-Derek-
Dopo aver chiuso la chiamata con Stiles, chiudo gli occhi e inspiro profondamente per un tempo che mi sembra infinito, l'aria comincia a farsi sempre più leggera, riesco a sentirla entrare nelle mie narici e nei polmoni. Guardo l'orologio, sono le 3:50 AM. Sono stato un'ora ad occhi chiusi o mi sono addormentato?
Camminando verso la strada, decido di chiamare Scott, non importa l'orario, mi dovrà ascoltare. Cerco il numero in rubrica, squilla, passa qualche secondo e poi una voce ovattata risponde.
''Derek, non so se lo hai notato ma sono le quattro del mattino.''
''Scott, dobbiamo andare da Stiles.''
Lo sento schiarirsi la voce.
''Cosa succede? Si è fatto male? Hai chiamato lo sceriffo?''
''Stiles sta bene, ti spiego appena ci vediamo. Muoviti, partiamo subito, prepara le valigie.''
Senza dargli possibilità di replicare chiudo la chiamata e comincio a correre verso casa.
Salgo in fretta le scale per arrivare al mio loft. Braeden sta ancora dormendo. Quando mi sente entrare in camera, apre leggermente gli occhi per poi sussurare.
''Che succede?
''Sto partendo per la Georgia. Dormi, ci vediamo quando torno.''
Si alza, e mi viene vicino.
''Come mai? Vengo con te. Dalla tua faccia, sembra qualcosa di serio.''
''Non ho bisogno del tuo aiuto, porto Scott con me.''
Le dico, mentre cerco un borsone per mettere dentro qualcosa da indossare.
''Non ho detto che hai bisogno di me, vorrei solo starti vicino.''
Non le rispondo e quando scendo la trovo vestita mentre carica la pistola.
''Forse non sono stato chiaro, non voglio che tu venga.''
Sento l'odore della tristezza farsi strada in lei, ma non da segni di cedimento.
''A presto Bree.''
Mi avvicino e le lascio un bacio leggero sulla guancia, per poi uscire.
Salgo in macchina e dopo cinque minuti sono sotto casa di Scott, lui è già fuori. Appena entra in auto, non sono ancora partito e già mi sta inondando di domande.
''Derek, dimmelo, è successo qualcosa di grave a Stiles?''
''Ha fatto qualche casino al college?
''Ti prego, non dirmi che ha messo incinta qualche ragazza.''
Sentendo quest'ultima frase quasi inchiodo.
''Scott, che cazzo, pensi che mi fionderei in Georgia per una scopata finita male? E' un lupo cazzo. Qualcuno ha morso Stiles, ed ora è un fottutissimo lupo.''
Gli vomito addosso queste parole senza pensarci due volte, sono al limite dell'esasperazione e lui scoppia a ridere, ed io non riesco a biasimarlo, ho reagito allo stesso modo, ma vedendo che resto serio, smette e sgrana gli occhi.
''Chi è stato?''
''Non è il problema principale Scott, fidati.''
''Ma perché non mi ha chiamato?!''
Mi domanda, ma so che lo sta domandando più a se stesso che a me.
''Scott, devi promettermi di restare calmo, devo dirti ancora una cosa.''
''Beh, cosa può essere peggio di Stiles lupo mannaro?!''
''Stiles con gli occhi azzurri.''
Sussurro senza guardarlo, stringendo il volante e guardando le macchine davanti a noi. Sento la rabbia montare in lui. E per un momento credo stia per rovinare il cruscotto della mia Camaro, lo guardo, i suoi occhi brillano rossi come l'alba che sta salendo placida nel cielo.
''Intendi azzurri, come i tuoi?''
''Sì Scott.''
Passiamo il resto del viaggio verso l'aereoporto in silenzio. Dopo 5 ore di volo, e quasi 4.000 km di distanza, arriviamo in Virginia. Quando arriviamo in Georgia, l'ora locale segna 1:00 PM, in California sono appena le 10:00 AM.
Decido di chiamarlo, ma risponde solo dopo due chiamate.
''Dove diavolo eri? Perché non rispondevi?!''
''Derek, io..non potevo lasciarlo lì.''
''Che hai fatto Stiles?''
''Ho messo il suo corpo in un sacco, e l'ho messo sotto al letto, ma sento il suo odore, non riesco a non sentirlo.''
Stiles respira a fatica, sembra così fragile e per un minuto la mia corazza vacilla un po'.
''Io e Scott siamo in Virginia, fra 4 ore saremo lì da te, okay?''
''Grazie Der..''
Chiude lui la telefonata ed io resto per un secondo a guardare la schermata del mio cellulare, quando alzo lo sguardo vedo Scott fissarmi.
''Non una parola McCall. Non una sola.''
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Blue Eyes || Sterek
FanfictionBeacon Hills, una cittadina all'apparenza tranquilla, ma se si guarda più attentamente puoi notare una nuvola oscura che l'avvolge e in essa sono intrappolati i suoi abitanti, che si dividono nelle più diverse specie sovrannaturali. Lo sceriffo Stil...