Banco

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Dove Scorpius scrive sul banco di Albus una frase romantica ogni giorno.

Albus Potter non aveva la più pallida idea di come si fosse cacciato in quella situazione. Appoggiato ad un muro in un corridoio seminascosto aspettava che arrivasse la mezzanotte. Lanciò un'occhiata disinteressata al'orologio che portava sul polso, regalato dai genitori per il suo diciassettesimo compleanno, la maggiore età nel mondo magico. Mancavano pochi minuti. Erano mesi che quella storia andava avanti. Ogni giorno, alla fine delle lezioni, una frase compariva sul suo banco, in una scrittura elegante e arricciata sulle g. Non aveva idea di chi fosse quella persona. Si era appostato per ore e ore nella speranza di scoprire chi fosse la persona, ma ogni volta si era appisolato e le parole, la mattina dopo, erano impresse sul suo banco. Pochi giorni prima era stato Albus a scrivere qualcosa sul banco. -Ci possiamo incontrare?-

La risposta non aveva tardato ad arrivare. "Dopodomani, corridoio 3 dell'ala est a mezzanotte. Non fare tardi."

Ad un tratto un rumore di passi leggeri lo distrasse dall'attenta analisi del quadro in cui un cavaliere stava sonnecchiando. Alzò lo sguardo. Il rumore si affievolì, e poi cessò. 

-Sei lì?-

Quella voce. 

Una miriade di ricordi si fecero strada nella sua mente. Un treno che viaggiava verso la fredda e magnifica Scozia, verso un castello secolare. I banchetti, le risate, le cioccorane condivise, gli scherzi ai prefetti, sgattaiolare a parlare sulla torre di astronomia durante la notte. I bigliettini nascosti in tasca cercando di non essere beccati dalla Mc Gonagall. Il succo di zucca corretto, il gioco della bottiglia nella stanza delle Necessità.

Albus incontrò per la prima volta dopo tanto tempo gli occhi chiari di Scorpius. Non si parlavano da un anno per uno stupido litigio.

-Eri tu a scrivermi sul banco dopo ogni lezione quindi.-

-Si.-

-Perchè?-

-Mi manchi così tanto Al. Mi sono reso conto di aver sbagliato, ma ormai era troppo tardi. Puoi perdonarmi?-

-Tu non hai sbagliato nulla. Sono io ad averti respito dopo quel bacio. E per tutto questo tempo non ho avuto il coraggio di dirti che quel bacio mi è piaciuto, e che ho sentito il tuo profumo e sapevi di caramello e di mentine e che il giorno dopo a Pozioni ho sentito quell'odore nell'Amorentia e ho pensato "Cazzo, perchè sento il suo odore di mentine ogni giorno? Dovrebbe smettere di mangiarle." E poi mi sono ricordato che tu quella settimana le mentine le avevi finite e che di conseguenza non le mangiavi da giorni. Non hai sbagliato nulla, Scorp. Ho sbagliato io, nel non dirti che sono innamorato di te da troppo tempo e fa troppo male vederti sempre triste, e che ogni volta in cui il tuo cuore è spezzato di conseguenza anche il mio si  spezza...-


Scorpius si avvicina con timidezza. Prende il mio viso tra le mani e deposita un bacio sulle mie labbra.

-Albus Severus Potter, vuoi avere l'onore di diventare mio marito?-


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