Luigi

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Ho paura a scrivere il tuo nome.
Non ho il coraggio di dare voce al mio canto perché ogni pensiero fa più male
Che spararmi alla tempia un proiettile di ghiaccio.

Ci ho sperato. Ho voluto buttarmi nel baratro dell'ignoto e illudermi che ci saresti stato tu ad afferrarmi sul fondo.
Ma sono caduto e mi sono spaccato le ossa.

Non sei rimasto. Neanche un solo giorno. Mi hai tirato una manciata di vuoto negli occhi quella sera, senza darmi nessuna spiegazione e lì ho capito che per una volta ancora mi ero preso in giro da solo.

Ho creduto di poter volare senza avere le ali e ho pensato che questa volta sarebbe stato diverso. Avrei dovuto prendere una lametta e aprirmi gli occhi con coraggio per vedere che in fondo non c'è mai stato nulla.

Ma sono solo un ragazzino inesperto
Che fino a ieri non è mai uscito dalla sua stanza.

Non riesco a finire queste parole buttate sul bianco perché in fondo non riesco a convincermi che io e te
Siamo già finiti.

E solo ora mi rendo conto che per te non saremmo mai iniziati.

Veli Di MalinconiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora