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Alicia
«Papà?»
«Stai suonando?» chiese entrando con passo sospetto in camera mia.
Posai sul letto la chitarra e con le mani che iniziarono a tremarmi andai a sedermi davanti ad essa, come se avessi davvero potuto farle da scudo umano.
«Mi avevi promesso che non l'avresti più toccata»accennò allo strumento che non avrebbe dovuto vedere.
Si stava avvicinando lentamente, come se ci tenesse a torturarmi con la mia stessa immaginazione.
Era stranamente calmo quella sera.«Alicia...» mi chiamò e mi accarezzò i capelli e facendomi rabbrividire.
«Quando imparerai ad ascoltarmi?»«Io voglio suonare» ribattei cercando di non mostrare la paura che mi faceva tenere i piedi inchiodati a terra.
«Da quand'é che ti avrei dato il permesso?»
«Non mi serve un tuo permesso» lo sfidai.
Ero stanca di tutti quei divieti, avevo deciso di ribellarmi, perché nessuno mi avrebbe impedito di fare ciò che amavo.
«Cara, sei troppo ingenua.»
«Finché hai questo faccino, non diventerai mai famosa, tutto quello che fai è solo una perdita di tempo.»
«Però lei può? Perchè lei può toccarla e io no?» chiesi paragonandomi a mia sorella.
«Lei ha fascino, te sai solo essere un maschiaccio.»
«Non è vero» le lacrime mi stavano annebbiando la vista, e non ero affatto triste, ero sorprendentemente arrabbiata.
Consapevole che mio padre mi trattava come se fossi uno sbaglio e non capivo perché, non avevo più forze per provare a capire.«Io so essere carina invece.»
«Ma io non voglio fare soldi con te, Michelle è perfetta.»
«Non mi interessa, io continuerò a suonare!» non feci neanche in tempo di capire come, che mi aveva già tirato un ceffone in pieno viso e la mascella sinistra prese a pulsare.
«Ignorante di una ragazzina.»
Quelle parole, mi arrivarono dritte al cuore e mi trafissero come coltelli.Perché per me non era rimasto più amore?
♬
Sussultai svegliandomi con goccioline di sudore freddo che scendevano dalla fronte, e iniziai a guardarmi intorno confusa.
Realizzai in ritardo che era stato una specie di incubo e che per fortuna mi ero svegliata in tempo, la parte finale dove mi strappava la chitarra dalle mani rompendola davanti ai miei stessi occhi preferivo non riviverla.
Era un ricordo irremovibile nella mia mente, mi aveva segnata dentro per tutti quegli anni.Dovevo andare avanti, dovevo costruirmi una vita fatta di ricordi felici, non avevo più intenzione di soffrire o di tirarmi indietro.
Per la prima volta ci tenevo a vivere e non più a sopravvivere.
Mi sentii strana.
Tolsi le lenzuola di dosso e ancora mezza vedente mi trascinai in bagno.
Dopo essermi sistemata e aver chiuso il lavello del bagno, mi misi ad ascoltare le voci provenienti dal piano inferiore.
A volte mi piaceva prendermi dei minuti di silenzio per sentire suoni, parole o semplicemente respiri.
Più mi avvicinavo al soggiorno e più socchiudevo gli occhi per l'improvvisa luce.
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𝓕ireworks in the rain
ChickLitSiete disposti a fare qualsiasi cosa io vi dica pur di realizzare i vostri sogni? Se è un sì, allora siete nel posto giusto. Alicia Denver finalmente riesce a realizzare il suo sogno, diventare una scrittrice per la casa editrice più famosa di Bosto...