Prologue.

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AVVISO: se siete nuovi da queste parti iniziate dall'ultimo capitolo che ho pubblicato.
Più che in riscrittura questo Crossover ha bisogno di un degno inizio.
Buona lettura!



"Andiamo?"

"Un secondo."

Le ragazze finirono di prepararsi e,aggiustata la divisa, si apprestarono ad avviarsi in sala comune.

"Mery,mi piace troppo!"

Affermò la ragazza bruna alla propria amica.
L'altra, particolarmente stanca, sbuffo' sonoramente scostandosi una ciocca rossa dietro il viso.

"Sono anni che lo ripeti, forse dovresti darti una mossa."

Arrossì violentemente, sapeva fin troppo bene di non avere speranze; era inutile rimuginarci su.

"Ma non è facile! Se mi prendesse in giro?" Si allarmò.

"Dai,un minimo di autostima; sei una ragazza bellissima. E poi dovrai pur aver pensato a qualcosa durante le vacanze."

No, non aveva pensato proprio a nulla; anzi, il tempo lo aveva trascorso nell'ozio più totale, accarezzando il suo micio.
Ma, dopotutto, si chiamavano vacanze perché servivano a rilassarsi. Pensare al ragazzo che le piaceva da almeno quattro anni non l'avrebbe di certo aiutata. Dunque, aveva bisogno di una qualsiasi 'botta di culo per farsi avanti.

"Ehm, si dai.."

Si torturo' le dita facendo chiaramente capire che era priva di idee.

"Filtro d'amore?" Esclamò l'altra ridendo.

"Noo, non ci provare."

Risero, consapevoli che la proposta della rossa era da escludere a prescindere.

"Dai scherzavo."

Alzo' le mani in segno di resa, continuando a ridere.

"Mi brontola il pancino."

Appena si sedettero sulla lunga tavolata, dopo aver lasciato occhiate furtive, attesero che comparisse il cibo nei loro piatti. Stavano morendo di fame.

Le vacanze di natale avevano permesso a tutti di abbuffarsi a volontà; anche l'orario dei pasti era diventato futile quando ci si poteva cibare in ogni momento della giornata. Essere tornati ad orari fissi e non trasgressibili era stata una vera tortura -anche se c'era sempre il ragazzo che si addentrava furtivamente nelle cucine-.

"Ho sonno."

Il ragazzo si stiracchiò sulla panca distendendo le gambe sotto essa.

"Non dirlo a me amico."

Un sonoro sbadiglio fuoriusci' dalle sue labbra.

Era passata una settimana e gli studenti non si erano ancora abituati alla routine giornaliera.
Si coricavano ad orari improbabili e al mattino si riuscivano a svegliare solo con un secchio di acqua gelata; insomma, il sonno prendeva il sopravvento nei momenti più sbagliati. Studenti che faticavano a tenere gli occhi aperti durante le lezioni e altri che, addirittura, dormivano sui banchi. Le punizioni per quei poveri disgraziati erano aumentate e c'erano professori che provavano una certa goduria nell'affibbiarle.
Serviva una qualsiasi iniziativa per tirare su il loro morale.
Forse quella che avrebbe detto di lì a poco la McGranitt sarebbe stata perfetta.

"Hai fatto i compiti di Rune?"

"Ma ti pare?"

Il brusio in sala venne improvvisamente interrotto dal tintinnio dei bicchieri.
Le quattro tavolate si ammutolirono in attesa. La donna dal lungo abito verde aveva varcato l'ingresso della stanza, posizionandosi poi al tavolo dei professori.

All for a stupid dance. ✿ [5SOS] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora