Confronto

52 4 11
                                    

Iyana non aveva compreso le ultime parole di Cecilia che le erano sembrate come un malinconico addio ma non si era nemmeno scervellata tanto a cercarne un significato.

Aveva avuto molte risposte e aveva conosciuto il passato di Cecilia e questa la rendeva più tranquilla. Alla fine era consapevole di quello che c'era oltre quella porta, eppure riusciva a fidarsi più che mai della presenza della corvina.

Si era sentita molto in colpa ad averla costretta a raccontarle le sua vita eppure il fatto che Cecilia lo avesse fatto solo per farla stare bene le dava la sensazione di essere speciale, motivo per il quale ora, ancora seduta sulla solita sedia, sorrideva spensierata. Non avrebbe dovuto sperarci troppo, conosceva Cecilia e sapeva bene che non era tipa da romanticismi eppure la speranza di vedere ricambiati quei sentimenti ancora imprecisi le faceva mantenere quel sorriso fisso sulle labbra.

"sono già cotta di lei" si disse osservando Cecilia mettere a posto i suoi vestiti.

Era la prima volta che parlavano così tanto e soprattutto che la corvina tornava presto. Di solito rientrava sempre almeno un paio d'ore dopo e filava in doccia e poi giù a cenare,mentre ora era lì con lei in quella stanza che durante il giorno le sembrava addirittura troppo grande senza la sua presenza.

Mentre nella testa della giovane tutti questi pensieri romantici si facevano strada Cecilia la fissava turbata

"ti senti meglio ora?" le chiese costringendola a tornare alla realtà

"si, ora sto meglio grazie..." rispose velocemente spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio

"vado a farmi una doccia" concluse prendendo l'intimo da un cassetto per poi sparire dietro la porta del bagno

"ed ecco che sparisce di nuovo..." disse sbuffando Iyana scoppiando poi a ridere

Era fatta così e lo capiva, Cecilia era come un gatto solitario e forse le piaceva proprio per questo. Le sembrava quasi che dopo aver parlato troppo avesse proprio bisogno di ricaricarsi stando da sola.

Le era capitato di chiedersi se avesse degli amici ma visti gli orari di lavoro le sembrava alquanto impensabile a meno che non ne avesse tra i colleghi. Si era anche chiesta più volte il suo orientamento sessuale, visto che non lo lasciava per nulla trasparire non ostante fosse abbastanza evidente l'interesse di Iyana nei suoi confronti.

La giovane scoppiò nuovamente in un allegra risata, riconfermando la sua teoria che Cecilia non fosse altro che un gatto solitario e immaginandosi quanto potesse essere tenera in quella bizzarra forma che gli stava associando.



"che poi non ti sembra strano che non ci abbia più mandato a prendere qualche ragazza?" chiese Siro nella direzione di Cecilia dopo un lungo discorso sulle preferenze sessuali di James

Cecilia aveva prestato talmente poca attenzione alle sue parole da non ricordarsi nemmeno più da dove fosse nata quella conversazione e con un sospiro decise comunque di rispondere per evitare che l'uomo iniziasse a fare il piagnucolone come suo solito

"probabilmente ha trovato una prostituta stabile..." sapeva benissimo che quella cosa non poteva essere vera eppure fino a quando poteva rientrare nella sua stanza presto non si poneva troppe domande. Far parte della squadra speciale era a tutti gli effetti il ruolo più stancante da ricoprire, non solo per le ore in cui doveva lavorare ma anche perché gli ambienti come discoteche e pub erano quelli che Cecilia più di tutti odiava

"dici che c'è qualcosa di cui non siamo informati?" gli chiese continuando a camminare lungo il vicolo che avevano imboccato da pochi secondi

In effetti quell'idea le era passata per la mente eppure le sembrava strano che lei, come capo della seconda squadra, non fosse stata messa al corrente

La stanza del legameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora