Capitolo sette

628 66 26
                                    

<<Un po' più grande. No aspetta. Più piccola. Cosi! Perfetta.>>
A seguito della scoperta dei poteri di Melodiya, la ragazza iniziò ad essere sfruttata dai fratelli Hargreeves per trasformare l'accademia in un giardino botanico. In ogni stanza e in ogni corridoio erano presenti delle piante o dei fiori, alcuni più grandi, altri più piccoli. Melodiya non si sarebbe mai aspettata di fare l'arredatrice, ma almeno poteva esercitare i suoi poteri e imparare a controllarli facendo crescere piante.
In quel momento stava arredando la camera di Klaus, che ormai stava diventando una pianta unica.
<<Sei sicuro non siano troppe? È la quattordicesima pianta>> disse Melodiya, sorridendo. Klaus era un ragazzo molto aperto a nuove conoscenze, nonostante avesse un carattere particolare, che bisognava solo imparare ad apprezzare e a conoscere.
<<Questa è l'ultima, promesso>> disse, ammirando la sua stanza.
In quel momento entrò Cinque, che osservò la scena: Melodiya era intenta a far crescere una piantina, mentre Klaus era disteso sul letto.
<<Klaus, che cosa stai facendo?>> chiese Cinque.
<<Arredo la stanza.>>
<<Volevi dire "sfrutto le energie di Melodiya per trasformare camera mia in un bosco?">>
<<Oh, a te non va bene mai niente>> ribatté Klaus, in modo melodrammatico. <<O perché mi drogo, o mi alcolizzo, o mi dedico alla natura. C'è qualcosa che apprezzerai mai in me?>> disse, con sguardo sognante rivolto alla sua stanza-giardino.
<<Sì. Il tuo silenzio>> disse Cinque, per poi rivolgersi alla ragazza: <<Melodiya, oggi ti aspetto. Stesso orario, stesso posto.>>
<<Ancora?>> disse la ragazza <<Ci siamo esercitati per ben una settimana.>> Melodiya non mentiva: ogni giorno, per una settimana, alle tre del pomeriggio in soggiorno, si incontrava con Cinque per imparare a controllare i suoi poteri. Era passato poco tempo, ma la ragazza aveva imparato a tenere a bada il suo potere e a concentrarsi sulle sue energie. Forse non era destinata ad imparare in fretta gli insegnamenti del padre, ma i suoi poteri, in quel momento, sentiva quasi di averli sempre avuti: ormai si era abituata.
Forse l'Umbrella Academy era veramente il posto che la stava aspettando. La sua vera casa.
<<Devi ancora imparare una cosa>> disse Cinque, sorridendo, accennando per un secondo un sorriso vero, privo del suo solito modo di fare furbo e da sessantunenne vissuto – nel 2022 l'età mentale di cinque era 61.
Cinque uscì dalla camera di Klaus.
<<Quel ragazzo è veramente una peste. A volte mi chiedo se non abbia anche la mentalità di un sedicenne, oltre al copro.>>
Melodiya scoppiò a ridere: <<Klaus, devi essere paziente con lui: sta attraversando per la seconda volta la pubertà, è in lite con il mondo e odia tutti. Ha gli ormoni da adolescente dentro di sé.>>
Klaus scoppiò a ridere: <<E non sai quanto li reprime quegli ormoni!>> disse Klaus, ridendo.
Melodiya rise a sua volta, buttandosi sul letto accanto a Klaus.
<<Sai, la relazione più lunga in questa famiglia l'ha vissuta Cinque con il suo manichino.>>
<<Il suo... cosa!?>> Melodiya era basita.
<<Certo... com'è che si chiamava... Ah si! Dolores. Ha passato l'apocalisse con lei, quindi, tecnicamente, hanno avuto una relazione moooolto lunga>> disse Klaus.
<<Dolores era... un manichino?>>
Melodiya, solo in quel momento, capì quanto era stato difficile per Cinque vivere da solo, a soli tredici anni, in una apocalisse. Vivere la propria adolescenza e età adulta in solitudine, cercando di sopravvivere non solo dal punto di vista alimentare e fisico, ma anche mentalmente. Crescere senza nessuna amicizia, nessun vero amore, donando il suo cuore all'unica cosa che poteva assomigliare a una figura umana: un manichino. Non era pazzia, capí Melodiya, era la disperazione di non avere nessuno accanto, tanto da donare un anima ad un oggetto.
Melodiya comprese quanto questa esperienza lo avesse segnato profondamente, e di quanto lei desiderasse fare vivere Cinque per davvero: era di nuovo un adolescente, la vita le aveva dato un'altra possibilità per poter sperimentare tutte quelle esperienze perse nell'apocalisse. Era stato quasi un bene, pensò la ragazza, l'errore commesso da Cinque quando decise di tornare nel 2019 e di smettere di lavorare per la Commissione, ossia di finire nel suo corpo da tredicenne. Aveva tutta la vita davanti per recuperare ciò che aveva perso.
<<Esattamente>> rispose Klalus. <<Direi che questa era l'ultima pianta. Grazie tesoro. Sai, stai raggiungendo la prima posizione di sorellina-preferita.>>
Melodiya rise: <<Per fortuna. Spero di non essere mai all'ultimo posto. Non te lo augurerei.>>
<<Nemmeno io. Non vorrei mai bruciare il mio sederino da sedicenne.>>
<<Che stupido>> rispose Melodiya, dando un buffetto sul braccio del ragazzo. <<Adesso devo andare. Tra poco mi aspetta il mio insegnate privato di superpoteri.>>
<<Ti lascio andare tesoro>> disse Klaus: <<Attenta agli ormoni!>>
Melodiya lasciò la stanza ridendo.

A sip of your soul - Five HargreevesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora