Capitolo Sette - Jung Wooyoung

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Pov's San

Appena entrato in quel locale mi sono seduto sui divanetti che avevano prenotato. Carini. In pelle rossa e davanti a me un tavolino bianco. Molto accogliente.

Sento la musica e l'odore dell'alcol che un po' mi nausea le narici.

Io e Yuto ci mettiamo a giudicare i ragazzi che si trovano all'interno del locale.

"A quello do un 8" indica un ragazzo con una maglia catarifrangente scollata sui pettorali, con dei pantaloni bianchi.

"Per me è un 7, mi ricorda gli anni 80" rido.

"Infondo hai ragione" mi dice.

Sento la porta aprirsi ed entra Yunho. Finalmente. L'abbiamo aspettato per 10 minuti. Con lui c'è un ragazzo dai capelli rossi. E ancora dietro uno dai capelli neri.
Lo squadro da testa a piedi. Proprio un bel ragazzo e quella chioma gli dona.

"Eccolo. Ha già puntato il nero" sento dire da Yuta.

"Scommetto 100 mila won che se lo fa entro la fine della serata" dice Seonghwa scommettendo con Yuta.

Io sono rimasto tutto il tempo a fissare lui e il suo viso angelico. Seonghwa hai ragione. Me lo faccio sta sera. Voglio avere questo privilegio.

"Ragazzi, presentazioni" prende parola Yunho.

"Nakamoto Yuta" riferisce il castano.

"Adachi Yuto" dice l'altro giapponese.

"Park Seonghwa" e a quanto vedo, ha puntato il rosso.

"Choi San" affermo io non staccando il nostro contatto visivo.

"Kim Hongjoong" parla la testa rossa.

"Jung Wooyoung" è il nome del ragazzo che non smetto di guardare. Sento che c'è tensione tra noi due.

Dopo qualche minuto di conversazione, Wooyoung si alza e chiede da bere. Lo seguo guardandogli il sedere, un pretesto in più per farmelo.

Si siede sullo sgabello, allora io gli tocco i fianchi. Si gira di scatto.

"Che cazzo fai?" mi risponde. Rude il bimbo. Mi piace.

"Ti tocco. Posso?" affermo sorridendo.

"No, non puoi. Ora levati" mi sposta le mani e si gira ancora. Fai il difficile?

Mi siedo sullo sgabello accanto al suo girandomi sul fianco.

"Dove vai a scuola?" gli chiedo tranquillamente. Se per farmelo gli devo parlare, così farò. Vedo che resta in silenzio. Wooyoung non sono uno che molla facilmente.

"Oh andiamo. Non fare il bambino" alzo un sopracciglio.

"Faccio il liceo artistico. Ora stai zitto?" sempre più rude il ragazzo. Non capisce che questo mi eccita di più.

"Io faccio il liceo sportivo. Immagino che tu conosca Yunho grazie alla scuola" rispondo. E no non sto zitto.

"Si, puoi tacere ora? Almeno fino alla fine della serata" mi dice.

Senza che io possa rispondere, prende i bicchieri e torna al tavolo. Per evitare che faccia un secondo giro, porto i bicchieri rimanenti al posto suo.

Si siede lontano da me e prende il suo drink. Sta sera ho occhi solo su di lui.

Guardo la sua traiettoria e vedo che sta puntando la pista da ballo.

"Non ci pensare neanche" mi mima con le labbra. Coloro che vorrei stuzzicare all'infinito.

Mi mordo un labbro.

"Io e Wooyoung andiamo a ballare" affermo deciso e prima che potesse dirmi di no, lo trascino in mezzo alla folla. Dove siamo attaccati. Dico solo che questo ragazzo mi fa impazzire.

Rimane vicino a me.

"Non te ne sei andato. Quindi vuoldire che un po' ti piaccio" mi mordicchio un labbro. Voglio che sia lui a baciarmi.

"Nei tuoi sogni mio caro" si allontana.

Sei tu il mio sogno.

Gli metto una mano sulla natica e una sul fianco avvicinandolo di nuovo a me.

Ci guardiamo intensamente e alla fine mi bacia prendendomi dalle guance.

Vittoria. Nessuno resiste a Choi San.

Mi trascina in un bagno a caso, il primo libero. Mi sbatte al muro e mi tiene dalle spalle. Mi spinge verso il basso, verso il suo pacco.

"Dai su" dice con il fiatone.

Wooyoung, non sarò io il passivo.

Abbasso i pantaloni e i boxer di botto. Geme al contatto con l'aria. Il suo gemito mi ha causato una scossa di brividi lungo la colonna vertebrale.

Mette una mano nei miei capelli spingendoli verso la sua erezione. Lo guardo ridendo.

"Pensi davvero che ti succhi il cazzo? Pensi davvero che io sia il passivo in una relazione?" dico ridacchiando.

"Senti, meno chiacchiere più pompini" mi dice.

Lo giro e gli bocco le mani dietro la schiena.

"Che cazzo fai? Lasciami andare!" si dimena.

"Shh, rilassati Wooyoung" gli sussurro all'orecchio.

"Vedrai che sarà fantastico" continuo leccandogli il lobo.

Lo sento calmarsi e tiro uno schiaffo su una natica.

"Bel culo" ne tiro un'altra.

"Fa male porca puttana!" urla.

"Ora arriva la parte migliore" sghignazzo anche se non può vedermi.

Mi slaccio i pantaloni.

"Pronto?" ho capito che era la sua prima volta, volevo conferma prima di pentirmene.

"Muoviti cazzo!" mi risponde.

Eccitato? Ti accontento subito.

Entro lentamente dentro di lui, lo sento gemere di dolore.

Comincio a dare spinte forti, non ho mai goduto così tanto con un ragazzo.

In alcune spinte, lo sento gemere di piacere, cerco di colpire sempre quel punto. Non voglio fargli male.

Dopo una lunga sessione di spinte sento di venire e mi rilascio dentro di lui.

"Piaciuto?" Perché a me sì. Ghigno.

Mi guarda male. Si alza, si riveste ed esce fuori.

Mi tiro su i pantaloni e lo seguo.

Lo raggiungo e gli tocco un'ultima volta il culo, dovevo farlo.

Lui mi prende la mano e mi guarda incazzato.

"Non toccarmi mai più" e mi lascia la mano di scatto.

Quando Seonghwa e il rosso si staccano, Wooyoung dice di andarsene insieme a quest'ultimo.

Seonghwa si oppone, ma Wooyoung lo porta via ugualmente.

Mentre se ne vanno, provo a seguirli ma la ressa di persone mi blocca, quando esco dal locale è troppo tardi. Sono saliti su un taxi.

Ma guarda un po', ha lasciato il portafoglio sul marciapiede.

A quanto pare dovrò farmi dare il numero da Yunho. Quindi ci rivedremo Wooyoung.

A domani.

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