Capitolo 24

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La casa era deserta quel giorno.
Nessuno inalava il dolce profumo della cannella che proveniva dalle candele per l'ambiente, tranne Mattia. Il padre era ancora a lavoro e suo fratello avrebbe trascorso quel giovedì da un suo 'amico' per fare i compiti assieme.
"Era troppo difficile dire la verità?" pensò il minore, stufo delle solite scuse che trovava per nascondere i gesti negativi che lui compieva per puro "divertimento", come ad esempio fumare delle canne insieme alla sua ragazza - cosa che stava sicuramente facendo in quel momento, dall'altra parte della città.

"Era davvero così tanto divertente rovinarsi i polmoni, il sistema nervoso e la carriera scolastica*, Andrea?"

Una delle sue innumerevoli e assurde giustificazioni che dava al suo comportamento da sciocco era questa:
- La marijuana è una droga leggera, è insignificante e non danneggia così tanto l'organismo come farebbe una semplice sigaretta! -

Patetico.

Loro padre non era mai presente in casa e, ahimé, non passava molto tempo con i figli per via dei suoi mille impegni. Dopotutto era un grande peso quello di dover badare a due ragazzi e a una villa senza una persona al suo fianco che potesse sostenerlo.
Nonostante i due fratelli avessero provato a convincerlo, non aveva ancora intenzione di risposarsi - era fermamente convinto che era troppo vecchio per ritrovare di nuovo un'anima gemella.
"Chi vorrebbe mai stare con un uomo fatticcio dai capelli dal colore di una carota con figli?" ripeteva sempre.

Ritornando al nostro biondino preferito, egli stava componendo una poesia in giardino, il suo hobby preferito che svolgeva quando era in solitudine e tranquillità, finché la vibrazione del telefono non interruppe quel momento. Annoiato, afferrò il cellulare e notò la notifica che proveniva da WhatsApp, precisamente dalla chat del fratello.

Andrea Rinaldi:
Ho dimenticato qualcosa a casa, ritorno tra poco
11:03 a.m.

Mattia:
Gli spinelli?
11:04 a.m.

Andrea Rinaldi:
Non osare dirlo a papà o giuro che brucio tutti i tuoi libri.
11:07 a.m.

Leggendo quel messaggio, sorrise divertito. Bingo. La sua presupposizione era giusta, come sempre d'altronde.

Ad un certo punto il ragazzo sentì il citofono dell'ingresso e, immaginando che fosse il fratellastro, con molta calma si diresse dentro casa per aprire il cancello. Al contrario di quello che Mattia pensasse, la figura robusta del padre che sosteneva le numerose buste della spesa fece capolino nell'abitazione con tranquillità.
- Ciao, papà - lo salutò avvicinandosi a lui per aiutarlo.
- Ciao, Matty. Dov'è Andrea? - gli chiese cedendogli un sacchetto.
- Ha detto di trovarsi a casa di un suo amico. - affermò il biondo varcando la soglia della porta della cucina.
- Non mi aveva avvisato. - confessò l'uomo con una bottiglia di acqua in mano che depose nel frigorifero.

- E non è neanche la prima volta, no? - mormorò il più piccolo.
- Non hai tutti i torti. -
Dopo aver sistemato gli alimenti che aveva comprato al supermercato, aiutò il genitore a cucinare lo stufato di verdure - il rosso era lievemente raffreddato.
Dopo essersi seduti a tavola, i due iniziarono a parlare del più e del meno, come facevamo solitamente.
- Papà, posso chiederti una cosa? - domandò il sedicenne guardando il più grande.
- Dimmi pure - gli rispose.

- Posso andare a casa della mia amica a Roma questo Natale? -
- Quella ragazza che mi hai presentato qualche giorno fa? -
- Sì, è lei. -
- Preferisci passare del tempo con la tua amica che con la tua famiglia? -

Sì, perché per lui Elisa era come una seconda famiglia, se non di più.

- Io in realtà... -
- Ti piace? - quel interrogativo fece arrossire il biondo, guardò male l'uomo.
- È solo una cotta - ammise, imbarazzato. - inoltre sono sicuro che non le potrebbe mai piacere un tipo come me. -
- Perché ti sottovaluti? Sei carino, intelligente e dolce, andiamo, tutte vorrebbero essere al suo posto! -
- Farò finta di crederti - mormorò, insicuro - quindi posso andare? -
- Ma certo -

#SpazioAutrice

Questo capitolo mi fa cagare - e fa cagare - ma non avevo idee molto decenti e avevo voglia di aggiornare, quindi boh, ecco a voi 'sta merdaccia. Spero che il prossimo sia più carino.

*Uno degli effetti collaterali della Marijuana è indubbiamente il peggioramento nelle prestazioni scolastiche. Ha un effetto negativo sui livelli di attenzione, sulla motivazione, sulla memoria e sull’apprendimento. Questa droga può interferire con la memoria a breve termine e con l’apprendimento, con la capacità di concentrazione, la motivazione e l’apprendimento.

Preso da internet uwu quindi, miei cari, non drogatevi

Drogatevi di memes, ma non di marijuana o quella che mi spaccia Franco, il nano spacciatore di Son-of_the-Reaper

(Okay no, perché sono così cringe)

Sweet Girl ~ Sequel Di "Nerd Boy ~ (Sterio)" | COMPLETATA |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora