presentabile

mi sporco le ciglia con un po di mascara
E un po' di ombretto marroncino

Prendo la borsa e mi avvio x andare a casa sua

A piedi

Sono le 20:30 ed io sto andando dal mio supplente x fare ripetizioni..

Poi c'è perchè cazzo di sera!?

Ma chi me lo ha fatto fare poi!

Busso

Toc-toc

Mi apre

"Hei sei pronta per studiare spagnolo?"

"Prontissima"

Mi fa entrare nella sua dimora

"Mary puoi sederti al tavolo che arrivo subito"

Intanto appoggio i libri sopra al tavolo di legno scuro.

Lo sento al telefono... Deve essere suo padre.

Grazie al mio udito riesco sentire quello che sta urlando lorenzo isejo.

"Che cazzo ci fa maria java in casa nostra?!"

"Le sto dando ripetizioni cosa c'è che non va?"

"C'è che suo padre era il mio socio d'affari e mi ha lasciato quando lei è nata... Lei è la mia rovina per colpa sua ho perso molti soldi"

"Oh merda"

"Sto arrivando"

Elia conclude la chiamata

"Mary sta arrivando mio padre e non credo che sarà contento quando ti vedrà"

In quel momento si sente la macchina entrare nel vialetto

"Ti devi nascondere"

Non faccio in tempo a rispondere che quello mi butta dentro uno sgabuzzino.

Lo sento entrare con fare violento.

"Dov'è?!" urla

"se ne è andata padre tranquillo"

"No so che è qua"

Elia's POV

Si sta avviando nello sgabuzzino

Lo apre.

"Mary scappa!!!!" le urlo

Mary's POV

Ho paura. Tanta. Ma dico tanta.

Senza pensarci due volte corro verso la porta d'entrata

Mi accorgo che è chiusa a chiave. Merda.
Mi volto e lo vedo
Mi fissa con cattiveria.

Io guardo Elia che guarda la scena terrorizzato

Sento un bruciarmi il viso poi capisco che Lorenzo mi ha colpita alla guancia

Mi da una ginocchiata sul petto
Io mi accascio a terra
alzo lo sguardo
Urla
"Non dovevi nascere!! Sei un fottuto errore!!"

Poi buio

Sono morta?

Elia's POV

Sono senza parole.
È ubriaco lo sento dall'odore del suo fetido alito.

Prendo una mazza e lo colpisco sul collo

É svenuto come mary credo

Mi avvicino e prendo in braccio Mary

Spero stia bene

La porto in macchina e insieme andiamo all'ospedale