Capitolo 5-L'accordo

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I suoi piedi toccarono il suolo. «Corri, Nabel! »Gridò Rachel. Sfrecciarono sulla carreggiata deserta, fino a giungere dinanzi ad una vettura. Vide il terrore nel loro sguardo quando cercaron affannosamente d'aprir gli sportelli dell'automobile. Le portiere si spalancarono. Salirono. Il castano fece penetrare la chiave nella fessura spessa. Il veicolo tremò e sfrecciò lungo la via. «Che ci fate qui?! »domandò Karim ansante. «Ti salviamo la vita!»esclamò Rachel.
«Come avete fatto a trovarmi? »chiese reggendosi contro il sedile. «Abbiamo seguito la tua sorellina psicopatica mentre ti portava qui» rispose Alex. Karim si zittì. Non vi eran parole per descrivere la propria gratitudine. «Sei un lupo mannaro » affermò Rachel. Egli non rispose. Rachel contorse la mascella «Sei un lupo mannaro e non hai detto niente»
Rise senza allegria. Alex sbuffò. «Come poteva sapere che noi-» La ragazza lo interruppe. «Taci. Chi è il ragazzo che è morto?» incalzò. «Rachel...»Tentò Alex. Ella abbassò lo sguardo. «Era il tuo ragazzo? »fece, mordendosi il labbro. «Non esattamente »disse il moro. «Onestamente, non saprei come avrei potuto definire Luis»espresse cupo. «Ci siamo conosciuti l'anno scorso. Siamo andati un paio di volte a letto, e lui sembrava davvero che stesse iniziando a provare qualcosa. E io lo stavo illudendo senza accorgermene. Perché, nel mentre, m'ero innamorato di un'altra persona. Poi Ferro aveva sottomesso il mio branco, così fui costretto ad andarmene. »spiegò. «E Shahriar mi ha odiato per questo. Disse che non avevo compreso e che sarei certamente morto senza la protezione dell'originale. Ma lui aveva fatto la sua scelta e Falak non c'entrava nulla. Temevo per il suo destino, per questo avevo deciso di rivelarmi a Luis. E lui mi aveva sorriso, e ne ero rimasto spiazzato. Non avrei mai voluto domandargli una cosa simile, ma non potevo fare altrimenti. Accettò di diventare un licantropo. Entrò nel giro della transizione e settimane dopo venne a far parte della torma. Poi la scorsa notte è stato ucciso »disse infine, disperato. «Ma Shahriar non ha mai accennato al fatto che potesse averlo ucciso uno del branco, vero?»domandò Alex, svoltando. «Se così fosse Ferro avrebbe già fatto fuori mio fratello, dunque nessuno che facesse parte della cerchia ha ucciso Luis. »dedusse. BRR BRR. Un suono perpetuo d'espanse all'interno della vettura. Il telefono di Alex...

Jasmine

Il castano gettò l'occhio sulla borsa di pelle conciata. «Rachel rispondi »le permise. La superficie vibrava sotto le sue dita e in quel momento avvertì una strana sensazione, e fu come camminare nel vuoto. Un brivido le corse lungo la schiena. Calcò il pulsante verde, deglutì. «Pronto? »fece tremante. «Rachel? Dov'è Alex?»scattò la mora dall'altra parte del palmare. «Ciao anche a te...È qui affianco a me »rispose crucciata. «Dove siete?»domandò.Vi era qualcosa di diverso nella sua voce. Pareva spaventata. «Sai, è una domanda molto interessante!» reagì, stranita. «Rachel!»la rimproverò Jasmine. «Ehm...»riflettè sviando lo sguardo. Alex la guardò «St.Albans »Parlò. «Appena varcate il confine di Londra venite qui »Rispose Jasmine. «Che è successo? »Fece Karim. Alex voltò il capo, mettendo l'indice in verticale davanti alle labbra. «Chi c'è lì con voi?» chiese la mora massaggiandosi la fronte. Rachel deglutì «Karim »disse la strega. «Alex riportalo al campus»ordinò. «E Rachel, tu vieni qui »proferì. «Peter è vivo.»
Silenzio. Peter era vivo? Sì. Respirava e si muoveva? Sì. Si era pentito per ciò che aveva fatto? No. Alex ci era arrivato. Se era fuggito voleva dire solo una cosa. Aveva ucciso lui il quasi lupo. «Perfetto»

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Il barlume diafano sfrecciò attraverso il drappo squarciato, colpendole l'iride azzurra. Le corde le tiravano i polsi e sentiva il freddo serpeggiare nelle sue interiora. SBAM. Lo sbattere d'una porta che si chiudeva. La sagoma bionda si saettò verso di lei, liberandole il polso. L'aria sulla sua pelle fu uno Shock, e la pelle le venne incisa dalla pagliuzza dei lazi, intrisi dalla verbena. Gemette forte, sentendosi stringere le cosce, nude, e la  febbre le si arrampicò su per le viscere delle ginocchia, poi la vista le si offuscò.

La mano di carta-2.La maledizione del cacciatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora