Capitolo II

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Mi fissa appoggiando il viso sul palmo della sua mano, posto su un fianco di fronte a me. Lo imito perdendomi completamente nei suoi occhi scuri e intensi. Mi scosta i capelli che mi coprono un po' il viso mettendomeli dietro l'orecchio. << sei bella, lo sai?>> mi dice. Io faccio un sorriso tenue e abbasso lo sguardo.
<< non solo fisicamente... >> si appresta a dire come se avesse bisogno di giustificarsi, <<sei così spontanea, buffa ma anche profonda e questo mi piace molto>>
<< grazie, anche tu... Non sei male>> dico e sorrido in segno di sfida.
<< ah si? Non sono male, eh?>> prende il cuscino che ha sotto la testa e me lo sbatte in faccia.
<< cos'hai appena fatto? Vuoi la guerra? >> dico sbalordita.
Tra di noi è così, abbiamo una certa facilità nel cambiare da un momento intenso a un momento totalmente insensato e divertente.
<< guerra sia>> dice senza abbandonare il suo magnifico sorriso.
Prendo il mio cuscino e glielo lancio addosso. Lui cerca di colpirmi senza farmi male, io invece sono assetata di sangue.
<< prendi questo>> lo colpisco alla spalla.
<< sei forte, non l'avrei mai detto! >>
<< è un errore comune che fate voi maschi grandi e grossi. Anche noi donne minute sappiamo il fatto nostro. Se ci arrabbiamo possiamo diventare molto pericolose>>
<< mm certo, sono sicuro che è così>> si beffa di me. Bene, stai a vedere caro Can "so figo, so bello, so fotomodello" Yaman.
Gli sferro un colpo da farlo ricadere con la faccia sul letto. Lui si para con le braccia, divertito. Mi lancia un colpo in testa e cado anche io. Ridiamo insieme. La sua risata è così bella, non diresti mai che gli appartiene quando lo vedi serio in Dolunay. Continuiamo a colpirci fino a quando, non so come, mi ritrovo di nuovo su di lui. Smetto di ridere e gli fisso la bocca.
<<ehm ok>> dico dopo qualche secondo . << Forse è il caso di uscire un po', non credi?>> dico con uno sforzo considerevole.
<< Che ore sono? >> chiede lui cercando di riprendersi e tornare alla realtà.
<< non ne ho idea>> mi allontano da lui per cercare il mio cellulare. Sono già le tre di pomeriggio e non abbiamo ancora pranzato. Appena ci penso il mio stomaco brontola talmente forte da lasciare Can basito.
<<Fame? >> ipotizza, come se non fosse palese. Vorrei sotterrarmi...
<< Wow. Allora sai leggermi nel pensiero? >> dico per togliermi dall'imbarazzo. E anche oggi signorina raffinata e fine domani...
<< mangiamo qui in hotel o vuoi andare fuori? >>
<<a essere sincera, non so se posso permettermi il loro ristorante... >>
<< non devi preoccuparti per questo!>> mi dice a mo' di rimprovero prendendomi le mani.
<< ma tu stai già pagando la stanza... >>
<< che avrei pagato comunque>>
Al diavolo la modestia.
<< va bene, sai una cosa? Facciamo quello che vuoi tu>> mi arrendo. Vacanza gratis, come si può rifiutare?
<<grazie! Dobbiamo sbrigarci o chiuderanno la cucina>> Si alza, mette su una maglietta e andiamo. Dato che ci sono, porto anche la mia roba per farla lavare in lavanderia.

***
Fa così caldo che fatico a muovermi. Abbiamo esagerato con il cibo e adesso siamo entrambi collassati sulle sdraio della piscina. La cosa più sexy che potesse fare è stata inboccarmi una cosa che non avevo mai mangiato prima facendomi chiudere gli occhi. Avrei tanto voluto più di un bacio in quel ristorante. Certi sguardi, certi discorsi, mi hanno davvero bruciato i neuroni. A volte non capisco neanche se sta recitando o meno ma va bene così. Adoro quando c'è quella tensione che non può essere soddisfatta. Adesso che siamo ancora in pubblico non fa che aumentare. Per prendere le bevande che il cameriere ha lasciato sul tavolo alla mia sinistra, lui, posto alla mia destra, si alza e si sporge su di me per poter prendere le cose, schiaffandomi i suoi pettorali in faccia.
<< scusami, non ci arrivavo>> dice una volta tornato al suo posto per poi bere un sorso di non so bene cosa.
<< potevi chiedermelo e te lo passavo... >> dico io con poca convinzione ancora con la bava alla bocca.
<<Mmm così era più facile, non volevo disturbarti>> mi fa l'occhiolino. Allah Allah, sto impazzendo.
Decido di sfidarlo anche io, la mia borsa è dietro alla sua sdraio. È proprio uno sforzo immane dovermi alzare e girargli intorno, quindi, non posso fare altro che sovrastarlo un attimo con il mio busto e allungarmi per prenderla. Appoggio un ginocchio sulla sua sdraio perché non sono tanto lunga da poterci arrivare senza problemi... Muahaha no, non è vero.
<< Che... Che fai? >> dice sorpreso. Bingo. "Pensavi di poterlo fare solo tu, eh? Stai a vedere" .
<< Oh niente, dovevo prendere la borsa e, sai, era più facile fare così. Non volevo disturbarti>>
<< oh, certo...>> si schiarisce la voce quando lentamente mi rimetto dritta.
Faccio per sedermi sulla mia sdraio ma lui prende la borsa dalle mie mani e la mette tra i due lettini per poi prendermi un polso. Mi tira un po' per farmi capire che devo sedermi sulla sua sdraio. Mi guardo intorno anche se a nessuno sembra interessare quello che facciamo.
<< C'è altro che devi prendere? >>
<< no, e tu? >> dico divertita.
Mi accarezza i capelli fino alla spalla.
Mi viene la pelle d'oca.
<< mm vorrei tanto... >> guarda la sua mano che continua a sfiorarmi. Non continua la frase lasciandomi in sospeso. "Snervante" è dire poco. Non so se incalzarlo a dirmi ciò che vuole o se devo fregarmene di ogni rischio e baciarlo come se non ci fosse un domani. Titubante, mi avvicino un po'. Lui non mi schiva, fa un sorriso guardandomi la bocca.
<< che fai? >> mi chiede con tono provocatorio.
<< ho appena scoperto di avere problemi di vista, così ti vedo meglio... Sarà il sole>>
<< ah davvero? Perché da qui sembra che tu stia aspettando un bacio... >>
<< e sarebbe una cosa brutta? >>
<< brutta no... >> si avvicina al mio orecchio, << ma tremendamente rischiosa>>. Sento il sangue alla testa. Un brivido mi smuove tutta. Se gli salto addosso mi arrestano?
<< da oggi credo di essere più temeraria>> azzardo. Lui in risposta si allontana per poi bere un sorso sorridendo sotto i baffi compiaciuto.
Rimango inebetita. Che cos'è appena successo? Lui mi guarda come se non stessimo flirtando. Ci metto qualche secondo a capire che sta guardando verso qualcuno in particolare. Mi giro anche io. Suo padre si sta sistemando su una sdraio a pochi metri da noi. Ma porca miseria, proprio adesso? Mi faccio piccola piccola e prendo anche io la mia bevanda. Per fortuna hanno inventato gli occhiali da sole grandi, sono davvero un ottimo strumento per nascondere parte del viso. Capisco perché le star li adorano.
<< adesso che facciamo? >> chiedo a Can bisbigliando.
<< perché parli piano? >>
<< non lo so... Dici che può sentirci?>>
<< non credo. Ti va di fare il bagno?>> mi chiede e si alza prima che io risponda.
<< si, arrivo fra poco>> dico. Voglio rivederlo camminare. Si può avere una camminata così sexy? Abbasso un po' gli occhiali per vederlo meglio fino a quando non si tuffa. I suoi muscoli sembrano ancora più accentuati con l'acqua e io risento le vampate. Si, ho proprio bisogno di un bagno, ORA.

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