Paura.
Tutto ciò che ero in grado di provare in quel momento era una paura sorda.
La mia fronte era grondante di sudore e le mie mani tremavano incontrollabilmente.
Mai in tutta la mia vita un'emozione aveva preso il controllo del mio corpo in modo così violento e mai mi ero sentito messo così tanto alle strette.
Una corda immaginaria mi stringeva al collo e mi impediva di respirare, mentre provavo disperatamente, in ogni modo, di raccogliere le mie idee.
L'unica mia speranza era quella di scappare, magari ad essere veloce e a cercare aiuto.
Un'impresa disperata a pensarci, ma non potevo credere di provare ad arrendermi di fronte al terrore.
Mi bastava un solo momento di lucidità, un solo istante per smettere di sudare e tremare e compiere la mossa decisiva.
Un attimo che avrebbe cambiato per sempre la mia vita.
Tentai di fare un minuscolo passo indietro, più simile ad uno sbilanciamento, ma un sospiro dal mio interlocutore mi immobilizzò.
Sgranai gli occhi e rilasciai in un unico respiro tutta l'aria che avevo trattenuto.
Avevo perso la mia occasione, non c'era più nulla da fare.
Non avevo più alternative.
Il game-over era arrivato anche per me, anche se ero così disperato, pieno di rimpianti e-
<<Non scappare Shoyo.
Ripeti quello che hai detto e comportati da uomo>>.La voce mi si era incastrata in gola.
Nessuna minaccia.
Non era un buon segno.
<<Allora? Sto aspettando>>.
Continuavo a guardarlo fisso negli occhi, mentre non mi rimaneva nessun altra scelta se non pregare in qualche intervento ultraterreno.
<<Okay, lo ripeto io. Hai davvero detto ai tuoi colleghi che stiamo insieme?>>
La porta era solo a due metri di distanza, non ci sarebbe voluto un grande sforzo, bastava solo-
<<Dovrei venire ad una cena, di sabato sera, in un locale pieno di essere umani mentre faccio finta di essere il tuo ragazzo? >>
<<Beh...diciami che in breve, è quella la situazione>>.
Volevo calmare le acque.
Era passata quasi una settimana dalla "discussione" tra me e Kageyama nel bagno e non c'era stato alcun progresso nella nostra indagine.
Avevamo provato, invano, a contattare il signor Mitsubi, ma quest'ultimo era partito per il Messico due giorni prima che il cadavere fosse ritrovato.
Tutte le nostre chiamate erano state ignorate e nessuna nuova pista era uscita fuori.
Ci era già stato detto che se non ci fosse stato nessun altro risvolto il caso sarebbe stato archiviato come irrisolto.
Ciò mi demoralizzò completamente.
Il mio capo mi aveva affidato per la prima volta un caso, che non ero riuscito a risolvere e un partner con cui non parlavo da giorni.
Potevo vedere la mia carriera declinare verso il disastro.
Come se tutto questo non fosse già stato abbastanza, di lì a due giorni si sarebbe tenuta quella schifossissima cena.
Non solo avrei dovuto convincere il mio coinquilino a partecipare, ma avrei anche dovuto subire una tremenda umiliazione a condividere un pasto con Kageyama-odioso e Iwaizumi-terrificante.
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Haikyuu AU - Partners
Fanfic*MOMENTANEAMENTE SOSPESA* Hinata e Kageyama sono poliziotti e sono colleghi. Ma a malapena si sopportano. Quando il loro capo, Iwaizumi, li costringe a diventare Partners e a lavorare insieme su un caso le cose non vanno per il meglio. Almeno all'in...