Capitolo Tre

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Varie bottiglie vuote di Soju erano accalcate in un angolo.
La mente di Jimin era pensante come un'ancora, che lo tratteneva in uno stato di ansia perenne.
Si ricorderà ancora di me? Pensò
Che stupido, ovvio che sì, un tatuaggio è per sempre, no?
No, forse no.
Esistono quelle specie di laser.
Pensava, pensava troppo.
Barcollando, si alzò per cercare il cellulare.
Con molta fatica riuscì a capire che erano le due e mezza di notte del venticinque di dicembre.
Dovrei fare gli auguri di buon Natale a tutti, pensò.
Dovrei farli anche a Jungkook, pensò.
Riprese il cellulare ed andò su Instagram.
Cercò il suo profilo tra la chat di Taehyung, gliel'aveva mandato ma non aveva mai avuto il coraggio di guardarlo.
Entrò nella loro chat vuota e premette il tasto della videochiamata.
Non riuscì a contare gli squilli, andava oltre le sue capacità al momento.
Jungkook rispose, ovviamente.
Solo in quel momento si rese leggermente conto della cazzata che aveva fatto.
Lo sguardo sgranato.
Non era cambiato, gli occhi da cerbiatto erano sempre lì.
I capelli erano più corti, ma sempre neri come la pece.
"Io.. Buon Natale"
La voce gli tremava e si sentiva letteralmente ridicolo.
Aveva i capelli spettinati, gli occhi gonfi di lacrime e la mente annegata nell'alcol.
"Jimin, io.. non credo che.."
Vide che non riusciva a parlare e decise, per la prima volta, di prendere in mano le redini.
"Ok, è ok va bene. Sono brillo il giorno di Natale, ed è ok.
Forse sono ubriaco, forse sono.. non lo so.
So solamente che sono stato un po' di merda, sto ancora di merda."
Le lacrime incominciarono a scendere, Jungkook aveva una mano davanti agli occhi, lo ringraziò mentalmente.
" Fa tutto schifo, non parlo con la mia famiglia, ho temporeggiato a lasciare il mio ex perché sapevo che poi sarei rimasto solo, come lo sono adesso.
Ma non è neanche questo il problema.
Il problema è che continuo a guardare il mio mignolo quando sono solo e vorrei poterti chiamare Kookie, e dirti che mi manchi come l'aria.
Letteralmente, a volte sento così tanto il bisogno di te che non riesco a respirare, che non vedo nient'altro che te.
Sono esagerato? Sì, magari lo sono.
Ma ti giuro Kookie, ti giuro che sei l'unico che è riuscito a capirmi in così poco tempo.
Siamo stati insieme una settimana eppure quando me ne sono andato è stato come se mi avessero amputato la mano destra.
Ho raggiunto i miei obbiettivi, c'ho messo tanto, troppo.
Non ho avuto il coraggio di scriverti, di chiamarti perché solamente sentire la tua voce mi avrebbe fatto lasciare qualsiasi cosa e mi avrebbe fatto correre, volare, catapultare direttamente da te.
Non ti ho chiamato per dirti questo.
Non so perché l'ho fatto, forse perché sono ubriaco, forse perché volevo augurarti buon Natale, forse per dirti che mi manchi o forse ancora per chiederti se ti ricordi di me.
Ti ricordi di me Jungkook?
Ti ricordi del nostro amore?"

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