La Quarantena pt.1

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Questa oneshot, ho deciso, sarà moooooolto lunga e rating ROSSO quindi se non vi piace leggete solo le parti che non sono comprese tra gli asterischi. Preparate bibite e pop corn perchè leggerete moooolto. 

Ps: Ho deciso di farlo a puntate


La Quarantena (proprio in tema con l'anno che stiamo vivendo eh).

La McGranitt ormai non ne poteva più di quei due ragazzi del quinto anno che continuavano a litigare durante le sue lezioni. Oltretutto erano figli di due persone importanti e da brava professoressa e preside pretendeva che almeno loro dessero il buon esempio agli altri studenti. I due soggetti erano Scorpius Malfoy e Albus Potter, nemici fin dalla loro nascita a causa delle loro famiglie, che dalla fine della Seconda Guerra Magica ancora si portavano rancore. Quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. I due avevano duellato nel bel mezzo del cortile e si era messa di mezzo l'intera famiglia Potter-Weasley nel tentativo di sconfiggere il biondino Malfoy e i due suoi amici che stavano cercando di difenderlo. Il duello si era concluso con 2 nasi rotti, parecchio polsi slogati perché si era passati alle botte alla Babbana e un maleficio che aveva costretto Rose Weasley in infermeria, dove avrebbe smesso di sputare piume solo ore più tardi.

-Potter, Malfoy. Dopo la lezione venite nel mio ufficio.- Tutta la classe era ormai a conoscenza del castigo imminente che stavano per ricevere: forse questa volta la preside avrebbe concesso a Gazza di poter appendere gli studenti per i piedi. I due giovani si incamminarono verso l'ufficio della preside. 

-E' colpa tua e dei tuoi stupidi scherzi a pozioni. Come hai potuto aggiungere saliva di rana alla mia pozione curabrufoli? Millie ora avrà la pelle rovinata per mesi! Lo sapevi benissimo che è corrosiva e che serve per pozioni completamente differenti!- sbottò il biondino mentre saliva le scale e con una mano disturbava gli abitanti dei quadri, svegliandoli con il sonoro frusciare delle dita sulla tela. 

-Parla quello che ha incantato le palle prima della partita di Quidditch e ha dato la colpa a me... Mi sono preso un bolide nello stomaco! Ma secondo te la gente crede che io sia così stupido da incantare un bolide per colpire me stesso?-

-Beh, magari era tutto un piano malvagio per far si che la bella cercatrice dei corvonero metta gli occhi sul povero piccolo e ferito Albus Potter...-

-Lo sai che sono gay, prima cosa. Seconda cosa, Abigail ha una ragazza e terzo... beh, comunque sia il cacciatore dei corvonero mi è venuto a trovare in infermeria, quindi diciamo che ho avuto anche culo. Letteralmente.-

-Bleah.- replicò il biondo. -Risparmiami i dettagli sulla tua vita sessuale grazie.- 

I due ragazzi però, seduti in ufficio, ricevettero una notizia completamente diversa e, diciamo, sconvolgente.

-Potrei espellervi. Ho scritto talmente tante lettere ai vostri genitori riguardanti il vostro disastroso comportamento che dovreste pagarmi almeno 40 galeoni ciascuno per la carta, l'inchiostro e i gufi. Ma ho trovato un'alternativa meno dispendiosa per voi, sicuramente, ma che non priverà la scuola di due studenti modello come voi. Consultandomi con gli altri professori ho deciso che da oggi voi vivrete separati dagli altri ragazzi fino a che io stessa non deciderò che siete pronti a stare con gli altri. Ciò significa lezioni separate, pasti separati e dormitori separati. Voi due avrete modo di conoscervi meglio e anche provare che si può fare amicizia nonostante la rivalità tra le vostre due famiglie.-

-Ma preside lei non p- CERTO CHE POSSO- sbottò l'insegnante. -I vostri genitori hanno accettato perché li ho minacciati di dire a tutte le altre scuole di ciò che avete combinato qua durante questi cinque estenuanti anni in modo che, nel caso di espulsione, non possiate essere accettati in qualsiasi scuola magica. Quindi prego, andate nei vostri dormitori, raccogliete le vostre cose e raggiungetemi alla sala grande tra 60 minuti esatti.- e detto ciò uscì.

I due ragazzi si guardarono in cagnesco per poi andare ognuno per la propria strada, uno nei sotterranei e uno su per le scale, alla torre.

Albus fu il primo a raggiungere il salone, a quell'ora deserto a causa delle lezioni che si stavano svolgendo in quel momento, e si sedette sul baule sbuffando. Ora avrebbe dovuto passare con Malfoy il resto dei suoi giorni perché con lui proprio non riusciva a convivere.

Malfoy lo raggiunse poco dopo e si mise a debita distanza, ricordando di quella volta in cui il moro gli aveva incantato il baule in modo da farlo prendere a calci davanti a tutto il binario 9 e 3/4 mentre aspettavano l'espresso che li avrebbe riportati a scuola dopo le vacanze estive.

La Preside entró poco dopo Malfoy, ringraziando mentalmente Merlino che nessuno dei due ragazzi si fosse dato alla fuga dalla scuola.

Si avvicinò ai due ragazzi e pronunciò un incantesimo sottovoce. Attorno ai polsi dei due ragazzi comparve un filo argentato.
-Questo filo- disse -farà in modo che siate sempre a pochi metri di distanza, e che sia impossibile per voi avvicinarvi ai vostri amici a meno che lo decida io. Ora seguitemi-

La Stanza delle Necessità era un posto perfetto dove mettere in atto la punzione. I due ragazzi, appena entrarono, vi trovarono due letti, due scrivanie e, dietro ad una porta, un bagno provvisto di doccia e vasca idromassaggio. Insomma, il dormitorio in confronto era una schifezza. Appena la McGranitt scomparve il biondo ne approfittò per accasciarsi su uno dei letti e rollarsi una sigaretta mentre il moro raccolse dalla scrivania gli orari in cui sarebbero venuti i professori nella stanza a fare loro lezione. 

-Sul serio? Nemmeno a lezione possiamo andare adesso... tutto per colpa tua Malfoy! Sei insopportabile.-

-Sono anche stato insopportabile quando ti ho fatto un pompino dietro alle serre di Erbologia a maggio?-

-NON TI AZZARDARE- esclamò il moro correndo verso il letto e puntando la bacchetta al collo del biondino, che, tranquillamente, si accinse a spegnere la sigaretta in un posacenere appena apparso li accanto e, con uno scatto fulmineo, ad attrarre il corpo dell'altro giovane al suo.

Scorpius si incantò a fissare gli occhi verdi del ragazzo, che nel mentre era immobile, fermo sotto di lui. 

La tentazione c'era. Pensò. La tensione sessuale, quella era presente fin dal momento in cui quei due avevano scoperto cosa fosse il sesso. Serviva solo che il moro reagisse. Ma Scorpius si allontanò, lasciando il moro pensieroso. Avrebbero avuto tutto il tempo del mondo... 

Oneshots e pills Scorbus boyXboyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora