Alquanto è l'ora tarda e sono stanco,
debbo tornare a Cura di Vetralla,
prima d'andare dimmi tu pertanto
qual'è la terra delle tue castella
De la provincia son di Macerata
del circondario son di Camerino
lo mio Comune è quel di Fiuminata
poco distante è sito Laverino
Giovanotto, sorprende la risposta
c'arreca a me cotanta maraviglia
però se alcun disdoro a te non costa
parlami allora della tua famiglia
Sovrasta lo paese una gran rocca
vivono felici pur non senza crucci,
nella casetta a forma di bicocca
Veneranda e Settimio dei Fanucci
Pioli Veneranda è mia sorella!
tu sei nepote mio tanto sapiente
oltre lo tuo valor cotal novella
m'invita ad abbracciarti immantinente
(segue un abbraccio fra i due poeti)
Nepote ripettoso e reverente
grato ti son per li forti abbracci
bon sangue è proprio vero che non mente
Vincenzo sono, stirpe dei Fanucci
Spinnoli mi sovviene in fondo al piano
de la ristretta Valle del Potenzale torri di Vallibbia e di Sarracchiano
de li Varano son la rimembranza
Or la Madonna è sola in Sarracchiano,
dall'altra parte al sol c'è la Castagna.
A valle c'è Castello non lontano
che del torto di Massa ancor si lagna
[Strofe riportate da Camillo Fanucci]
|| Questa poesia riguarda l'incontro-scontro tra due poeti a braccio avvenuto nel lontano 1888 a Viterbo.Il nonno di Camillo, il giovane Vincenzo Fanucci, al termine di una tenzone canora a cui pare assistesse addirittura Trilussa diciassettenne, scoprì con stupore di aver duellato con un suo zio, il sessantanovenne Pioli Giuseppe, fratello della madre, che non conosceva. ||
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Misteri e Leggende d'Italia
Mystery / ThrillerRaccolta di fatti curiosi e inquietanti, di miti e leggende che si racconta essere accadute in Italia. Le curiosità saranno divise per regioni e città e... chi lo sa? Forse qualcosa di misterioso è accaduto nei luoghi che conoscete già. Correte a sc...