Strawberries.

194 16 5
                                    


Stava passeggiando o, meglio dire, correndo per il corridoio del secondo piano.
Quella mattina, oltre al brusco risveglio, aveva deciso di allontanarsi a passo di carica dal dormitorio; Michael stava ricominciando uno dei suoi intrugli per cambiare il colore dei capelli e l'odore che aleggiava nella stanza era diventato insopportabile.
Un passo, due passi, tre passi.
A capo chino osservava la suola delle sue scarpe; si stava decisamente annoiando e non sapeva proprio cosa fare. Non aveva nemmeno fame, andare nella sala grande era escluso a prescindere.
Quarantotto passi, quarantanove passi, cinq..

"Ehy! Deficiente guarda dove vai!"

Era talmente concentrato a contare che non stava osservando davanti a se. Quando alzo' il capo il suo sguardo si scontrò con quello adirato della bionda.

"Ah, ma tu sei Hood, il Grifondoro dell'altra sera; non mi dovrei stupire."

In un primo momento aveva pensato di scusarsi e di aiutarla a raccogliere i libri. Sarebbe stato il minimo dopo esserle rovinato addosso.
Guardo' attentamente le iridi smeraldee della ragazza, indeciso sul da farsi.

"Samantha Nott. Mi perdoni, piccola serpe."

La guardo' con un cipiglio divertito accennando un sorriso, quasi, amichevole.
Non sapendo bene cosa fare decise di guardarla dall'alto mentre imbufalita raccoglieva le pergamene.

"Aiutami Grifone!"

Lo guardo' torva. Era colpa sua se era cascata a terra.
I grifoni erano fin troppo sbadati e quello in particolare era fin troppo imbranato.

"Tesoro bastava pronunciare un semplice 'Wingardium Leviosa' "

La guardo' con fare saccente, facendo levitare i libri alla sua altezza.
Se quell'occhiata lo avesse potuto uccidere,beh, sarebbe già stato incenerito.

"Grinfondiota." Borbottò alzandosi.

Egli rise, fissandola divertito.
Samantha alzo' il capo, sorpassandolo con nonchalance. Davvero maleducato, Hood, me la paghi, penso'.

"Dove vai bionda?"

Fece una piccola corsetta, raggiungendola.
Ella alzo' un sopracciglio, guardandolo dubbiosa.

"Che ti importa?"

L'altro fece spallucce, accennando un piccolo sorriso.

"Così, mi annoio."

Si passo' una mano tra i capelli guardando gli occhioni verdi della ragazza.
Quella porto' le braccia alla vita,confusa.

" Salazar! Non voglio la tua insopportabile compagnia. Devo fare i compiti di trasfigurazione."

"No aspetta -rise sonoramente- tu studi? Davvero stai rinunciando alla compagnia di questo bellissimo ragazzo?"

Si elogio', continuando a ridere.

"Che egocentrico. Ed io pensavo che fossi timido. Comunque evita di spazientirmi, devo recuperare, addio Hood."

Continuo' a seguire la chioma bionda mentre si allontanava; lo incuriosiva troppo quella ragazza. Sebbene fosse parecchio viziata.
Era davvero bella, non poteva negarlo, ma era una ragazza fin troppo facile.
Scosse la testa, proseguendo per il corridoio.
Era ancora parecchio confuso per quanto successo pochi minuti prima. Per Calum era solito essere impulsivo, non pensava molto prima di agire.
Il fatto che avesse desiderato la compagnia di Samantha non implicava nulla oltre alla semplice noia. Doveva solomente trovare un passatempo proficuo.
Si guardo' intorno, soppensando nuovamente sul da farsi. A quell'orario mattutino il cortile del castello non ospitava altro che studenti assonnati, i quali, in minor numero, fissavano il cielo con aria pensosa e trasognata.
Stava ancora riflettendo sull'incontro mattutino con la bionda; il fatto che quella studiava lo aveva particolarmente sconvolto. Era certo che approfittasse di qualche corvonero ingenuo o, talvolta, di uno dei pochi tassorosso studiosi.
Ma aveva poca importanza come trascorreva la vita la Nott; dopotutto non era affar suo.
E, tornando al corvino, avrebbe dato qualunque cosa pur di non organizzare quel ballo; oltre allo spreco di tempo sarebbe aumentata la suola delle sue fan. Calum era uno dei ragazzi piu' desiderati del castello, infatti, soleva essere al terzo posto nella classifica dei piu' belli di Hogwarts.
In quegli anni, se possibile, erano nati altri giornali studenteschi, ad uso esclusivamente pettegolo, dove venivano fatte stupide classifiche, come quella 'dei capelli piu' luminosi'.
Grazie all'adolescenza era diventato ancora piu' popolare e, con la storia del ballo, non osava immaginare a quante ragazze lo avrebbero conteso.

"Caluum."

Aveva preso posto su un muretto, fissando, a schiena ricurva, il paesaggio circostante.
Il leggero venticello faceva oscillare gli alberi circostanti; alcune foglie secche svolazzavano vicino alle sue scarpe. Si perdeva ad osservare, contemplando quella giornata primaverile. -la quale richiamava fin troppo all'autunno-.
Alzo' di scatto il capo quando una bambina, suppose del primo anno, lo raggiunse solare.

"Ehy."

Le accenno' un sorriso, grattandosi la nuca. Gli era gia' capitato di aver a che fare con Sina, era fin troppo inquientante. Lo seguiva ovunque, idolatrandolo.

Ella lo raggiunse sedendosi al suo fianco e scostando i capelli su un lato del viso.
Non sapeva bene cosa dire, desiderava solamente vederlo, come al solito.

"Ehm, tutto bene?"

Chiese, agitata e parecchio imbarazzata.

"Certo, tu? Ora scusami, ma devo andare."

Il ragazzo si alzò di scatto e si avviò alla ricerca di un altra meta.
Magari una scappatina alla biblioteca.

---

Hola, scusate per l'enorme ritardo e lo schifo di capitolo. :c
La mia mente bacata mi ha fatto scrivere altre storie e ho trascurato questa.
Sono stracontenta che sia arrivata a 900 visualizzazioni.*_*
Comunque, vi ho presentato tutti i personaggi, ew.

-Che ne pensate?
-Chi volete nel prossimo capitolo?

Sam.💕

All for a stupid dance. ✿ [5SOS] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora