3. Filosofia epicurea

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Dalla 2x10...

"Tu dove sei?"

"Dove sono... vago per la città, senza una meta..."

"Allora vaga verso casa mia, dai. Ci vediamo lì tra un'oretta, ok?"



Alice

La casa è ancora immersa nella penombra non appena vi metto piede ed un senso di vuoto mi pervade.

È la prima volta che vengo qui in assenza di Claudio e non trovare le sue braccia ad accogliermi come al solito mi sembra tanto strano quanto triste.

Tra poco sarà qui, Alice.

Mi dirigo verso il divano, abbandonando la giacca e la borsa quando improvvisamente sento il portone d'ingresso richiudersi alle mie spalle.

Mi volto e me lo ritrovo davanti, impeccabile ed irresistibile come sempre. 

Ci sorridiamo e solo in questo momento realizzo quanto mi sia mancato, anche se in fondo è stato via soltanto due giorni.

Due giorni che però mi sono sembrati un'eternità.

Gli corro incontro, gettandomi letteralmente addosso a lui e circondandogli il bacino con le gambe con uno slancio tale da farlo sbilanciare leggermente indietro.

Ride, ride forte. Ed io con lui. Ridiamo insieme ed il suono delle nostre risate riecheggia nella stanza, salvo poi lasciare spazio allo schiocco dei nostri baci nell'attimo in cui mi tuffo sulla sua bocca.

"Mmm però, che bella accoglienza" Mormora roco contro le mie labbra quando ci stacchiamo, sorridendomi ancora "Quasi quasi potrei anche valutare l'idea di partire più spesso." Prende a stuzzicarmi, rimettendomi giù senza però spezzare l'abbraccio che ci tiene stretti l'uno all'altra.

"Non pensarci neanche! Mi sei mancato tanto in questi giorni."

"Anche tu." Soffia dolcemente sul mio viso, poggiando la fronte sulla mia e lasciando che la punta del mio naso sfiori il suo.

I suoi occhi, azzurri e lucenti come raramente li ho visti, non abbandonano i miei mentre le mie mani lasciano le sue spalle per incorniciare e accarezzare il suo bellissimo viso.

Istintivamente chiude gli occhi e fa ruotare leggermente il volto per lambire il palmo della mia mano sinistra con le sue labbra, lasciandovi dei piccoli baci dolci e delicati.

Se dovessi esprimere un desiderio, vorrei che quest'istante potesse durare in eterno.

Ma anche quello che accade in una frazione di secondo vorrei non finisse mai.

La mia mano diviene ostaggio della sua ed i baci sul palmo si trasformano, diventando man mano più voraci senza mai perdere quella dolcezza che li contraddistingue.

Sposta la mia mano sulla sua nuca mentre la sua bocca cerca e trova subito la mia, divorandola letteralmente.

La sua mano destra abbandona la mia e ritrova posto sul mio fianco sinistro, mentre l'altra mano finisce dietro la mia testa e subito la mia mente mi riporta al momento in cui mi ha baciata per la prima volta.

Quante cose sono cambiate da allora e quante, invece, sono rimaste uguali.

Prima fra tutte, la consapevolezza che non ho mai amato nè desiderato nessun'altro quanto lui. E forse è proprio questa consapevolezza a spingermi a spogliarlo, privandolo della giacca e subito dopo del panciotto mentre le nostre bocche giocano a rincorrersi tra un sorriso e l'altro.

L'allieva 2 - Missing moments - One shots Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora