HOUSE OF CARDS

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Sono felice di rendere pubblica anche la recensione di House of cards, vincitrice del concorso Colours for Words 2020 ricevendo il premio di Miglior Grammatica nella Categoria Arancione!

Sono felice di rendere pubblica anche la recensione di House of cards, vincitrice del concorso Colours for Words 2020 ricevendo il premio di Miglior Grammatica nella Categoria Arancione!

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Copertina e Sonossi:

Questa volta ho deciso di metterle assieme per fare prima.

La copertina è evidente che è stata creata da una persona competente nella grafica: il titolo è assolutamente chiaro, i font sono perfetti e lo sfondo e le decorazioni di fogli si addicono alla grande. Non è troppo complessa, ma di quel tipo di semplicità difficile da contrastare.

La sinossi è corretta, devo ammettere che non è proprio il mio tipo, come in generale tutta la storia, ma come fanno notare gli altri premi che ha ricevuto è coerente, creativa, scritta bene e stimolante.

Contenuti:

Questa storia è l'intreccio tra vari fandom, ho recentemente visto soltanto Shadowhunters, ma tutti gli altri di cui parla credo di averli solo sentiti nominare. Forse sono un po' fuori dal mondo io, il che può essere, ma se una persona non conosce i fandom trattati si può solo provare a ricreare la storia con la propria immaginazione e con l'aiuto dell'autrice. Cosa che io, parlando completamente personalmente, ho fatto un po' fatica a fare - forse per le mie difficoltà nel mantenere la concentrazione.

A parte questa leggera critica mi è piaciuta la presentazione iniziale dei personaggi principali, dando un po' di ordine alla situazione. L'idea in generale di creare un mix così ben costruito credo sia fantastica e il modo in cui l'ha fatto l'autrice, pur io non conoscendo i fandom in questione, è molto buono.

Descrizioni:

Giuste, non spiegano troppo ne troppo poco. Ciò che secondo me ha fatto la differenza tra questa storia e le due precedenti è la descrizione dei luoghi: molto più reali e dettagliati, il che essendo ambientata nel futuro, è giusto così.

Essendo subito partita con il mostrare più personaggi già di fandom diversi, forse avrebbe potuto ricordare chi e cosa fanno nel momento in cui li nomina. Per spiegarmi meglio: quando nomini Tizio, parlando da persona che non lo ha mai sentito nominare se non forse nel capitolo precedente, sarebbe forse più comodo per chi legge se aggiungessi un soprannome come "il capo dei licantropi", per esempio.

Personaggi:

Per questo punto penso non ci sia molto da dire. Sono tutti presi da altri romanzi famosi e non conoscendoli prima non so nemmeno se abbiano subito modifiche, quindi posso solo complimentarmi con l'autrice per averli usati molto bene all'interno della storia!

Grammatica:

Perfetta. Assolutamente nulla da dire, anzi inizialmente sono stata un po' dubbiosa sull'uso delle "virgolette" per i discorsi, ma poi l'autrice stessa mi ha fatto notare che invece erano giuste, quindi assolutamente perfetta.

Questa categoria la ritengo molto importante, anche se non ci sono particolari parole da dedicarle perché alla fine se la grammatica è perfetta, è perfetta e basta. Posso solo dire che è altamente soddisfacente vedere una frase scritta come si deve, riuscire a leggere tutto con fluidità senza fermarsi appena si trova un errore e pensare "che nervoso".

Ci sono persone che non lo fanno apposta e che ci mettono davvero tutto l'impegno che possono per migliorarsi, ma altrettante che anche dopo aver ricevuto consigli di modifiche lasciano l'errore così com'è. Questo è fastidioso.

Quindi grazie davvero per dare il tuo esempio in quest'ambito!

Come ultimo devo ringraziarti tantissimo per l'aiuto che mi hai dato nel sfoltire le categorie del CfW2020, sei stata fantastica e sempre pronta ad aiutarci! Te ne saremo sempre riconoscenti.

Estratto:

Dal capitolo 8. Tautologhía:

"«Io potrò anche non essere suo padre, ma tu di certo non sei sua madre.»

La risposta di René fu come la lama di una spada che affonda al rallentatore nel collo di un uomo e lo trancia come se fosse burro, in un silenzio gelido quanto aghi di ghiaccio. Solo che la spada stava uccidendo Jean, e gli aghi gli stavano perforando il cuore.

«Mi fai schifo, Candice. Quel ragazzo è mio, hai capito? Mio, mio, mio più di quanto sarà mai tuo.»

Ma nessuna rivendicazione di possesso, per quanto articolata e vera, avrebbe mai potuto risollevare l'animo di Jean: aveva sopportato fin troppo, e un doloroso singhiozzo fuggì via dalla sua gola mentre incrociava lo sguardo dell'uomo che aveva creduto essere suo padre." 

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