Aveva pensato tutto il giorno a quello che era successo con Iyana e non aveva potuto far altro che maledirsi per essersi lasciata prendere così tanto da lei.
Oltre che con sua madre non aveva mai condiviso quel tipo di legame con nessuno ed ora aveva pensato di farlo con una ragazza che conosceva appena. Inizialmente pensava fosse un'idea da escludere completamente ma dopo lo spavento che le aveva fatto prendere la sera prima la giovane, si era ritrovata a pensare seriamente a come uscire da quella situazione. Non aveva vie di fuga eppure legarsi a lei per sempre non le sembrava possibile fosse l'unica opzione e così si era ritrovata a non avere il coraggio di passare per la camera prima di andare in mensa.Si era come al solito seduta in disparte ed era stata velocemente raggiunta da Siro che in quel periodo le sembrava più fastidio del solito
"come mai ancora qui? A cosa devo l'onore?" gli chiese Cecilia sospirando facendo ridere il ragazzo
"nulla di che, volevo solo farti compagnia e parlare un po'"
"parlare..." rimarcò Cecilia alzando un sopracciglio
"si, parlare" concluse Siro mentre Cecilia lo guardava scettica
"ho sentito che hai una proprietà" riprese facendo sospirare la ragazza che aveva capito già quando lo aveva visto avvinarsi che aveva già in mente di che cosa parlare
Non aveva ancora deciso come comportarsi con quella ragazza e già la voce si era diffusa
"quindi?" chiese Cecilia visibilmente innervosita
"nulla, mi sembra solo... strano" rispose l'uomo stirandosi leggermente mentre riprendeva a parlare
"non hai mai mostrato interesse per nessuno... mentre ora hai una proprietà, per di più una ragazza..."
"cosa stai insinuando?" gli chiese Cecilia alzando il tono di voce infastidita
"io non insinuo nulla, solo non credevo avessimo gli stessi gusti" rispose ridacchiando il ragazzo facendo alzare di scatto Cecilia
"buona serata Siro" concluse prendendo il suo vassoio e allontanandosi dal giovane
La infastidiva più di tutto il fatto che l'uomo non avesse peli sulla lingua e non si facesse problemi a parlare di cose che palesemente non lo riguardavano. Certo erano amici, ma non di quelli che si confidano ma di quelli che si guardano le spalle e il fatto che Siro stesse cercando di oltrepassare qual limite la faceva imbestialire. Non aveva mai avuto bisogno di parlare dei suoi sentimenti e adesso ancora meno.
Non le interessavano le voci che probabilmente già giravano alle sue spalle, ma il fatto che Siro ci avesse creduto e avesse avuto il coraggio di venirle a parlare presupponendo di sapere già tutto le faceva venire voglia di prenderlo a pugni.
Aveva salito le scale il più in fetta possibile senza rendersi conto che, scappando da un problema, stava andando incontro a quello più grosso che aveva lasciato in sospeso.
Entrando nella stanza aveva trovato Iyana intenta a leggere il libro che le aveva prestato e rimase sorpresa del fatto che davvero avesse seguito il suo consiglio
"ben tornata" le aveva detto la giovane alzando lo sguardo dal testo e sorridendole
Non si era ancora abituata a tornare in camera e trovare qualcuno che l'aspettava e da un certo punto di vita iniziava a piacerle.
"ti sta piacendo?" le chiese avvicinandosi a lei che continuava ad osservarla con un bellissimo sorriso stampato sul viso
"molto, magari quando ho finito di leggerlo potremmo parlarne" le rispose la giovane ritornando con lo sguardo sul libro
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La stanza del legame
RomanceIyana, ormai uscita dal giro della prostituzione, era convinta di riuscire a rifarsi una nuova vita, magari cominciando proprio dall'approcciare nuove persone; così una sera decide di provare a sedurre Cecilia, una guardia alle dipendenze di un ricc...