servitore

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I servitori erano scelti. I 200 prescelti erano ormai entrati a far parte della servitù del palazzo da pochi giorni. Jk non aveva ancora scelto chi sarebbe stato il suo personale, ma era sulla strada per farlo. In quei pochi giorni non si era mai fatto vedere da loro come principe ereditario, stava evitando di farlo sapere fino alla sua scelta. Voleva conoscere il carattere di quelle persone prima di scegliere e se avessero saputo che era il principe lo avrebbero sicuramente trattato diversamente. Così nascose ancora la sua identità. Si diresse velocemente alla sala dei servitori ed entrò,li trovò subito tutti in tormento.
-che succede?-chiese jk ad uno di loro
-il re sta per scegliere il servitore del principe ereditario-rispose lui
-cosa?- rispose jk *perché sta prendendo la decisione per me, devo parlare con lui subito* pensò. Uscí dalla stanza dirigendosi nella sala adiacente, dove era sistemato suo padre.
-maestà vorrei parlare con voi-disse entrando e chinando il capo
-entra figlio mio-rispose lui
-padre perché scegliete per me il servitore?-chiese jk
-perché non lo fai tu, quidni devo intromettermi...ci stai mettendo troppo tempo e poi credo anche di averlo già trovato....fatelo entrare-disse il re facendo cenno al suo servitore di invitare l'altro. Entro un ragazzo piccolo ed esile.
-eccolo-disse il re, indicandolo con una mano
Jk capi che in quel momento doveva prendere lui una decisione o quello sarebbe stato il suo servitore. Non voleva un servitore a caso, ma l'unico con cui aveva parlato ed interagito un po' di più era Jimin. Decise, quindi, di prendere lui e rischiare. Non sapeva se sarebbe stato un bravo servitore, ma solo provando poteva saperlo
-padre, se permettere io avrei un candidato migliore-disse jk
-bene presentalo ai miei occhi-disse il re
-si chiama Park Jimin,non so esattamente dove sia in questo momento-disse jk, sperando che gli venisse affiancato lui invece dell'altro
-Park Jimin hai detto? Portatemelo ora...lui sarà il tuo servitore...no anzi fatelo andare direttamente nelle stanze del principe ereditario-ordinò il re. Jk si alzó e chinò il capo prima di uscire e dirigersi alle sue stanze. Non sapeva come jimin avrebbe reagito alla sua vista, ne come avrebbe preso che lui era il principe della nazione.

Nel frattempo nella stanza dei servitori tutti stavano rilassandosi tranquillamenre. Chi rideva e scherzava, chi chiacchierava, chi leggeva e chi dormiva. Ognuno stava facendo quello che credeva fosse meglio per riposarsi. Jimin era in mezzo ad un gruppetto e stava raccontando una storia. Adorava raccontare storie che lui stesso inventava.
-a quel punto nessuno credeva più al principe. Pensavano tutti che fosse un pazzo. Stava accusando il primo ministro di tradimento, quando non aveva...-disse Jimin, ma venne interrotto
-Park Jimin, devi andare nelle stanze del principe ereditario. Da oggi sarai il suo servitore personale.-disse la guardia del re
-servitore personale? Del principe?!-chiese Jimin
-si, venga con me. Il principe sta per fare ritorno e lei dovrà occuparsi di lui-continuò la guardia. Jimin prese allora il suo cappello e iniziò a seguire la guardia, la quale lo condusse filino alle stanze del principe. Jimin entrò ed iniziò ad aspettare jk. Nel frattempo quest'ultimo stava attraversando il palazzo per giungere li. Dopo pochi istanti era arrivato. Fece un respiro ed entrò. Aveva paura di come avrebbe reagito jimin alla verità. Entrò e vide Jimin nella stanza accanto che stava preparando il cibo per lui. Subito si sedette sul suo petto ed attese il ritorno di Jimin nella stanza. Dopo pochi attimi quest'ultimo, varcò la soia di nuovo ed entrò nella stanza rendendosi conto che il principe era arrivato. Così si girò verso di lui e chinò il volto senza guardarlo
-maestà, sono il vostro servitore-disse Jimin. Ci furono minuti di silenzio, in cui Jimin attese una risposta che arrivò dopo qualche attimo.
-lo so bene, ti ho scelto io per questo ruolo sai-disse jk
-la ringrazio maestà di questo onore-disse Jimin
-ti va se ci facciamo un bicchiere?-chiese jk, cercando di far capire a Jimin che era lui
-mi scusi maestà?-chiese Jimin
-alza la testa-disse jk, jimin era confuso ma lo fece. Non appena alzò la testa rimase di stucco e sbarrò gli occhi vedendo jk davanti a lui.

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