(L'insicurezza)

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La mia precisissima sveglia svizzera suona alle 6 in punto.
Dopo qualche tentennamento(naturalmente e un eufemismo)mi sono alzata con la pigrizia di un condannato a morte dopo essere stato messo ai lavori forzati da 21 anni..
Comunque come ultimo desiderio per una condannata a lavoro, anche a me stamattina e stato concesso di avere qualche minuto per ricordare la strana sensazione che inarrivabile 76 o Davide come ha detto di chiamarsi mi ha dato.
Pensiero fugace visto che l allarme ricomincia a suonare e ora di uscire.
La prima parte della giornata passa veloce anche se non poche volte guardo il mio cellulare, (adesso capisco la tentazione di Eva con quella mela quanto sia stata forte.)Ma sapendo a cosa ha portato quel gesto di ribbellione, io resisto e non lo chiamo.
Eviterò di portare tutti nell' imperfezione forse..
Finalmente a casa mi precipito al pc e lui è già li.
"Lo sapevo" borbotto  nella mia mente.
Di sicuro sta sempre qui a chattare e forse a raccontare a tutti la sua storiella, probabilmente per fare colpo su qualche decerebrata che gli crede.
Di certo non lo contatto io per prima..
Ma la Lucina verde riappare e un emozione non giustificabile appare sul mio volto.
Clicco e trovo scritto:
Inarrivabile 76 Oggi aspettavo un tuo saluto un tuo messaggio o anche solo un emoticon ma forse hai avuto altro da fare..

Sephora81 Innanzitutto io non do il mio numero agli sconosciuti e tu lo sei...
Secondo c è chi lavora. Ed io ora ho finito
E terzo non vedo perché sto qui a darti spiegazioni..

Inarrivabile 76 Forse perché ti sono mancato..

Sephora81 Certo vivi pure di illusioni..

Dopo qualche minuto di critiche insulti e discorsi superficiali ecco che ricomincia con domande serie..
Inarrivabile76 Adesso tocca a te ?

Sephora81 Ok a cosa giochiamo chiedo io..

Inarrivabile76 Vedo che ti va di prendermi in giro ma davvero voglio ascoltare la tua storia di vita..

"La mia storia di vita" urlò nella mia testa;ma se non parlo nemmeno con la mia migliore amica reale, figuriamoci se la dico al primo che incontro.

Non finisco nemmeno di pensarlo che le mie mani stanno già scrivendo.
Quanto é fugage e ingannevole il proprio cuore.
In un attimo le tue certezze crollano,e lui comanda con prepotenza tutto ciò che ritenevi inopportuno.
Mettermi a nudo però era davvero una sensazione piacevole,un sospiro che alleggeriva l'anima dai demoni che portavo dentro.
Da quel giorno le nostre vite si fusero come l'idrogeno e l'ossigeno. Difficile scinderli ma essenziale per la vita.
Ci scambiammo i numeri di cellulare cosa mai accaduta prima con un quasi sconosciuto.
Anche se forse in due sole sere aveva conosciuto la parte più vera di me. Avevo la sensazione che quelle conversazioni dovevano avere un seguito.
Anche se non mi aspettavo un seguito così veloce,infatti il giorno dopo è anche l'altro è ancora dopo continuammo a parlare,come amici che si conoscevano da una vita,entrambi sentivamo il bisogno di non fingere, di mostrarci fragili e forti come siamo.
Mi affascinava il suo modo di porsi non avevo mai conosciuto uomini che mi facessero sentire così importante ma allo stesso tempo non indispensabile.
La nostra regolarità nel sentirci, da prima scherzando, prendendoci un po' in giro ma poi come spesso accadeva i nostri discorsi diventano sempre più profondi e privati ci confidavamo paure insicurezze ma anche progetti di vita o semplicemente ciò che la quotidianità ci riservava, come poteva essere una pizza con gli amici o un semplice telefilm da condividere insieme..
Spesso ci ritrovavamo a dire e fare le stesse cose nonostante così lontani per km per idee e modi di fare..
A differenza della mia ex storia virtuale non sentivo un attrazione fisica per jury questo è il suo vero nome (anche se sembrava più vero Davide ma i suoi avevano idee strane sui nomi
evidentemente )
La nostra era più che altro il bisogno di sapere che l altro c'era qualunque cosa avessimo fatto o detto..
Questo bisogno Si trasformò presto almeno per lui nella voglia di vederci di viverci personalmente.
E così dopo 6 mesi di indigestione verbale mi chiese un appuntamento.
Precisando che non voleva nulla da me come donna ma solo accertarsi che il suo grillo parlante come spesso mi chiamava  fosse fatto di carne ed ossa.
Presi tempo più che potevo, ma dopo qualche mese che si parlava di questo incontro decise la data; sarebbe salito nella mia città, avrebbe alloggiato in un hotel vicino la stazione e saremmo stati due giorni in giro per la mia bella Napoli.
Tutto sembrava organizzato in maniera perfetta quasi maniacale, per gli innumerevoli dettagli che mi raccontava, ma la felicità di incontrarlo, di vederlo finalmente da vicino era mescolata alla paura di non essere all'altezza della situazione e delle sue aspettative ero così lontana dalle donne che aveva avuto.
La paura mi immobilizzava,e così quel giorno non mi presentai all'incontro.
Confermando ancora di più le sue convinzioni sulle donne.
Il telefono squillo per ore per giorni per settimane ma non risposi poi all'improvviso più nulla;
Il vuoto  di non sentirlo si faceva sentire come un macigno alla gola, i miei pensieri erano rivolti costantemente a lui.
Ma non potevo chiamarlo,la colpa di tutto ciò era mia.
Cosi una sera dopo l'ennesimo attacco di ansia decisi
(vigliaccamente) di entrare nella nostra chat, dove ci eravamo conosciuti,sperando che si collegasse.
Ma le lucine verdi che mi conttatarono, non mi fecero mai balzare il cuore, lui non c era o almeno io credevo così..
Ad un tratto mi arriva un sms sul cellulare era lui che mi diceva..
So che sei in chat e pur di sentirti sarei disposto a mentirti posso collegarmi con altri nikname ma non voglio farlo se tu non vuoi ;proverò a chiamarti se non rispondi capirò che non vuoi saperne più di me. E ti lascerò stare ma ti voglio bene e mi manca parlare con te..
"Non è arrabbiato con me.Non è arrabbiato con me" è l'unica cosa che riesco a balbettare correndo su e giù per il soggiorno, che sensazione diversa dalla paura che fino a qualche settimana fa mi tormentava nel pensare di doverlo incontrare, invece ora sono ansiosa di sentire di nuovo la sua voce calda nel prendermi in giro teneramente..
Mentre volo a tre metri dalla razionalità il telefono squilla facendomi sobbalzare devo ricordarmi di cambiare suoneria non è adatta.
in questo preciso momento avrei bisogno di qualcosa di rilassante mentre è l ultimo ballo di gruppo di quest'estate, stona con la vocina che faccio nel rispondere.
"Pronto jury mi dispiace" dico con voce flebile e colpevole ma prima che qualsiasi parola potesse fare spazio nella mia testa e scendere nelle mie corde vocali mi sento dire dall'altra parte della cornetta "Scccc non dire niente fai accettare al mio cuore di non averti persa, mi sei mancata troppo e se non vuoi incontrarmi accetto la tua decisione, quello che voglio ora è solo ritrovarti,sei  Il mio Grillo parlante.
Ho capito in questi giorni che emotivamente sono legato a te più di qualsiasi persona sia nella mia vita reale, ma questo non mi da il diritto di decidere per te;
Quindi depongo la mia voglia di concretizzarti finché non sarai tu a chiederlo a me.
ma ora se ti va non ne parliamo più."
" ok "rispondo
Codarda come sono preferisco cosi"
Quella sera parlammo tanto, ma davvero non mi fece pesare nemmeno per un istante la mia non scelta di scappare per paura.

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