Capitolo 1

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Al ragazzo dagli occhi castani:
Perché mi sei stato sempre vicino, e perché ti voglio un mondo di bene.

La stazione di King's Cross era, come tutti gli anni, piena zeppa di Babbani.
Bambini entusiasti che scappavano via dalle braccia delle madri per vedere meglio il treno in arrivo, adulti indaffarati e frettolosi...
Tutto sarebbe parso perfettamente normale se, proprio all'incrocio tra il binario 9 e 10, non ci fosse stata una diciassettenne dai capelli rosso fuoco che brandiva una civetta che, a quanto pare, stava facendo di tutto per attirare l'attenzione dei viaggiatori.
"Oh, Edvige, sta' zitta! Ci stanno guardando tutti!" sussurrò la ragazza al volatile, che si infastidì ancora di più. Intanto, tutti gli occhi erano su di lei, e ciò impediva alla ragazza di attraversare la barriera del binario 9 e 3/4 senza essere vista.
La salvezza arrivò presto.
Improvvisamente, Lily fu travolta da un abbraccio gigantesco che la fece cadere a terra.
"Mary... Mary... Mi stai strozzando... Non respiro... MARY MACDONALD!!!" urlò infine Lily, che stava assumendo una preoccupante tonalità di blu .
Mary MacDonald, detta affettuosamente "la strangolatrice" per per motivi per motivi assai chiari, lasciò la presa dall'amica, sbuffando, falsamente infastidita.
"Come sei acida, Lily. Un'estate senza di me ti ha cambiata" esclamò, roteando gli occhi, mentre l'altra le dava un pugno giocoso sul braccio.
Alla fine, entrambe scoppiarono a ridere, e si abbracciarono di nuovo. Lily Evans, Mary MacDonald... Mancava solo una persona all'appello, e poi il trio sarebbe stato completo.
"Emmeline Vance!" urlò, infatti, Lily, non appena vide la sagoma dell'amica che si affrettava a raggiungere il binario.
Emmeline Vance, che di solito poteva vantare una bellezza glaciale, con quegli occhi azzurri e quei capelli biondissimi, arrivò alla stazione con una zazzera lunga e scompigliata in testa e l'aria di una che si è svegliata dal lato sbagliato del letto.
"Lily, Mary!" urlò la ragazza a mo' di saluto, non potendo rivolgere un cenno col braccio, poiché occupato a tenere un voluminoso libro.
Le ragazze condividevano la stanza dal primo anno. Solitamente, il numero di ragazze per dormitorio era quattro ma dopo il diploma di Alice Prewett l'anno prima, le tra avevano diritto ad una camera tutta per loro.
Ovviamente, avrebbero preferito restare in quattro, piuttosto che salutare Alice, ma quest'ultima era stata promossa a pieni voti e già stava studiando per intraprendere la carriera di Auror.
Una volta che l'attenzione dei viaggiatori fu dissolta la gracchiare Edvige, le tre attraversarono la barriera pronte a ritornare a casa.

"Visto? Cosa ti avevo detto, testa di Prongs? Ce l'abbiamo fatta anche quest'anno!" esordì un trafelato Sirius Black all'amico James Potter, mentre attraversavano il binario.
I due amici, divenuti inseparabili sin dal primo anno, scrutarono felici il cartello con la scritta 9 e 3/4.
Sarebbe stato il loro ultimo anno ad Hogwarts, e avrebbero finito col botto.
No, letteralmente. Avevano intenzione di far esplodere un centinaio di Fuochi Magici di Filibuster e di Caccabombe nell'aula per i M.A.G.O.
Proprio vicino all'Espresso per Hogwarts, c'erano i loro migliori amici di una vita, Remus Lupin e Peter Minus.
Insieme, i quattro formavano i Malandrini, il gruppo più combina guai che la Scuola di Magia e Stregoneria avesse mai visto.
Il loro obbiettivo era divertirsi e, sì, anche prendere una decina di punizioni al mese.
"Peter, li hai visti? Li vedi?" Remus Lupin, ansioso come al solito, scuoteva la spalla del povero Peter, che squittiva infastidito.
"Per l'ennesima volta, Moony. NON. LI. HO. VISTI!!!"
"Metti gli occhiali, Wortmail, perché sono lì, quei due screanzati. Oh povero me!" esclamò Remus, indicando gli amici con la mano.
Sapeva che sarebbe stato un altro anno di punizioni, di scherzi e di lune piene...
"48!" esordì James, non appena vide il resto del gruppo. Remus non ebbe bisogno di capire di cosa si trattasse. Lui sapeva già.
"Quante con la McGranitt?" chiese, quindi, esasperato. Ma stavolta fu Sirius a rispondere.
"Una ventina. La cara Minerva mi aggrada" sorrise, falsamente malizioso, per poi abbandonarsi ad un accenno di risata.
"Moony, Wartmail, forse voi non avete ben compreso l'epicità della cosa. Se supereremo le 48 punizioni sono sicuro che ci citeranno in Storia di Hogwarts!" si lagnò James, notando la mancanza di entusiasmo negli amici.
Ebbene, sì. Lui e Sirius avevano intenzione di farsi punire 48 volte nel corso dell'anno.
E così, parlando delle vacanze trascorse, dei progetti per il futuro è senza nemmeno evitare un elogio da parte di James sull'indiscussa bellezza dei capelli di Lily Evans, i quattro entrarono nel treno proprio mentre le lancette che segnavano le undici scandivano il loro ultimo rintocco.

L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la MorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora