"Sono le 12,45" disse mia mamma "dai Sally va a letto è tardi"
"Ma mamma... Voglio aspettare Cris"
"Non preoccuparti, tu va a letto, aspetto io Cris"
Andai a letto. Ma non chiusi occhio. Cioè in realtá gli occhi non riuscivo a tenerli aperti, si chiudevano dal sonno da soli. Ma io volevo resistere, non era solito di Cris restare fino a così tardi fuori, ero preoccupata. Ma davvero preoccupata!
Erano giá le 2,20 e ancora non sentivo la porta aprirsi.
Cominciavo a farmi delle idee strane. Pensavo che fosse stato investito, oppure, che aveva perso la memoria, o ancora peggio... che qualcuno l'avesse ucciso. A queste idee mi scese una lacrima. L'asciugai all'istante, non volevo fosse vero. Andai in cucina. "Mamma, perchè Cris ancora non rientra? Hai provato a chiamarlo al cellulare? E se gli fosse successo qualcosa? Forza chiamalo" dissi senza prendere fiato, tutto d'un colpo. "Sally, Cris non risponde al cellulare, tu sta tranquilla, Cris sta bene. Sta solo ritardando, ne sono sicura. Forza torna a letto" mi rispose mia madre. Voleva fingere di essere tranquilla, lo si leggeva nei suoi occhi e nella sua voce sottile e insicura. Intanto continuava a guardare nel vuoto. "Ok" risposi con sguardo basso.
Tornai in camera mia. Mi misi seduta sul letto. Pensavo a mio fratello, beh in realtá anche a mio padre, pensavo che forse Cris fosse stato investito, proprio come mio padre. Avevo paura, una paura matta, che Cris non sarebbe più tornato a casa, che avrebbe lasciato me e la mamma sole, ma sole per sempre. Passarono cinque minuti e sento la porta d'entrata aprirsi. Sono uscita dalla stanza "mamma Cris è tornato" urlai entusiasta. Mi precipitai dritta all'ingresso. Non c'era nessuno. La tristezza tornò a notarsi sul mio viso e nel mio cuore. Andai in cucina a chiedere perchè la porta si era aperta e richiusa senza che nessuno fosse entrato. Ma la mamma non c'era. Cominciavo a disperarmi. Urlavo che mia mamma doveva rispondermi, urlavo dove fosse e urlavo mentre sentivo i miei occhi allagarsi. Capii che la mamma era uscita e io non sapevo cosa fare. Ero disperata. Ero nervosa, preoccupata e triste.
Un flash. Sì, un flash mi ricordò che Nico in casa era solo, i suoi erano fuori in viaggio. Bussai alla sua porta ripetutamente, era troppo importante per pensare all'ora. Sentii dei movimenti dietro la sua porta, probabilmente stava guardando chi fosse dal buco della serratura, Nico mi aprì.
"Che succede Sally? Cosa fai qui a quest'ora?" mi chiese insonnacchiato e preoccuopato.
"Mio fratello è in pericolo, lo sento, e come se non bastasse anche mia madre è uscita di casa senza avvertirmi" Nicolas mi guardò "forza entra" mi disse "raccontami tutto con calma". Entrai "Cris non è il solito a tardare per tornare a casa, è uscito con amici, quegli stupidi amici che lo mettono sempre nei casini" gli spiegai.
"Aspetta, aspetta, ma parli proprio di quel Cris? Cris Ambrook?" mi chiese Nico preoccupato "sì, perchè lo conosci?" chiesi con la minima speranza che lui sapesse dove fosse.
"Oh diavolo" si alzò di scatto "tuo fratello è in pericolo, io so dove si trova, alzati e andiamo"
Prese le chiavi di casa "dai andiamo". Io lo guardai da testa a piedi e diventai rossa. Non mi ero ancora accorta che fosse in boxer. Lui mi guardò imbarazzato, non capiva perchè ero rossa. "Emh.. In boxer?" chiesi sorridendo e diventando rossa. "Oh diamine, me n'ero dimenticato" prese al volo un jeans blu chiaro, una felpa rossa e delle √ans rosse. "Così va meglio?!" mi chiese ridendo. Volevo tanto farlo restare in boxer ma non potevo. Anche io risi "dai andiamo" gli dissi.
"Aspettami qui" entró in garage e uscí con una moto blu, era bellissima, sul fianco c'era la scritta: ⓝⓘⓒⓞ.
Mi portò al bar della strada opposta.

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Come una favola
RomanceCiao❤Sono nuova e ho giá letto qualche storia, complimenti, sono bellissime❤... -Mi piace scrivere storie d'amore e la prima parla proprio di questo☺ -Spero vi piaccia✌