Capitolo 28

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Dal corridoio di casa Minutillo proveniva un delizioso profumo di biscotti all'arancia, limone e carote appena sfornati che investiva le narici di Mario. Si era appena svegliato e, con il passo di uno zombie e alcuni sbadigli, si era diretto verso la cucina, per fare colazione.

- Mamma, hai preparato i biscotti per caso? - chiese lui, con voce roca e assonnata. La donna, che stava canticchiando un motivetto allegramente, sembrò essersi accorta solo in quel momento della presenza del figlio. Non perse tempo nel sorridere e accoglierlo:
- Buongiorno, tesoro! Come stai? -
- Sto bene, ma, avevo così tanto bisogno di staccare la spina. La scuola è così stressante. - rispose il quarantaduenne, tirandosi i capelli all'indietro.
- Hai ragione. Desideri un caffè? - domandò, accarezzandogli la spalla.
- Vorrei un tè, ma posso prepararmelo da solo - propose il corvino, ma venne interrotto bruscamente da Chiara che glielo vietò, aggiungendo che lo avrebbe preparato lei.

- Elisa e Mattia si sono svegliati? - chiese la signora, addentando il dolce che aveva cucinato per i ragazzi.
"Sì, è cotto alla perfezione." pensò, soddisfatta.
- Immagino che stiano ancora dormendo - ipotizzò l'insegnante, stropicciandosi l'occhio con un pugno, come un adorabile bambino.
- Ma sono la undici di mattina! - esclamò lei, sgranando gli occhi.

- Mamma, è vacanza pure per loro, inoltre sono andati a letto molto tardi: io e Stefano li abbiamo sentiti ridacchiare alle due di notte. -
- Scusate, e voi due perché eravate svegli a quell'ora? -
- Che cosa possono fare due uomini sposati, di notte, in vacanza e nella loro stanza? - subito dopo aver detto ciò, Mario si pentì amaramente e arrossì violentemente.
- Ah, i giovani di oggi, con gli ormoni a palla -
- Mamma! -

La nonna rise e gli porse la tazza di tè, facendogli una carezza sulla testa.
- Papà dov'è? - balbettò l'uomo, ancora in imbarazzo.
- È andato a fare la spesa insieme a Stefano, dovrebbe ritornare tra poco, sempre se non si ferma a giocare a bowling insieme ai suoi amici. - disse sospirando, conoscendo bene l'ossessione di suo marito verso quel gioco.
- Capisco. Senti, che giorno è oggi? - quel interrogativo così semplice spiazzò completamente l'anziana:
- Caro, oggi è Natale, che domande sono? -

Che cosa?

- Sula serio? ero sicuro che fosse il ventitre di dicembre - affermò il corvino, massaggiandosi le tempie.
- Le ferie ti stanno facendo un po' male, tesoro - scherzò Chiara, ridacchiando.

- Che cosa regalerai ad Elisa? -
- Le ho comprato un libro fantasy, il suo genere preferito -
- Quanto sei banale, Marietto mio. Io ho acquistato una maglietta oversize, come piace a lei! -
- Anche tu sei banale, mamma. Una maglietta? -
- Ha preso da suo padre, tesoro. Ama quando le regalo dei vestiti, proprio come tu adoravi quando ti compravo le scarpe. -
- Touché. -

- Però sono sicura che il regalo che più le piacerà sarà quello di Mattia. - confessò la nonna, sorridendo.
- Perché? In che cosa consiste e come fai a saperlo?  - domandò il romano, curioso.
- Ieri io e lui siamo andati a comprarlo, ed è molto bello. Vedi, è... -
Non fece in tempo di terminare la frase, che una voce femminile urlò con molta felicità:
- Un coniglio?! Grazie mille, Matty, ti adoro! -

Aspetta, cosa?

- Seriamente le ha regalato un animale domestico? - Mario sembrava scettico.
- Sii tu stesso a verificare - affermò sarcastica la donna. L'uomo, perciò, si alzò e andò in salotto, dove i suoi genitori avevano montato l'albero natalizio: subito vide i due ragazzi con i loro pigiama addosso abbracciarsi - o meglio, Elisa stava stritolando il suo amico, mentre lui era rosso come un peperone - e un coniglietto nero con delle piccole macchie marroni che stava annusando il pavimento.

- Prego - mormorò Mattia a disagio, accarezzandole leggermente la schiena - sono contento che ti sia piaciuto. -
Dopo qualche minuto, la ragazza si staccò dal biondo e iniziò ad accarezzare il coniglietto:
- È maschio o femmina? -
- Maschio - disse solamente l'amico.
- Ti chiamerò Roger! - esclamò entusiasta la sedicenne, prendendo in braccio l'animaletto.

- Perché proprio Roger? - chiese Mario, divertito.
- Papà - iniziò la figlia, girandosi verso di lui - guarda il mio coniglietto! -
- È molto carino - ammise, guardando Roger. - hai ringraziato Mattia? -
- Certo. Grazie ancora - detto questo, la sedicenne diede un bacio sulla guancia al ragazzo, che arrossì nuovamente.

- Allora, hai voglia di scartare gli altri regali? Eli? Mi stai ascoltando? -
- Hm, dopo, papà - mormorò disinteressata la castana, troppo impegnata a coccolare il coniglietto.

Sweet Girl ~ Sequel Di "Nerd Boy ~ (Sterio)" | COMPLETATA |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora