Il pranzo seguì le orme della cena del giorno precedente. Tanto cibo e chiacchiere.
< Ci divertiremo molto > esclamò Luisa entusiasta.
< Come mai tutta questa felicità? > chiese Lorenzo stupito.
< Vostro padre, un giorno di questi, mi porterà a ballare dei bellissimi lenti > Luisa era stata una ballerina in gioventù e amava ancora muoversi, in special modo, amava i balli di coppia. Dove da giovane era stata spesso campionessa di gare.
< Questo sì, che è un vero gesto d'amore! > rispose ridendo Valerio. Il padre scosse la mano divertito.
< Sai Niccolò, i tuoi fratelli ci stavano dicendo che stasera usciranno > disse Luisa come se si fosse appena ricordata di questa cosa.
< Uscite?! E con chi? > girò lo sguardo verso i due fratelli.
< Io con la mia fidanzata > il primo a parlare fu Lorenzo, mentre gustava un boccone di spaghetti al sugo, rendendo il suono della sua voce buffo.
< Io con un paio di amici > concluse Valerio.
< Ehm... io magari chiedo ad Adriano, poi vediamo >
< Portati anche Anna > la ragazza strabuzzò gli occhi alzando la testa di scatto < Tanto che farà da sola con noi? E poi qui a Roma, ormai non ha più contatti con nessuno. Ti direi di andare con Valerio, ma conosci meglio gli amici di Nicco >
< Ma no, Sandro. Preferisco non uscire, ma se sono in mezzo ai piedi a questo punto vado a fare una passeggiata nella campagna qua attorno >
< A questo punto ti porto con me > rispose Niccolò turbato < Non è un bel posto per camminare da sola, la sera poi! >
< Già, tesoro > assecondò il ragazzo sua madre.
Anna sbuffò, ma alla fine si sentì costretta ad accettare per l'insistenza di tutti ormai. Nemmeno Niccolò sprizzava gioia da tutti i pori, ma preferiva portarsela davvero con sé che lasciarla da sola la notte, in mezzo a quei campi ricchi di pericoli di ogni genere.
< Ah Anna, ti ha chiamata Marco> disse sua mamma innescando in pochi secondi una bomba pronta ad esplodere. Di colpo la ragazza poggiò con nessuna delicatezza il tovagliolo dentro al piatto, alzandosi di tutta fretta da tavola.
< Lo sai che non ne voglio parlare! > scosse più volte la testa la testa < Perché fai sempre così?! >
Chi diavolo era quel Marco?! Non era solo il pensiero di Niccolò, ma anche dei suoi fratelli.
Nicco se lo chiese vedendo quella reazione esagerata da parte della ragazza, probabilmente era un ex, era la conclusione più plausibile.
< Non credo di aver detto nulla di male! > si giustificò Luisa < Voleva solo salutare >
§§§
Niccolò qualcosa l'aveva compresa su Anna. Se spesso era scontrosa e acida nei suoi confronti, quasi non la riconosceva quando invece la ragazza era costretta a relazionarsi con persone nuove o suoi coetanei, era silenziosa e poche persone riuscivano ad accorgersi della sua presenza.
Anna era così. E se c'era qualcosa che la discostava sicuramente da Niccolò, erano le favole.
Le odiava. Non credeva minimamente che la speranza che quest'ultime le trapelavano, potesse essere la stessa che condizionava la vita delle persone nella realtà.
Temeva il prossimo e non si fidava di nessuno, perché se cresci convincendoti che chi ti sta attorno preferisce evitarti, alla fine, anche tu sei persuasa dal pensiero di non essere abbastanza speciale.
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Le farfalle sbocciano come i fiori | ULTIMO
FanfictionAnna... Anna è fatta un po' com'è. Niccolò... Niccolò è musica e poesia. Granelli di sabbia che si attraggono. Anna è come le rose d'inverno. E' costretta a passare tutte le vacanze a Roma con la madre e il suo compagno Sandro. Niccolò ed Anna sono...