Bruciato.
La cucina era completamente invasa dalla puzza di bruciato.
Per pura fortuna il mio coinquilino non era in casa, altrimenti avrebbe potuto cacciarmi a calci, se ne avesse avuto la forza e la voglia.
Ero sempre stato sbadato e amavo anche dormire, così quella mattina avevo totalmente ignorato la sveglia, ottenendo un mostruoso ritardo.
Se non fossi arrivato in tempo a lavoro avrei sicuramente firmato la mia condanna a morte, così mi ero dovuto arrangiare in qualche modo.
Mentre lasciavo che i toast si tostassero nel tostapane, che mi aveva regalato Kenma al mio ultimo compleanno (dopo che quello precedente era misteriosamente esploso), ero corso in bagno per cambiarmi.
Non c'era niente di estremamente complicato, dovevo solo togliermi quell'indecente pigiamino blu, che usavo da ormai anni, per indossare la divisa che portavo ogni giorno con onore.
A soli venticinque anni, dopo corsi, concorsi e tanta, ma proprio tanta fatica, ero riuscito a realizzare il mio sogno, entrando nella caserma di polizia.
Ero ancora un semplice agente, ma di certo non mi scoraggiavo e puntavo sempre più in alto.
Ma ritorniamo al problema della puzza di bruciato.
Devo ammettere di essere comunque un po' imbranato, perché di certo non è da tutti impiegare ben ventitré minuti per indossare una semplice divisa.
Ma si sa anche che più vai di fretta, più vedrai i tuoi piani e progetti andare a rotoli.
Per questo, quando ero arrivato in cucina ormai il fumo stava quasi per invadere la stanza ed ero stato costretto ad aprire tutte le finestre.
Alla fine rinunciai anche alla colazione, al povero tostapane e al caffè, che proprio quella mattina la macchinetta aveva praticamente scioperato, rifiutandosi persino di accendersi.
Menomale che ero un tipo che la pensava sempre in modo positivo, che se al mio posto ci fosse stata un'altra persona di mia conoscenza di certo la casa non sarebbe stata ancora in piedi.
Così, a stomaco vuoto e con ancora la cravatta da allacciare per bene, corsi in giardino e dentro la mia macchina.
Bellissima e adorabilmente gialla, con un bel po' di chilometri alle spalle, aveva saputo darmi molte soddisfazioni.
Ma quella mattina, no.
E allora la corsa mattutina, a cui di solito dedicavo un'oretta la domenica mattina, potei godermela anche in una torrida mattinata di Giugno.
Evitare almeno quella mezz'ora di ritardo, fu praticamente impossibile.
Mentre salivo i gradini a due a due, di fronte quell'enorme edificio color panna, pensai che ero davvero troppo giovane per finire all'altro mondo, e ancora troppo basso, dovevo ancora avere tutte le mie occasioni dalla vita!
All'ingresso feci finta di nulla, elargendo a tutti i miei colleghi, di cui non ricordavo i nomi, dei sorrisetti nervosi.
A stento ero riuscito ad imparare quelli di tutta la nostra squadra!
<<Piccoletto!
Sei arrivato finalmente!>>Una voce acuta e melliflua mi perforò i timpani, poco prima che riuscissi a confondermi nell'ambiente.
Nonostante i miei capelli arancioni, sufficienti a rendermi facilmente riconoscibile, potevo almeno vantare la mia abilità nel nascondermi.
Magari anche alle spalle di giganti di due metri...
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Haikyuu AU - Partners
Hayran Kurgu*MOMENTANEAMENTE SOSPESA* Hinata e Kageyama sono poliziotti e sono colleghi. Ma a malapena si sopportano. Quando il loro capo, Iwaizumi, li costringe a diventare Partners e a lavorare insieme su un caso le cose non vanno per il meglio. Almeno all'in...