Pubblico per Natsume0_0 , sennò non l'avrei fatto ahah. Ringraziate mi raccomando, maleducati.
Dopo aver portato via i nostri piatti vuoti, Mingi, ci presentò tutti i loro dessert.
Seonghwa prese dei Cantucci in Vin Santo e io una Cheesecake ai frutti di bosco. Dopo poco i nostri piatti ci furono serviti e ringraziammo Mingi. Assaggiai il mio dolce ed era veramente buono! Presi una forchettata e la avvicinai alla bocca del corvino.
"Assaggia!" Guardò prima me e poi la forchetta. Si sporse e aprì un poco la bocca per poi posare gli occhi sui miei. Prese il dolce dalla mia forchetta e si tirò indietro continuando a guardarmi negli occhi. Non potei dire si non avere la pelle d'oca. Aveva degli occhi così dannatamente magnetici da farmi perdere in quelle iridi.
Mi stava guardando con gli stessi occhi con cui lo avevo guardato io, era la sua "vendetta".
Cazzo non guardarmi così.
Immagine vivida.
Seonghwa sopra di me.
Gemo.
Quegli occhi di ghiaccio.
Basta!
La mia testa stava scoppiando, faceva tutto da sola. Il mio animo era davvero perverso...
Sorrise e mi parlò. "Buono!" Sorrisi incantato da lui e annuì contento.
Devo calmarmi... perché mi attrae così tanto?...
Ritirai la forchetta che era rimasta ancora a mezz'aria con imbarazzo e guardai la mia Cheesecake. "Non credo tu voglia assaggiare il mio, ti piace il Vin Santo?". Chiese interessato.
"Mh... non credo di volerlo assaggiare...". Dissi un poco dispiaciuto. Non volevo più toccare alcol per quella sera. Già pensavo a cose sconce, ci mancava l'alcol a me.
"Va bene". Disse comprensivo.
Quando ci portarono il conto volevo sparire. Non avevo tutti quei soldi. Feci il conto ottenendo la cifra che avrei dovuto pagare. Non ci arrivavo.
Cazzo... e adesso con cosa pago?
Vidi dei bigliettoni uscire dal portafoglio di Seonghwa per essere poi posati dentro al libretto del conto.
Mi agitai.
Che cazzo faccio ora?
Arrivò Mingi e il corvino gli diede una mancia più che sostanziosa, per poi alzarsi.
"Andiamo?" Disse guardandomi.
"Ah- tu hai pagato... io-" dissi quasi sul punto di piangere.
Aveva pagato anche per me.
Ero dispiaciuto e mi vergognavo un poco, ma il suo sorriso mi fece sentire meglio.
"Non preoccuparti ok?" Annuii, mi alzai e misi il mio telefono nella giacca bianca. Mi tese la mano e all'inizio non capii, poi quando misi la mano sulla sua divenni rosso come un peperone maturo. Mi morsi il labbro in imbarazzo e lui sorrise.
"Non arrossire così dai ahah" mi morsi il labbro e sorrisi un poco.
È colpa tua dannato
Mi portò fino al bancone di entrata, lì trovammo il ragazzo dai capelli d'orati dietro al bancone a controllare dei fogli. Poteva stare lì?
E perché Seonghwa lo guardava attentamente?
Come in guardia.
D'improvviso una ragazza si presentò davanti a noi e ci ringraziò per essere venuti.
Anche noi ringraziammo e prima di uscire cercai Mingi. Quando lo trovai mi inchinai e lo ringraziai per l'ottimo servizio da lui offerto. Arrossì un poco e ringraziò timido.
"Mingi ma... posso chiederti chi è il ragazzo alto con cui parlavi prima?" Divenne rosso e un poco nervoso. Si avvicinò al mio orecchio e mi parlò piano. "È il proprietario del ristorante".
"Ah sì?" Dissi con fare furbo.
"Ma non è che ti piace???" Dissi con un sorrisetto. L'altro si guardò le scarpe per poi alzare la testa e sorridermi un poco.
"Un pochino..." sorrisi e mi avvicinai al suo di orecchio. "Secondo me gli piaci anche tu" sorrisi e anche lui lo fece a me. "Comunque si chiama Yunho e ha la mia età" annuii con fare di chi la sapeva lunga. "Allora ti auguro una buona serata Mingi". Gli feci l'occhiolino.
"Anche a te..." si inchinò.
"Il mio nome è Hongjoong" mi sorrise di rimando.
"E buona fortuna con Yunho!" Le sue guanciotte si colorarono di un leggero rosa e lo salutai con la mano.
Uscii dal ristorante insieme a Seonghwa e inspirammo l'aria fredda della notte. Scendemmo le scale di marmo e arrivammo alla macchina.
Nel tragitto non parlammo, le luci colorate interne della macchina illuminavano il viso del corvino. Mi persi in quel viso tanto perfetto e ringraziai che non mi potesse vedere perché ero paonazzo.
I suoi occhi taglienti erano attenti sulla strada. Le labbra morbide poggiate fra di loro. I capelli corvini ricadevano perfettamente sulla sua fronte. Continuai a guardare i suoi occhi magnetici. Di ghiaccio. Asfissianti. Sexy. Forti.
Sei bellissimo
Sorrise un poco e guardò verso di me per un secondo. "Perché mi guardi?" Disse con un piccolo sorriso sulle labbra mentre continuava a guardare la strada. "I-Io - volevo lanciarmi fuori dal finestrino, ma era chiuso - non ti stavo g-guardando che dici!" Dissi girandomi verso il finestrino. Non lo vedevo in faccia, ma ero sicuro stesse ghignando.
Che figura...
"Sì, lo stavi facendo!" Disse ridendo e incalzandomi.
"C-Che non ti posso guardare?" Dissi in tono di sfida.
"Certo" disse trattenendo una risata. "Baby"
Sbarrai gli occhi saltando e guardandolo.
"YAAAA.
COSA?! MA SEI IMPAZZITO, COSA MI CHIAMI BABY AAA" dissi dandogli dei pugni sulla spalla che non avrebbero fatto del male nemmeno ad una bimba di cinque anni."Non ti piace?"
"Beh... forse.." L'altro sorrise e io mi morsi il labbro.
Dannato
Quando arrivammo davanti a casa mia scese con me e mi accompagnò alla porta. Arrivati davanti al portone sentì il freddo della notte e un'aria di ghiaccio.
"Grazie per stasera" dissi velocemente.
"Per tutto..." abbassai la testa mordendomi il labbro. Mi mise una mano sulla testa sfregandomi i capelli e facendomela alzare.
"Di niente" mi sorrise e tolse la mano dai miei capelli. "Mi ha fatto piacere uscire con te" arrossii vistosamente alla sua affermazione e mi guardai le mani. Sentii una strana tensione e alzai la testa. Mi stava ancora sorridendo, chissà cosa pensava. "Allora io torno a casa".
"Sì... ci vediamo domani allora" annuì e mi salutò con la mano. "Ciao Seonghwa..." dissi in un sussurro. "Ciao Joongie" lo vidi mettere in moto e andarsene. Entrai nel condominio e presi l'ascensore. Appena varcata la soglia del mio appartamento sorrisi come un'ebete.
Stavo benissimo.
-angeruspa
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A Vampire?! ¦ SeongJoong
Roman d'amourHongjoong aveva una malattia dormiente. Una malattia rara che non aveva ancora scatenato il suo veleno sul piccolo corpo di Hongjoong. Il ragazzo tutti i giorni doveva fare molte visite all'ospedale. Tutti i giorni veniva controllato da Seonghwa. Un...