Capitolo X

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-Stiles-

Sono già tre giorni che sono tornato in California e non ha mai smesso di piovere, come se il cielo volesse far vedere a tutti il mio stato d’animo. I sensi di colpa non danno segno di volermi lasciare, i miei sogni sono pieni di sangue e di occhi blu. Due dei quali non sono miei. Apro il cellulare, diversi messaggi di Scott mi inondano il cellulare.

‘’Amico che ne diresti di uscire?’’

‘’Dai, ora che sei tornato dovresti passare tutto il tempo con me per farti perdonare!’’

Sorrido, sembra quasi il mio ragazzo. E il tuo dov’è? Mi mordo il labbro inferiore, sentendo gli occhi bruciare leggermente.

Nuovo messaggio di testo a Derek Hale.

‘’Dove sei?’’

Sembri un disperato Stiles Stilinski. Premo il tasto cancella. Una leggera preoccupazione si instilla in me, ricordando cosa mi ha detto ieri Scott.

‘’Non risponde a nessuno.’’

Sospiro buttando il telefono sul comodino. Dei tacchi alti rimbombano svelti in corridoio, sento un odore familiare invadere l’aria. Il suo profumo alla fragola mi entra nelle narici. Bussa insistentemente ed io non rispondo. Adesso mandano l’artiglieria pesante per farmi alzare dal letto. Entra senza che le abbia risposto.

‘’Andiamo Stiles, alzati.’’

Sono le 11:30 AM, Lydia è accanto al mio letto e cerca di strapparmi via le coperte. Una pioggia leggera sbatte sulla finestra. Socchiudo gli occhi.

‘’Non ho voglia di alzarmi, vattene.’’

Brontolo alzando le coperte fin sopra la testa. Si siede, e per qualche secondo sta in silenzio, finchè non la vedo infilarsi fra le coperte con me e coprirsi anche lei fino a sopra il capo.
Nonostante la poca luce riesco a distinguere perfettamente i tratti del suo viso, i suoi lunghi capelli ramati ricoprono una metà del cuscino e le incorniciano le guance.

‘’Cosa fai?’’

La osservo incredulo, la Lydia di alcuni anni fa non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Al primo anno di liceo avevo una cotta per lei, anche se sarebbe più corretto dire che ne ero ossessionato fin dall’asilo.

‘’Cerco di tirarti fuori dal letto.’’

Mi fa un sorriso dolce ed io arrossisco.

‘’Ti ha mandato Scott vero?’’

‘’Sì, mi ha detto che per ora ogni tentativo è stato vano, né lui, né Isaac, né Liam sono riusciti a farti uscire dalle coperte, così io sono il suo ultimo tentativo prima di bruciarti la Jeep.’’

‘’La Jeep?!’’

Mi alzo immediatamente e lei scoppia a ridere tenendosi la pancia, i capelli adesso ricoprono tutto il cuscino.

‘’Non è per niente divertente!’’

Incrocio le braccia al petto mettendo il broncio.

‘’Era uno scherzo, ma ha funzionato.’’

Sta ridendo così tanto che ha le lacrime agli occhi. Sbuffo buttandomi a peso morto vicino a lei ma improvvisamente diventa seria, il suo sguardo si perde nel vuoto.

‘’Lydia..’’

Le sfioro il braccio e si irrigidisce. I suoi occhi si muovono da un capo all’altro della stanza, finchè non incrocia i miei.

Blue Eyes || Sterek Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora