Prologo

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Come ogni studente universitario di medicina ho studiato le scale del dolore, VAS NRS VRS, scale per misurare l'intensità del dolore provato da un paziente che autonomamente segna su carta quanto soffre. Come Arya mi sono chiesta come mai quella del dolore sia l'unica scala utilizzata, e perché non ne esista una della felicità o una dell'amore, perché di felicità si può morire e di amore si può vivere, e così viceversa. Il cuore è un muscolo involontario striato che batte per tenerci in vita eppure tutte le nostre emozioni sembrano nascere da lì, da quell'incessante flusso di sangue. Si dice che i medici siano persone pratiche, che non abbiano sentimenti come altri, più freddi, a tratti apatici a causa della loro professione stessa, ma non li hanno mai visti dietro le porte a pregare un Dio tutto loro, o dentro i bagni a lavare via le lacrime cercando di togliere quel peso dall'anima e farsi forza. Forse non hanno idea che siamo i più confusi, abbiamo passato anni a studiare ogni parte del corpo dalla macroscopica alla microscopica, da quello di un neonato a quello di un anziano, eppure non riusciamo a capacitarci di come certe sensazioni si sentano nel cuore, lì dove il sangue de-ossigenato ritorna per ossigenarsi nei polmoni, tornare nel cuore per essere pompato verso tutte le cellule del corpo.  Comprendiamo perfettamente come un arresto cardiaco possa mettere fine alla vita di un paziente, ma non comprendiamo come il cuore possa fare una capriola di felicità, come possa fermarsi davanti ad una persona, e come possa diventare pesante per delle parole non dette o mal comprese. Non ci capacitiamo di come si possa vedere il mondo in tonalità diverse, in bianco e nero nel peggiore dei casi e non riusciamo a trovare una risposta logica al significato di un cuore spezzato. Non parlo di tradimenti o amori non corrisposti, ma parlo di come il troppo amare possa prosciugarci l'anima della quale non abbiamo alcuna prova scientifica, di come possa consumarci il cervello mentre mantiene lo stesso volume e di come possa strapparci il cuore dal petto mentre continua a battere ininterrottamente. Personalmente non so come il sistema immunitario cerchi di proteggerci dagli agenti patogeni e non da occhi scuri che ti fanno mancare il fiato e di come le piastrine intervengano nella formazione di una crosta sulle ferite ma non su quei ricordi che come lame affilate ti penetrano nella pelle senza tagliarla mai.

Quasi sembra uno scherzo del destino che questa mia storia incomincia senza preavviso in un giorno come altri...

Onore o amore?*sospesa*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora