Capitolo 7

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Apro la parto e lo vedo lì, sdraiato su quel lettino mentre dorme, ha due tubi attaccati al naso tutto gonfio e di un colore misto tra viola e rosa.

Mi avvicino al letto cercando di fare il meno rumore possibile, ho sempre odiato gli ospedali, mi mettono ansia, tristezza e paura, poi figuriamoci quando dentro devo andare a trovare una persona a me cara.

Mi siedo affianco al lettino e gli strinog la mano.

Cavolo, è tutta colpa mia se è in ospedale, è colpa mia se ora è ridotto così, lui non c'entrava niente, non si merita tutto questo.

"Ehi Jake sono io, non so se mi puoi sentirmi ma mi dispiace davvero tanto per quello che è successo, sono un'idiota" mentre dico queste parole iniziano a scendermi le lacrime.

"Verrò a trovarti ancora, te lo prometto" mi alzo e gli lascio un bacio sulla fronte.

Esco da quel posto orribile e inizio a vagare come uno zombie per le strade di Eureka.

Com'è potuto succedere? Chi era quel ragazzo e come faceva a conoscermi? 

Poichè soffia un po' di vento cerco di stringermi a me nella felpa per riscaldarmi il più possibile, continuavo a farmi queste domande a cui da mezz'ora non riuscivo a rispondere quando mi squilla il cellulare 

RICKY: chiamami subito 

"Che c'è?"

"DOVE DIAVOLO SEI FINITA?" non lo sopporto quando urla

"Sono fuori, in giro"

"Ti avevo detto di non uscire, torna subito a casa"

"Ma.."

"Niente ma, adesso, muoviti anche"

Che palle che è, faccio dietro front e mi dirigo a passo svelto  verso casa.

Quando entro mi ritrovo Ricky davanti alla porta che cammina avanti e indietro e mi guarda con un misto di rabbia e preoccupazione.

Viene a passo svelto verso di me e mi prende per le spalle scuotendomi come se fossi un regalo.

"Mi dici per quale assurda ragione sei uscita di casa senza il mio permesso?"

"Ma ti vuoi calmare? Ho fatto solo un giro"

"Devi avvertirmi se esci, hai capito?"

"Che fai? Ora fai la parte della mamma e del papà?" mi guarda con sorpresa e rabbia, si avvicina a me e mi guarda dritto negli occhi quando il contatto visivo si scioglie per colpa della sua mano finita sulla mia guancia che mia ha fatto girare la testa dall'altra parte.

"Non ti permettere mai più hai capito? Fai tanto la grande ma sei ancora una bambina, cresci per una volta tanto"

Detto questo esce di casa, io con le lacrime agli occhi corro verso camera mia, apro la porta e mi butto sul letto.

Sono distrutta, nessuno mi capisce, con quelle parole Ricky mi ha ferito e tanto, non ho nessuno, sono sola, appena torna a casa mi scuserò con lui ma solo per l'ultima frase che ho detto.

Piangevo ormai da quasi un'ora quando mi arrivò un messaggio.

SCONOSCIUTO: 

'Mi dispiace tanto per la discussione che hai avuto con tuo fratello, ma a lui non doveva neanche passare per la mente di toccarti, ci penserò io a farglielo capire, ti amo piccola mia.' 

J.

O no, non ancora vi prego

Ehilà ragazze, ho aggiornato finalmente, lo so che ci ho messo tanto ma sono stata stra impegnata e poichè in tante mi hanno chiesto di aggiornare l'ho fatto, ditemi che ne pensate, al prossimo capitolo!

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