Capitolo 2

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Lentamente riprese conoscenza.

Si aspettava di risvegliarsi legata ad una sedia, o qualcosa di simile. Ma era semplicemente stesa su un letto caldo con sopra un plaid. Accanto a lei, sul comodino, c’era una fumante tazza di caffè. Prima di berne un sorso, controllò se aveva un colore o un odore strano. Le sembrò di no, così decise di berne una buona metà.

Pensò che forse Mike e Chris l’erano venuta a cercare nel parcheggio, non vedendola tornare. Magari Calum e Ashton l’avevano addormentata solo per non farle vedere da dove o come uscivano da li dentro.

Sentì la maniglia girare, così si rimise velocemente a letto.

Quando vide il ragazzo alto entrare, il cuore perse un battito. Calum si era inginocchiato, per poter arrivare al cassetto più basso del comò dietro la porta. Ne estrasse una bustina, che Hatty riconobbe come un medicinale, e riuscì dalla camera, sbattendo abbastanza forte la porta, da far rabbrividire la ragazza.


“Le hai dato questo?”


Sentì dire dal ragazzo, come se si stesse trattenendo dall’urlare. Ci fu un attimo di silenzio. Poi Ashton parlò.


“Si ho messo questo.”


“Cazzo Ashton, ma potevi controllare? Io non le devo far fare a te le cose! Mi combini solo guai!”


Adesso Hatty era seduta sul letto, e si sistemava una ciocca rossa dietro l’orecchio.

“Tu mi hai detto di vedere quello che avevamo nel comò, ed io ho preso il primo che mi è capitato sotto mano! Non è solo colpa mia, okay?”


Le voci si avvicinavano. Lei provò a coprirsi nuovamente con le coperte, e a far finta di dormire, per ascoltare la conversazione. Calum spalancò la porta, facendola sbattere sul comò, e poco dopo ordinò all’amico di chiuderla. Il ragazzo si riaccovacciò davanti al cassetto più basso, frugando per cercare qualche medicinale.

Intanto Ashton si accorse che la ragazza, era sveglia, e li stava osservando, con aria quasi divertita. La fissava quasi sbalordito e con una certa felicità stampata sul volto.

Calum, che non si era accorto di niente, continuava a blaterare incazzato cose senza senso, vista la situazione.


“Questo, è troppo forte per lei! Spero per te che si risvegli, sennò ti giuro che stavolta ti gonfio di botte!”


Continuava a ripetere mentre l’esasperazione, iniziava a farsi spazio nella sua voce.

Ashton distolse lo sguardo dalla ragazza, e chiamò l’amico, che si girò in malo modo, alzando le braccia ed urlando.


“Che c’è?!”


Il riccio non disse niente, ma gli fece segno, indicandogli Hatty, seduta sul letto a gambe incrociate, che li guardava divertita ormai trattenendo le risate.

Calum lasciò tutto a terra, e si alzò stupefatto, portando gli occhi al cielo.


“Dio santo Ash! Solo lui lo sa quanto mi hai fatto preoccupare!”


Esclamò allargando le braccia e dirigendosi a grandi passi verso la ragazza, che subito temette che volesse farle male.

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