Capitolo 9

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Sono immobilizzata in mezzo alla strada, non riesco a muovermi, vorrei correre via da qui, da lui  ma non riesco, il mio corpo non ascolta il mio cervello.

Vorrei tanto vedermi in questo momento, ho praticamente la mascella ce tocca terra, sono a dir poco scioccata .

Nemmeno me ne accorgo e Il ragazzo si é avvicinato a me, ha una mano sul mio fianco e l'altra sulla parte bassa della mia schiena e mi ha avvicinato il piú possibile a lui.

Non riesco a vederlo in faccia poiché gli arrivo sotto il mento e in questo momento sono spiaccicata contro il suo petto, ma riconosco il suo odore, sa di un misto tra menta e tabacco.

"Justin"

"Sono io piccola" 

Lentamente inizia ad accarezzarmi i capelli ormai bagnati , é rilassante il suo tocco e le sue braccia sono cosí forti e grandi, potrei rimanerci a vita. 

Un momento, ma a cosa sto pensando?! Lui ha fatto del male a Jake e mi segue da tempo , non dovrei pensare  a queste cose mio dio.

"Justin non puoi fare cosí" 

"Fare come?"

"Prima fai il carino, poi fai il geloso e ti incazzi, diventi una belva , mi minacci per messaggio  e ora mi abbracci sotto la pioggia, non puoi comportarti cosí"

"Con il tempo imparerai a conoscermi e ad amare ogni parte di me" 

"No Justin, io non voglio entrarci in questa storia, hai fatto del male a una persona a me molto cara, quando non  c'entrava niente e non se lo meritava" 

Si é allontano abbastanza da poterlo guardre negli occhi, quegli occhi.

"Tesoro, ogni persona che ti gira intorno deve sapere che ha un limite, e quel bastardo l'ha superto baciandoti" 

"Era ubriaco, avrebbe potuto baciare pure un cane in quelle condizioni"

"Sarebbe stato molto meglio,  ma ti ha baciato e non doveva farlo, nessuno puó farlo a parte me, io sono il solo che puó assaggiare queste labbra"  portó il suo pollice sul mio labbro inferiore 

"l'unico che puó toccarti" fece scorrere la sua mano dalla mia coscia fino ad arruvare al mio collo.

"E sono l'unico che puó averti, sono stato chiaro?" 

Ero in trans, completamente, ancora una volta ed ero costretta ada annuire.

A quei gesti mi scappó un gemito che cercai di trattenere, ma sfortunatamente Justin se ne accorse e sorrise contro la mia pelle a quel gesto. 

"Vai a scuola amore, farai tardi" 

Immediatamente mi allontanai da lui e allungai il passo per seminarlo, ma durante la strada sentivo sempre e comunque i suoi occhi addosso.

Non poteva monopolairmi cosí, non glielo avrei permesso.



Ow due capitolo in due sere, segnatevi questo giorno eh! 

Ringraziatemi forza, scherzi a parte spero che vi piacciono e niente, a presto!



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