-Derek-
E’ a un centimetro da me, il suo odore mi entra nelle narici, provocandomi una strana sensazione allo stomaco.
‘’Sento una punta di gelosia, attento.’’
Lui si allontana, ed io di scatto lo riporto dov’era prima.
‘’E se anche fosse?’’
Sbatto gli occhi incredulo per ciò che ho appena fatto. Sei uno stupido Derek. Mi rimprovera la mia coscienza, e come se Scott l’avesse sentita, si materializza in stanza, senza che né io né Stiles lo avessimo sentito. Così approfittando della sua comparsa, vado via.
Il campus è fornito di tutto, anche di una vasta area ricreativa per stare in mezzo alla natura, così decido di andarci, ho bisogno di pensare. Mi siedo sull’erba poggiando la schiena ad un albero. Chiudo gli occhi, un sogno che ho fatto un mese fa torna a galla prepotentemente.Delle labbra umide si poggiano sul mio collo, gli cingo i fianchi, ho il viso di lato quindi non riesco a vederlo, mi giro, due occhi castani mi stanno osservando, la sua pelle chiara spicca in contrasto con la mia, leggermente olivastra, è rosso in viso e si china su di me. Mi sveglio.
Il cellulare suona ed io torno sulla terra. Bree.
‘’Ehy ciao, è successo qualcosa?’’
‘’No, volevo sapere come stavi, eri molto preoccupato quando sei partito.’’
‘’Sto bene.‘’
‘’Allora a domani Derek.’’
Chiude la telefonata ed io ho la sensazione che lei sappia che non tengo a lei, come lei tiene a me. Socchiudo gli occhi, ma poco dopo sento di nuovo il cellulare squillare, sbuffo e senza controllare la schermata, supponendo sia ancora Braeden, rispondo.
‘’Cosa vuoi ancora?’’
‘’Niente, torna qui, abbiamo bisogno dell’auto.’’
Non è Braeden, è Stiles. Cazzo. Senza che abbia il tempo di controbattere, chiude. I miei complimenti Derek, non ti smentisci mai.
Mi rendo conto di non essere venuto in macchina, ma di aver portato le chiavi con me. Arrivato sotto gli alloggi universitari chiamo Scott.‘’A cosa vi serve l’auto?’’
‘’Io e Stiles volevamo prendere delle pizze.’’
‘’Che ne dite se andiamo a mangiarla da qualche parte e poi andiamo direttamente al motel? Sono stanco di questo posto.’’
‘’Scendiamo.’’
McCall chiude la telefonata e poco più tardi siamo in viaggio verso la pizzeria più vicina al nostro alloggio notturno.
La serata si svolge in maniera tranquilla, così che alle 10:30 PM siamo già in stanza.
Non è il massimo. Diverse ragnatele pendono dal soffitto, l'odore di muffa riempie il posto, probabilmente a causa dei vecchi mobili, infatti, la stanza è munita di una vecchia cassettiera anni cinquanta, una lampada e una poltroncina rivestita di rosso altrettanto vecchia. Le lenzuola però sono pulite e profumano di ammorbidente. Attaccati al muro ci sono i due letti, uno matrimoniale e uno singolo. Al centro è sistemato un comodino,anch'esso datato, per dividerli.
Mi sto cambiando, quando dall’altra stanza sento Stiles domandare.‘’Volete qualcosa da bere?’’
‘’Nulla, chiedi a Derek.’’
‘’Hale, tu che vuoi?’’
Esco in fretta dal bagno con indosso solo i pantaloni della tuta.
‘’Nulla, ma dove credi di andare da solo, dopo che un’Alpha ha cercato di ucciderti e probabilmente ti sta ancora cercando?’’
Incrocio le braccia al petto, sono l’unico con un cervello qui?
‘’Se ti preoccupi tanto, accompagnalo.’’
Bofonchia Scott, già in pigiama, mettendosi poi un cuscino sulla testa per non essere disturbato.
Sbuffo infilando una canotta.‘’Andiamo.’’
Stiles mi sorpassa, quasi saltellando e si catapulta al distributore automatico del piano inferiore. Compra diversi pacchetti di patatine e una Coca Cola. Come fa a mangiare tutte quelle schifezze e restare così magro?
‘’Derek, ti vorrei chiedere una cosa.’’
Lo guardo con aria interrogativa.
''Perchè sei sempre così scostante con tutti?''
''Sono sempre stato così, non dovrebbe essere una novità per te.''
Mi giro dandogli le spalle. Lo sento avvicinarsi a me, sento l’odore del suo bagnoschiuma, un altro odore che mi provocherà infiniti sogni con la sua faccia.
‘’Non lo è infatti, però perchè sei sempre scostante anche con me?’’
‘’Lascia perdere Stiles.’’ Stringo le sbarre di ferro, tipiche dei motel, con il viso rivolto verso la piccola festa che si sta svolgendo a bordo piscina al piano terra. Never Let Me Go risuona per tutto l'ambiente dallo stereo.
‘’Dimmelo.’’
Lui tocca la mia spalla, ed io mi giro di scatto.
''Cosa vuoi che ti dica? Mi fa impazzire questa situazione Stiles. Mi fa impazzire ciò che devo negare a me stesso.''
Mi avvicino sempre di più, lui indietreggia, finchè non si appoggia al vetro del distributore. E' più basso di me, non di molto, quanto basta per fargli alzare lo sguardo. Mi scruta, i suoi occhi sembrano leggermi dentro.
''Che situazione?
Sussura a pochi millimetri dalle mie labbra, è così vicino che posso sentire il suo respiro caldo su di esse.
Annullo la distanza che ci separa e le premo contro le sue. Sono umide e morbide.''Questa.'' Metto una mano fra i suoi capelli, tirandoglieli leggermente.
‘’Cosa fai?’’
Senza rispondere lo bacio ancora, facendo diventare il contatto sempre più profondo. La sua lingua accarezza la mia. Sento le sue mani sfiorarmi le braccia e la schiena. Mi sposto dalle sue labbra al collo e glielo graffio leggermente con i denti che ormai sono stati sostituiti dalle zanne. La parte più oscura di me scalpita, cerca di salire in superficie quando il suo corpo comincia a reagire alle mie attenzioni. Sento la sua mano scendere verso l'elastico dei pantaloni. Gli blocco entrambi i polsi.
‘’Stiles, aspetta, non possiamo. Io non posso.’’
Con molta fatica lo allontano e mi passo le mani nei capelli guardandolo ancora negli occhi. Arrossisce leggermente, non posso resistergli, così mi giro dandogli nuovamente le spalle.
‘’Ti prego vai in stanza.’’
‘’Ho fatto qualcosa di sbagliato?’’
La sua voce si incrina leggermente e sento l'odore della tristezza pervadere l'ambiente.
‘’Vai Stiles.’’
Lo sento andare via. Hai rovinato tutto. Sospiro, non potendo far altro che dar ragione alla coscienza, che ormai da giorni non fa che tormentarmi.
Spazio autrice: Spero che quello che avete letto fino ad ora vi piaccia, e che tra i fan della mia ff e di Teen Wolf, ci sia anche qualche fan di The Vampire Diaries, così da apprezzare ancora di più il parallelismo del motel. Un bacino, vi ringrazio tantissimo per tutti i commenti dolci, i voti e le letture!
STAI LEGGENDO
Blue Eyes || Sterek
FanfictionBeacon Hills, una cittadina all'apparenza tranquilla, ma se si guarda più attentamente puoi notare una nuvola oscura che l'avvolge e in essa sono intrappolati i suoi abitanti, che si dividono nelle più diverse specie sovrannaturali. Lo sceriffo Stil...